Originariamente inviata da
RudeMood
Non è disonorevole. Più che altro è illogico.
Prendiamo il matrimonio per quello che è: non un fatto d'amore, ma una cosa che ti permette di godere di certi diritti.
E' una sorta di contratto
legalizzante. Chiamiamolo CONTRATTO.
Allora ...oggi donne e uomini fanno questo contratto per avere dei diritti e per garantirli ai figli.
Alcune persone non possono arrivare a stipulare questo contratto, o non vogliono, per i motivi che vogliono.
Queste persone che non vorrebbero/potrebbero contrarre contratto possono essere donne o uomini, omosessuali o etero.
Pur non volendosi/potendosi sposare queste persone vogliono dei diritti per tutelarsi in termini economici, sociali etc etc
Ora, se tu anteponi il diritto al matrimonio gay alla regolamentazione delle unioni civili succederà che:
Paola e Lucio si sposano e hanno diritti
Mauro e Piero si sposano e hanno diritti
Ilaria e Giulio non si possono sposare e non hanno diritti. (E nemmeno i loro figli)
Tea e Marina non si possono sposare e non hanno diritti. (E nemmeno i loro figli)
Quindi, a ben vedere, la regolamentazione delle unioni civili gioverebbe sia agli omosessuali che agli etero, indistintamente. E ai figli !!!
Fare il discorso contrario , ovvero pensare prima al matrimonio per tutti, mi sembra assolutamente egoistico anche nei confronti degli omosessuali che non vorrebbero mai sposarsi, oltre agli etero che non possono, o non vogliono.
In sostanza, a pensarla come la pensi tu, sembra che gli unici ad aver diritto ai diritti (
) sono quelli che SONO DISPOSTI A SPOSARSI.
Un etero che non vuole sposarsi non ha diritto a nulla.
Un omosessuale, idem.