Masturbazione e religione

[Lawrance]

il senso di colpa che ti viene dopo,capita a tutti e si chiama periodo refrettario.Anche io sono cattolico e a volte mi chiedo se sbaglio o no a masturbarmi(lo faccio almeno una volta al giorno),poi penso che se pure fosse un peccato,di peccati ce ne sono peggiori,ed inoltre quale adolescente non si è mai masturbato?Cmq i sensi di colpa dovrebbero affievolirsi con l'eta.A me venivano in maniera pesante a 10/11 anni,ed ora che ne ho 14,quando finisco mi sento solo sfinito XD

Io non mi ricordo nessun senso di colpa, quindi deduco che non capiti a tutti...
Se dobbiamo pensare ,quando si fa una cosa sbagliata, che ce n'è anche di peggio, quasi come una giustificazione, allora parti gia molto male, e non solo per spararsi le seghe che è una idiozia, ma a cose ben altro piu gravi.

Ecco quello che non concepisco, ma come si fà ad un bambino di 10 anni inculcare il concetto : masturbazione = peccato = inferno..

Non penso che i genitori gli abbiano detto che se si masturba andrà all'inferno, magari associando la masturbazione al sesso che, a fini di procreazione è lecito mentre per divertirsi no, un bambino collega una sega al sesso, e siccome masturbarsi non fa nascere nulla allora pensa sia vietato. Credo che il ragionamento possa essere quello, ma in una testa di un bambino non so cosa possa passare, nel mio caso ho iniziato a smanettarmi credo a 9 anni con i cartoni animati Ma nessun senso di colpa in quanto nemmeno li ero un credente al 100%, ma neanche al 50%, scoprii ancor prima che babbo natale non esisteva, la befana nemmeno, perchè un dio doveva esistere ? E ne ho avuto la conferma gli anni successivi che non c'è nessun dio nei cieli, e crescendo questa convinzione si fa sempre piu forte.

[Mandarancio]

Ecco quello che non concepisco, ma come si fà ad un bambino di 10 anni inculcare il concetto : masturbazione = peccato = inferno..

Ma non si tratta di inculcare un concetto di peccato o di terrore, cosa che si configurerebbe come una repressione sessuale. Si tratta di capire e offrire una visione della sessualità che sia quella originaria e cioè autenticamente umana, in cui la sua funzione è l'unione con l'altro, e quindi elevata al divino in quanto spiritualizzata. Si tratta di far capire che noi non abbiamo un sesso in quanto ci procuriamo un erezione del pene o di un clitoride ma perchè siamo già uomini e donne indipendentemente dall'eccitazione fisica e che siamo già speciali, unici e completi e non abbiamo bisogno di doverci procurare un'eccitazione per esserlo.

[RudeMood]

L'eccitazione non ce la procuriamo mica.

L'eccitazione ARRIVA.

E quando un ragazzino si trova col pisello dritto, c'è solo una cosa che possa fare.














































Dare capocciate al muro per far tornare il pipino piccino picciò.

[§¤PREISER¤§]

Ma non si tratta di inculcare un concetto di peccato o di terrore, cosa che si configurerebbe come una repressione sessuale. Si tratta di capire e offrire una visione della sessualità che sia quella originaria e cioè autenticamente umana, in cui la sua funzione è l'unione con l'altro, e quindi elevata al divino in quanto spiritualizzata. Si tratta di far capire che noi non abbiamo un sesso in quanto ci procuriamo un erezione del pene o di un clitoride ma perchè siamo già uomini e donne indipendentemente dall'eccitazione fisica e che siamo già speciali, unici e completi e non abbiamo bisogno di doverci procurare un'eccitazione per esserlo.

Siamo esseri umani ma anche animali, e con animali non intendo dire barbari, ma esseri viventi dotati di istinti, così come madre natura ci ha fatti. Per noi esseri coscienziosi può esistere la spiritualità e tutte queste belle cose, però accanto ad ogni pensiero si trovano dei processi chimici ormonali che provocano in noi delle reazioni fisiche, le quali a loro volta spingono la nostra mente a pensieri di un certo tipo e così via. Insomma, farsi una pippa è una cosa naturale, la spiritualità non c'entra un pisello!

Ovvio che se ti poni dei freni (per motivi spirituali e non) avrai problemi a masturbarti, ma questo perché la tua mente non sarà libera e così anche a livello ormonale non sarai serenamente predisposto a masturbarti.

[Mandarancio]

L'eccitazione non ce la procuriamo mica.

L'eccitazione ARRIVA.

E quando un ragazzino si trova col pisello dritto, c'è solo una cosa che possa fare.



Dare capocciate al muro per far tornare il pipino piccino picciò.

L'eccitazione arriva solamente se uno si compiace delle sue fantasie, decide di fantasticare apposta su nudità o magari si guarda apposta donne nude o scene porno per avere delle reazioni fisiche... non diciamo sciocchezze... se uno si trova col pisello dritto è perchè ha gestito i propri istinti o le proprie emozioni in quella direzione.

Siamo esseri umani ma anche animali, e con animali non intendo dire barbari, ma esseri viventi dotati di istinti, così come madre natura ci ha fatti. Per noi esseri coscienziosi può esistere la spiritualità e tutte queste belle cose, però accanto ad ogni pensiero si trovano dei processi chimici ormonali che provocano in noi delle reazioni fisiche, le quali a loro volta spingono la nostra mente a pensieri di un certo tipo e così via. Insomma, farsi una pippa è una cosa naturale, la spiritualità non c'entra un pisello!

Ovvio che se ti poni dei freni (per motivi spirituali e non) avrai problemi a masturbarti, ma questo perché la tua mente non sarà libera e così anche a livello ormonale non sarai serenamente predisposto a masturbarti.

Guarda che è la nostra mente che spinge le reazioni fisiche in un certo un senso e non viceversa. Io non mi pongo nessun freno mantenendomi in una condizione casta e pura, piuttosto siete voi che, masturbandovi, decidete di compiacervi di pensieri e desideri bramosi di piaceri, e quindi di canalizzare, restringere e limitare le vostre attenzioni sul vostro pene, compiendo dei gesti meccanici e senza senso.

[§¤PREISER¤§]

Rimaniamo comunque degli animali e come tali abbiamo degli istinti atavici. Il riuscire a controllarli non elogia nulla se non l'abilità nel farlo.. non è un difetto masturbarsi proprio perché è una cosa naturale. Anche i canguri e le scimmie lo fanno!
Provare piacere non è un male ma un bene (se fatto senza ostentazione e senza che diventi una psicosi ovviamente).

[Lawrance]

Guarda che è la nostra mente che spinge le reazioni fisiche in un certo un senso e non viceversa. Io non mi pongo nessun freno mantenendomi in una condizione casta e pura, piuttosto siete voi che, masturbandovi, decidete di compiacervi di pensieri e desideri bramosi di piaceri, e quindi di canalizzare, restringere e limitare le vostre attenzioni sul vostro pene, compiendo dei gesti meccanici e senza senso.

Come ogni animale, piu lo si toglie dal proprio habitat, piu di generazione in generazione i suoi istinti cambiano, fino a quasi cancellarsi definitivamente, e questo è proprio il caso dell'uomo.

I gesti meccanici senza senso come definisci tu, per me hanno senso eccome, soprattutto in mancanza di una ragazza...che tu voglia o no spararti le seghe, il corpo rimendia a questa mancanza facendoti venire magari proprio mentre stai dormendo, perchè non devo masturbarmi per una mia assurda convinzione quando invece alla fine vengo cmq perchè me lo dice il corpo ? Pugnetta no, ma il doversi cambiare durante la notte e interrompere il sonno si

Inoltre se aggiungiamo alla semplice e pura voglia di "stare bene" masturbandosi, l'abbassamento di probabilità che ti possa venire un tumore mi vien solo da dire bravo a chi non lo fa.

[RudeMood]

L'eccitazione arriva solamente se uno si compiace delle sue fantasie, decide di fantasticare apposta su nudità o magari si guarda apposta donne nude o scene porno per avere delle reazioni fisiche... non diciamo sciocchezze... se uno si trova col pisello dritto è perchè ha gestito i propri istinti o le proprie emozioni in quella direzione.

Ma non dire baggianate.
La masturbazione è la cosa più naturale del mondo.
Anche gli animali si masturbano.

E adesso non venirmi a dire che lo fanno perchè si ritrovano col pisello dritto dopo aver visto i pornazzi

[tato]

Ma non si tratta di inculcare un concetto di peccato o di terrore, cosa che si configurerebbe come una repressione sessuale. Si tratta di capire e offrire una visione della sessualità che sia quella originaria e cioè autenticamente umana, in cui la sua funzione è l'unione con l'altro, e quindi elevata al divino in quanto spiritualizzata. Si tratta di far capire che noi non abbiamo un sesso in quanto ci procuriamo un erezione del pene o di un clitoride ma perchè siamo già uomini e donne indipendentemente dall'eccitazione fisica e che siamo già speciali, unici e completi e non abbiamo bisogno di doverci procurare un'eccitazione per esserlo.

Non credo che anche quando la religione cattolica era molto seguita si aveva questo pensiero di unione e condivisione. Anzi, spesso chi pensava di avere relazioni sessuali prima del matrimonio era considerato peccato, e questo non era un messaggio diretto e di libera scelta, ma una sorta di costrizione psicologica del fedele e non lo trovo giusto...Se il fine era far capire la vera origine e natura sessuale rappresentata come unione di due corpi e non finalizzata al proprio benessere, allora penso proprio che hanno usato metodologie e termini sbagliati..

[§¤PREISER¤§]

che poi il sesso di per sè, oltre a rappresentare l'unione tra due persone, è anche fonte di benessere per chi lo fa. Molto spesso si fa l'amore non solo per procreare ma anche per esprimere i propri sentimenti al partner e condividere quanto di più bello madre natura ci abbia dato. E' piacere fisico e psicologico. Certo, nella masturbazione il piacere psicologico e sentimentale è ridotto, però per quanto già detto è naturale così com'è naturale che due persone abbiano un rapporto sessuale senza scopi riproduttivi. Altrimenti a quest'ora anziché essere 6 miliardi di persone saremmo 10 mila miliardi e sforneremmo bambini dalla mattina alla sera.

Il fatto che esistano i contraccettivi e che la gente li usi dimostra proprio questo, ossia che la maggior parte delle volte l'obiettivo è il piacere (oltre a non voler contrarre malattie e quant'altro).