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Ernesto Guevara

  1. #101
    Che
    FdT-dipendente
    Uomo 35 anni da Verona
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    Barba RASATA come Che Guevara?
    Perchè se fosse il papa? Sarebbe giusto? ancora meno giustificato direi. Torniamo in topic e commentate ciò che c'è scritto sul sito grazie


  2. #102
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 34 anni da Napoli
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    non ci sono fans di che guevara che io conosco , che camminano per la strada senza farsi notare, tutti con cannoni i mane e coglionate varie..

  3. #103
    Che
    FdT-dipendente
    Uomo 35 anni da Verona
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    Ma come fai a sapere che chi ti circonda non ammira Guevara? Forse perchè tu noti solo quelli li... io, ad esempio, non fumo! Comunque non c entra un cazzo guevara con chi si fa i cannoni. e fine off :-D

  4. #104
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da Il_Giustiziere
    smettetela c'è gente che va in giro con la barba rasata come che guevara, tatuaggi di che guevara...manco fosse il PAPA.

    Che Guevara sta al Papa come la cioccolata sta alla cacca.

  5. #105
    Che
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    Fidel Castro Ruz all’inizio della grande Marcia del Popolo Combattente contro il Terrorismo

    da ASC – Associazione Svizzera Cuba

    Il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, Presidente della Repubblica di Cuba all’inizio della grande Marcia del Popolo Combattente contro il Terrorismo, il 17 maggio 2005:

    Compatrioti,

    Durante 137 anni, dal 10 ottobre 1868 fino ad oggi, il popolo di Cuba ha lottato per la propria indipendenza contro il colonialismo spagnolo prima e la politica espansionista ed imperialista dei governanti degli Stati Uniti dopo.

    Nel suddetto periodo, il 1º gennaio 1959 raggiungemmo per la prima volta la piena sovranità politica. Il governo della nazione cominciò ad essere esercitato pienamente dallo stesso popolo cubano, che spazzò via la sanguinosa tirannia imposta dall’estero. Da allora questo nobile ed eroico popolo non ha smesso di lottare neanche un giorno in difesa del proprio diritto allo sviluppo, alla giustizia, alla pace e alla libertà.

    A causa della tanto giusta e irrinunciabile aspirazione, il nostro popolo è stato oggetto della più prolungata guerra economica della storia e di un’incessante e feroce campagna di terrorismo che dura ormai da oltre 45 anni.

    Uno dei primi e più cruenti atti di questa natura è stata l’esplosione della nave La Coubre nel porto dell’Avana, che cagionò 101 morti e centinaia di feriti.

    L’invasione di Baia dei Porci, il 17 aprile 1961, da parte di una forza militare organizzata, addestrata ed equipaggiata dal governo degli Stati Uniti, fu preceduta da un improvviso e perfido attacco aereo, con aerei statunitensi che portavano l’insegna della Forza Aerea cubana. La truppa d’occupazione fu trasportata fino al nostro territorio scortata, custodita e accompagnata da unità navali, aeree e da truppe degli Stati Uniti che aspettavano una testa di sbarco nelle mani dei mercenari, per appoggiare con la complicità dell’OSA un governo provvisorio che non fece in tempo nemmeno a decollare da un aeroporto nella Florida.

    Inoltre, dai primi anni del trionfo lungo tutto il territorio nazionale furono disseminati gruppi armati, che assassinarono contadini, operai, maestri e alfabetizzatori; bruciarono abitazioni e distrussero centri agricoli e industriali. Atti di sabotaggio con fosforo vivo ed esplosivi furono utilizzati contro la popolazione e l’economia del paese. I nostri porti, navi commerciali e pescherecci furono bersagli di continui attacchi. Le sedi diplomatiche cubane all’estero e il personale diplomatico che vi lavorava furono vittime di attacchi con esplosivi e armi da fuoco. Funzionari diplomatici risultarono morti, scomparsi o mutilati. Aerei civili furono fatti esplodere prima del decollo o durante il volo, come quello di Barbados, il 6 ottobre 1976, carico di passeggeri, i cui resti mortali, irrecuperabili, andarono a finire in fondo al mare, a centinaia di metri di profondità.

    Malattie che danneggiavano la vita di esseri umani, o quella di animali domestici e di piante destinate ad alimentare il popolo, sono state introdotte più di una volta nel nostro paese.

    Le suddette azioni sono state ideate dai governi e dai servizi speciali degli Stati Uniti, e i loro autori da essi addestrati.

    Il terrorismo nel più moderno e drammatico concetto, con l’appoggio di sofisticati mezzi tecnici ed esplosivi di grande potenza, è stato creato e sviluppato dagli stessi governanti degli Stati Uniti per distruggere la nostra Rivoluzione, e non è cessato nemmeno un istante durante più di quattro decenni, dentro e fuori dell’Isola.

    Orlando Bosch e Posada Carriles, i più sanguinari esponenti del terrorismo imperialista contro il nostro popolo, hanno realizzato decine di atroci azioni in numerosi paesi dell’emisfero, compreso il territorio degli Stati Uniti. Migliaia di cubani hanno perso la vita o sono rimasti mutilati come conseguenza di queste vigliacche e abominevoli azioni.

    Le stesse istituzioni e servizi statunitensi che hanno addestrato i terroristi d’origine cubana, addestrarono anche, com’è noto, con particolare dedizione, gli organizzatori del brutale attacco alle Torri Gemelle di New York, l’11 settembre 2001, dove morirono migliaia di cittadini statunitensi.

    Posada Carriles non soltanto partecipò con Orlando Bosch –allora capo del CORU, organizzazione creata dalla CIA— alla distruzione dell’aereo di Cubana; dopo, per molti anni, organizzò decine di piani di attentati contro la vita dei più alti dirigenti della Rivoluzione Cubana, e fece esplodere numerose bombe in alberghi turistici a Cuba. Nel frattempo, Orlando Bosch, in apparenza profugo dalle autorità statunitensi, partecipava, insieme ai corpi repressivi di Augusto Pinochet, al rapimento e assassinio di importanti personalità cilene, tra cui Carlos Prats e Orlando Letelier, alla scomparsa di numerosi lottatori contro il fascismo in Cile e al rapimento e uccisione di diplomatici cubani. Dalla stessa prigione in Venezuela ordinò ai suoi sicari la realizzazione di piani terroristi. I tanto tenebrosi personaggi hanno sempre agito agli ordini dei governi e dei servizi speciali degli Stati Uniti, e sono stati illegalmente esonerati di ogni accusa e castigo, come nel caso del perdono concesso a Bosch dal presidente Gorge Bush (senior), o è stata tollerata la loro permanenza durante settimane intere nel territorio statunitense, come tollera la presenza di Posada Carriles l’attuale Presidente degli Stati Uniti, il che costituisce una violazione delle stesse leggi del paese da parte di coloro che hanno la massima responsabilità di proteggere il popolo statunitense da attacchi terroristi.

    Tutti gli atti terroristi di Posada Carriles, comprese le bombe negli alberghi turistici all’Avana e i piani di attentato, sono stati finanziati dai governi degli Stati Uniti attraverso la tristemente celebre Fondazione Cubano-Americana, da quando è stata creata da Reagan e Bush nel 1981. Mai si è agito con tanto inganno e tanta ipocrisia.

    Come abbiamo detto prima e ribadiamo oggi, questa non è una manifestazione contro il popolo degli Stati Uniti; è una marcia contro il terrorismo, a favore della vita e della pace del nostro popolo e del popolo fratello degli Stati Uniti, nei cui valori etici abbiamo fiducia.

    Abbasso il terrorismo!
    Abbasso le dottrine e i metodi nazisti!
    Abbasso il genocidio!
    Abbasso le menzogne!
    Viva la solidarietà, la fratellanza e la pace tra i popoli!
    Viva la verità!
    Avanti, coraggiosi soldati di nobili idee, disprezzando la paura, disprezzando l’immenso potere dell’avversario, disprezzando pericoli, l’umanità ha brama di giustizia!

  6. #106
    Che
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    Posada Carriles, tutte le tappe di un criminale
    Le tappe criminali di un assassino

    di Escambray

    (traduzione Ma.Mi.)

    15 febbraio 1928: Luis Posada Carriles nasce nella città di Cienfuegos, Cuba.

    1954: si trasferisce all’Avana e intavola relazioni con politici vicini al dittatore Fulgencio Batista.





    1955: collabora segretamente con la dittatura di Batista.

    1957: entra in contatto con l’FBI.

    1959: si lega a gruppi controrivoluzionari che sono protagonisti di svariati sabotaggi nell’isola.

    1960: chiede asilo all’ambasciata Argentina, dichiarandosi perseguitato politico.

    25 febbraio 1961: viaggia con salvacondotto a Miami. Una settimana dopo si lega, per ordine della CIA, alle organizzazioni controrivoluzionarie che si preparano per l’invasione a Playa Girón.

    Marzo-aprile 1961: è istruttore di coloro che in Guatemala si preparavano a integrare l’equipe di infiltrazione e sabotaggio in territorio cubano nella Bahía de Cochinos. Non partecipa all’invasione perché la sua barca non arriva sul posto prima del fallimento della forza mercenaria.

    1961-1962: si lega negli Stati Uniti all’organizzazione terrorista Movimiento Nacionalista Cubano (MNC)

    1964-1965: coinvolto in attività contro la Rivoluzione Cubana negli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana e Puerto Rico.

    Maggio 1965: l’FBI informa che Posada Carriles faceva parte di una congiura per rovesciare il governo del Guatemala.

    Giugno 1965: un memorandum dalla CIA segnala che, insieme a Jorge Más Canosa, a Veracruz, Messico, tenta di far saltare una nave sovietica.

    Ottobre 1967: La CIA trasferisce Posada Carriles in Venezuela, dove entra a far parte della Direzione dei Servizi di Intelligenza e Prevenzione (DISIP). Con lo pseudonimo di "Commissario Basilio" partecipa alla repressione di gruppi progressisti venezuelani e latinoamericani.

    1967-1976: lavora simultaneamente, per ordine della CIA, per i servizi segreti di Venezuela, Guatemala, El Salvador, Cile e Argentina.

    1971: organizza un tentativo di assassinare Fidel Castro in occasione di un viaggio del leader cubano in Cile, Perù e Ecuador.

    21 gennaio 1974: è implicato nella collocazione di esplosivi nelle ambasciate cubane in Argentina, Perú e Messico.

    Luglio 1974: invia lettere e libri con bombe a vari consolati di Cuba in America Latina.

    7 novembre 1974: colloca bombe nell’Istituto di Studi Brasiliano e nell’Ambasciata della Bolivia in Ecuador.

    Giugno 1975: Crea a Caracas, Venezuela, l’Impresa di Investigazioni Commerciali e Industriali (ICICA), che utilizza come facciata per le sue attività terroristiche nei paesi del continente.

    1976: fonda, con Orlando Bosch, l’organizzazione terrorista anticubana Comité de Organizaciones Revolucionarias Unidas (CORU).

    22 aprile 1976: è coinvolto nello scoppio di una bomba all’Ambasciata di Cuba in Portogallo, attentato nel quale perdono la vita due funzionari della diplomazia cubana.

    1° luglio 1976: mette una bomba nel Centro Cultural Costa Rica-Cuba, in Costa Rica.

    9 luglio 1976: mette una bomba nella stiva del volo della Cubana de Aviación in Giamaica.

    10 luglio 1976: mette una bomba nella sede della linea aerea Cubana de Aviaciòn, a Barbados.

    11 luglio 1976: mette una bomba nella sede di Air Panamá, in Colombia.

    4 ottobre 1976: la CORU (Coordinadora de Organizaciones Revolucionarias Integradas) dichiara di aver collocato una bomba in uno dei canali televisivi di San Juan, Puerto Rico, dove si proiettava il film cubano “La Nueva Escuela”.

    6 ottobre 1976: è identificato come il principale pianificatore e l’autore intellettuale, insieme a Orlando Bosch, dell’attentato contro un aereo cubano in volo, di fronte alle coste di Barbados, nel quale perdono la vita 73 persone. Entrambi in criminali sono detenuti a Caracas e sottoposti a processo, insieme a Hernán Ricardo y Freddy Lugo, autori materiali dell’attentato.

    1976-1985: è recluso in un carcere venezuelano in attesa della sentenza di un lungo processo giudiziale.

    18 agosto 1985: durante un cambio della guardia, scappa dal carcere.

    Dopo 15 giorni a Caracas viene trasportato ad Arruba con una barca di pescatori. Da lì viaggia con un aereo privato in Costa Rica e in seguito a El Salvador. Tutte le operazioni sono finanziate della Fundación Nacional Cubano-Americana (FNCA) e indirettamente dalla CIA.

    Si unisce poi al gruppo che dalla base aerea aiuta i controrivoluzionari nicaraguensi. Prende parte alla rete di traffico d’armi controllata da Washington da Oliver North, assessore per la sicurezza interna dell’allora Presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan.

    Ottobre 1986: quando scoppia lo scandalo Iran-Contras, si unisce a un gruppo di istruttori venezuelani consulenti della polizia salvadoregna in tecniche di controguerriglia.

    1988: si trasferisce in Guatemala dove lavora come consulente per la sicurezza nell’impresa Telefonica del Guatemala (GUATEL).

    1992: la FNCA crea una "ala militare", incaricata di preparare e eseguire azioni terroristiche contro Cuba e i suoi leader principali. Partecipano attivamente anche Guillermo e Ignacio Novo Sampoll.

    1993: il gruppo terrorista della FNCA adotta il nome di Frente Nacional Cubano.

    1994: A Cartagena delle Indie, Colombia, Posada Carriles organizza un attentato – che fallisce - contro il Presidente cubano, mentre Castro attraversa il centro storico de La Avana insieme al Premio Nobel per la Letteratura, Gabriel García Márquez.

    1994-1997: è occupato nel reclutamento di mercenari dei paesi centroamericani per eseguire attentati terroristi a Cuba contro diversi obiettivi, specialmente nel settore turistico.

    12 e 13 luglio 1998: in una intervista al quotidiano “The New York Times”, si aggiudica la paternità delle bombe alle istallazioni turistiche cubane e afferma che tali operazioni sono finanziate dalla FNCA.

    5 novembre 2000: arriva a Panamá con passaporto salvadoregno a nome di Franco Rodríguez Mena, uno dei suoi pseudonimi per organizzare un attentato al Paraninfo dell’Università Nazionale, dove sta tenendo una conferenza Fidel Castro.

    17 novembre 2000: Fidel Castro denuncia una congiura per assassinarlo in un incontro ibero-americano a Panama. Funzionari panamensi trovano l’esplosivo e arrestano Posada Carriles insieme a Gaspar Jiménez Escobedo, Pedro Remón y Guillermo Novo Sampoll.

    20 aprile 2004: gli implicati nel caso sono condannati a pene che vanno dagli 8 ai 14 anni di carcere.

    26 agosto 2004: l’allora presidente di Panama, Mireya Moscoso, concede l’indulto ai quattro terroristi. Nottetempo, sono estradati dalla prigione "El Renacer" e portati all’aereoporto di Albrook, dove con un aereo privato volano fino all’aeroporto di Tocumen. Lì, con altro aereo privato, vanno in Honduras, dove sbarca Posada Carriles, mentre gli altri due proseguono per Miami.

    Marzo 2005: Posada entra negli Stati Uniti, i suoi avvocati dicono che chiede asilo politico.

    11 aprile 2005: Fidel Castro denuncia la complicità del governo statunitense con il terrorismo, rivelando che tenta di dare copertura a Posada Carriles. Le notizie arrivate danno il terrorista internazionale a Miami impegnato per la richiesta di asilo.

    17 aprile 2005: Fidel Castro avverte che gli Stati Uniti potrebbero “far sparire” Posada Carriles. Aggiunge: “che non lo ammazzino adesso, che non lo avvelenino, che non ci dicano che è morto di infarto o di ictus, siamo disposti a mandare medici per tenerlo in buona salute, perché possa raccontarci quello che sa e perché sia giudicato”.

    1° maggio 2005: nel suo discorso davanti a un milione e trecentomila cubani, Fidel Castro porta le prove della presenza di Posada Carriles a Miami

    4 maggio 2005: il Cancelliere del Venezuela, Alí Rodríguez, chiede agli Stati Uniti di attuare gli accordi firmati ed estradare Luis Posada Carriles in modo che possa essere giudicato a Caracas.

    10 maggio: in nome della credibilità, della consistenza e della giustizia, il governo statunitense deve arrestare e estradare Luis Posada Carriles, scrive un editoriale del “New York Times”.

    11 maggio: Fidel Castro cita un rapporto dell’FBI, nel quale si riconosce che i terroristi Luis Posada Carriles e Orlando Bosch sono coinvolti nell’assassinio del cancelliere cileno Orlando Letelier e della sua segretaria statunitense, avvenuto nel 1976.

    12 maggio: Fidel Castro accusa il governo degli Stati Uniti di occultare informazioni. Infatti l’FBI e la CIA sapevano, già il giorno dopo l’attentato all’aereo cubano che costò la vita a 73 civili, chi erano gli autori materiali e intellettuali del crimine, come testimonia un documento letto da un incaricato in una conferenza in quello stesso giorno.

    13 maggio: il governo del Venezuela chiede ufficialmente agli Stati Uniti l’espulsione di Posada Carriles. In una conferenza stampa a Washington, familiari delle vittime del terrorismo, accademici, avvocati e leader di organizzazioni sociali e religiose degli Stati Uniti, esigono dal governo l’arresto e la estradizione in Venezuela di Posada Carriles.

    15 maggio 2005: in un articolo intitolato “La guerra che Posada Carriles non riuscì a vincere contro Fidel Castro”, il “Nuovo Herald” si dice convinto che il terrorista pagherà la sua pena.

    17 maggio 2005: Più di un milione e duecentomila abitanti dell’Habana sfilano in corteo per chiedere la fine del terrorismo e che si faccia giustizia. Posada Carriles è arrestato dagli agenti federali e portato in un centro di detenzione nel sud della Florida, dove vengono recluse le persone con problemi migratori. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna afferma che analizzerà la situazione e comunicherà poi le sue decisioni. Qualche ora prima, il criminale dava una conferenza stampa nella quale confermava di aver richiesto asilo politico all’Amministrazione Bush; ma poco dopo Eduardo Soto, avvocato del terrorista, informa che ha deciso ritirare la richiesta e abbandonare il territorio statunitense.

    18 maggio: Fidel Castro fa un richiamo alle forze progressiste del mondo affinché chiedano agli Stati Uniti di consegnare Luis Posada Carriles al Venezuela in modo che possa essere giudicato.

  7. #107
    Sempre più FdT
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    Ma guarda ke thread è uscito fuori...
    Inevitabile kiedersi dove inizi l'off topic in un argomento come questo..

    Quote Originariamente inviata da Che
    (...) Il comunismo è così, si pensa più alla libertà collettiva che a quella del singolo individuo. Per me è giusto così, per altri no. Ripeto la mia affermazione: se questa è dittatura benvenga.(..)
    E come no..
    Peccato ke ki parla di comunismo nn specifica mai, riferendosi a qualke strana idea recepita da biografie malsane di eroi malsani o da ipocrisie culturali ke oggi tanto amiamo.
    Il Comunismo, nella storia dell'umanità, si è allontanato dall'idea di qualsiasi forma di libertà quasi come nessun'altra 'dottrina'.
    Altrimenti, sarebbe più 'comunista' Tommaso Moro, di quanto lo sia mai stato il Che.

    Quote Originariamente inviata da artista del Male
    Il comunismo è un fanciullo che si è spento prima di crescere.
    Quel fanciullo nn è mai nato.
    E se mai dovesse nascere, nn sarà grazie alle involuzioni economico-ideologiche di un Marx, o di un marxista.

    Quote Originariamente inviata da s@ve
    Il marxismo è un modello che pur non volendolo o non riuscendo ad applicare, potrebbe essere utilizzato come spunto, anche nell'attuazione di una legge finanziaria.
    Non so se avrò il tempo per assistervi, ma la fine del capitalismo è inevitabile, si sta strozzando da solo. Finirà con una colossale crisi economica, una specie di fine del mondo finanziaria, dalle ceneri della quale si dovrà poi ricostruire un nuovo mondo...
    S@ve in versione discorsiva, nonostante la strana proposta di una legge finanziaria in base comunista..

    Quote Originariamente inviata da s@ve
    Che Guevara sta al Papa come la cioccolata sta alla cacca.
    S@ve in versione antidiscorsiva, e se vogliamo 'fanciullescamente' offensiva (per riprendere un termine gradito in topic..).
    Non puoi dire ke il Papa è cacca S@ve.
    E nn posso dirti perkè nn devi farlo; poikè se il tuo cervello è capace di elaborare opinioni riguardo il marxismo, credo sia capace anke di comprendere perkè offendere è sbagliato.
    E nn mi frega se pensi ke io sia un paladino cattolico; il discorso vale per un Budda, per un Allah, per un Rabbino, per un Bramano e quello ke ti pare.


    Parlare di 'Che' Guevara nn è semplice; le informazioni sul suo conto sono contrastanti.
    C'è una volontà di idolatrare la figura del Che ke esula dalla sola propaganda politica.. Ki porta le magliette col suo volto o ki ne tesse le lodi, in realtà poke volte si è kiesto cosa sia, e ki sia stato davvero Guevara.
    E purtroppo ancora oggi, il mondo è "sventurato, perkè ha bisogno di eroi"..
    Ma se eroe è ki nel sangue porta i propri ideali di libertà; allora, nn è di quegli eroi ke abbiamo bisogno.
    L'odio, nn ci renderà mai liberi.

  8. #108
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da s@ve


    Che Guevara sta al Papa come la cioccolata sta alla cacca.
    Quote Originariamente inviata da Godel


    Non puoi dire ke il Papa è cacca S@ve.

    In realtà non l'ho detto. Ho posto una condizione di similitudine e non di uguaglianza, due concetti assai differenti fra loro.
    Per stabilire se il papa sia cacca o meno occorrerebbe quindi stabilire un valore su quella scala per Che Guevara.
    L'unica affermazione che mi si può attribuire dalla mia equivalenza è che Che Guevara è infinitamente migliore del papa, e lo ho affermato per rispondere al Giustiziere; altrimenti del papa, in un topic come questo, non ci sarebbe certo stato motivo per parlarne!

    Comunque il papa è un personaggio pubblico... può e deve sottostare a tutti i tipi di commenti che gli vengono attribuiti.

  9. #109
    Assuefatto da FdT
    Donna 31 anni da Brindisi
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    Quote Originariamente inviata da Che
    Ma come fai a sapere che chi ti circonda non ammira Guevara? Forse perchè tu noti solo quelli li... io, ad esempio, non fumo! Comunque non c entra un ca**o guevara con chi si fa i cannoni. e fine off :-D
    tutti attribuisco la figura del Che alla canna... il Che amamva fumare i sigari, li fumava nonostante l'asma che lo persegiutava... pensate che un giorno gli dissero di fumare di meno altrimenti avrebbe gravato alla sua salute, lui disse che ne avrebbe fumato non più di uno al giorno, il giorno dopo si presentò con un sigaro lungo mezzo metro

  10. #110
    Assuefatto da FdT
    Donna 31 anni da Brindisi
    Iscrizione: 16/7/2006
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    Un popolo può liberare se stesso
    dalle sue gabbie di animali elettrodomestici
    ma all’avanguardia d’America
    dobbiamo fare dei sacrifici
    verso il cammino lento della piena libertà.

    e se il rivoluzionario
    non trova altro riposo che la morte,
    che rinunci al riposo e sopravviva;
    niente o nessuno lo trattenga,
    anche per il momento di un bacio
    o per qualche calore di pelle o prebenda.

    I problemi di coscienza interessano tanto
    quanto la piena perfezione di un risultato
    lottiamo contro la miseria
    ma allo stesso tempo contro la sopraffazione

    Lasciate che lo dica
    mai l rivoluzionario quando è vero
    è guidato da un grande
    sentimento d’amore,
    ha dei figli che non riescono a chiamarlo,
    mogli che fan parte di quel sacrificio,
    suoi amici sono “compañeros de revolucion”.

    Addio vecchi, oggi è il giorno conclusivo;
    non lo cerco, ma è già tutto nel mio calcolo.
    Addio Fidel, oggi è l’atto conclusivo;
    sotto il mio cielo, nella gran patria di Bolìvar
    la luna de Higueras è la luna de Playa Giron.
    Sono un rivoluzionario cubano.
    Sono un rivoluzionario d’America.

    Signor Colonnello, sono Ernesto, il “Che” Guevara.
    Mi spari, tanto sarò utile da morto come da vivo

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