eh difficile inventare nuovi spunti. il fatto è che ero curiosa di sapere se sono persone con cui hai confidenza, e com'è il vostro rapporto al di fuori della gangbang. cioè.. non è imbarazzante?
eh difficile inventare nuovi spunti. il fatto è che ero curiosa di sapere se sono persone con cui hai confidenza, e com'è il vostro rapporto al di fuori della gangbang. cioè.. non è imbarazzante?
no, non è imbarazzante. non so se t'è mai capitato, ma ci sono periodi nella vita di alcune persone in cui si sta con una persona solo per sesso. tipo "trombamico" o cose simili. cioè, si è amici e poi si fa sesso. ecco, è esattamente così. si esce, a volte anche in gruppo, a volte anche con altre persone (che non ne sanno niente) e tutto è perfettamente normale. poi ovvio, nel privato gli atteggiamenti cambiano completamente.
Scrivo questo messaggio per verificare se i miei problemi di informatica sono risolti. A breve il mio intervento. Come disse il personaggio di Jacopo Ortis in uno spettacolo comico:
“Outlook mi entra in conflitto con Windows 1848”.
Eccomi, finalmente!
Voglio prima di tutto scusarmi per essere balzato nella discussione senza essere invitato, ma la cosa mi interessa parecchio.
Voglio inoltre scusarmi per non essermi presentato in alcun modo, ma considerata la natura della discussione, è per me necessario tutelare al massimo il mio anonimato e penso che il nickname la dica lunga (sono un giovane professionista abbastanza noto nella mia provincia).
Veniamo al dunque (quanto voglio dire è basato sulla mia esperienza diretta e su fatti di cui sono stato testimone, nonché su racconti e confidenze fattemi da uomini e donne dei quali mi fido assolutamente, i giudizi e le interpretazioni che esprimerò di queste cose sono invece miei personali: quando dico che una cosa è brutta, significa che PER ME è brutta):
Io credo che ci sia in generale un atteggiamento un poco ipocrita da parte della società a proposito del sesso ed in particolare della sessualità femminile.
Credo inoltre che tale atteggiamento sia più radicato in Italia (ho seguito discussioni simili su forum stranieri e mi sembra di aver notato una maggiore apertura mentale).
Gli uomini, ed in particolare quelli Italiani, hanno un’idea secondo me non realistica della sessualità femminile, perché non conoscono o ignorano consapevolmente alcuni suoi aspetti e quando ne vengono a conoscenza diventano giudici severi pieni di pregiudizi.
Vogliamo andare a letto con una donna, ma quando questa ci sta poi pensiamo che sia una “poco di buono” (espressione di altri tempi), a meno che non abbia fatto il solito tira e molla per almeno due o tre appuntamenti.
Qualche settimana fa un amico mi chiedeva: “Ma alle donne piace fare sesso secondo te?”
Non ho potuto evidentemente raccontare quello che grazie all’anonimato posso raccontare qui (non sono falso, l’anonimato che devo prima di tutto tutelare è quello delle altre persone coinvolte, in primis le donne) ma la mia personale risposta a quella domanda sarebbe: “Sì, e ad alcune piace moltissimisssimoooooooooo!”
La pretesa castità della donna, la verginità, la fedeltà, la sua “sete” di matrimonio, la sua “sottomissione” all’uomo sono valori e/o comportamenti imposti che hanno una loro storia ed un loro senso.
La civiltà che si è conservata per migliaia di anni uguale a se stessa (con piccoli e marginali mutamenti) era fondata su questi valori e non poteva esistere senza.
Di colpo la tecnologia, e gli anticoncezionali nel nostro caso particolare, hanno rovesciato questa prospettiva (con tutto il bene ed il male che ne è derivato): la tecnologia ha reso molti lavori meno faticosi fisicamente, quindi perfettamente adatti alle donne. Vi immaginate una ragazza al volante di un camion negli anni cinquanta, quando non esisteva servosterzo ed i camionisti erano degli omaccioni con avambracci più grandi di prosciutti? Oggi una mia amica, uno “scricciolo” come dice Chiarotta, guida gli autobus di linea nelle tratte di montagna sterzando con una mano e conversando con me mentre lo fa, spiegandomi quanto preferisce quel bestione alla sua automobile a causa degli specchi retrovisori grandangolari che rendono le manovre dell’autobus un gioco.
Nei tempi antichi la donna che sposava un ricco diventava una ricca, quella che sposava un povero diventava una povera. In tempi più recenti quella che sposava il signor Rossi diventava la Maria o la Giovanna, quella che sposava l’ingegner Rossi diventava “la Signora, la moglie dell’ingegner Rossi”, pronunciato con tutto un altro sussiego dai commessi del negozio del quartiere. La donna può fare qualsiasi lavoro e se vuole può evitare di sposarsi, garantendosi l’indipendenza economica e psicologica dall’uomo. LEI può essere la Signora Maria Rossi, ingegnere.
L’efficacia dei moderni anticoncezionali ha d’altro canto aperto la porta alla sessualità femminile e la donna è libera di abbandonarsi al piacere, di giocare col sesso come piace tanto anche a noi uomini e di vivere le proprie fantasie, se lo vuole.
La gangbang è una delle più sognate di queste fantasie. Le mie esperienze e le confidenze fattemi da molte ragazze e donne mi portano a crederlo con fermezza.
Una percentuale abbastanza sorprendente di queste donne realizza almeno una volta questo sogno e un certo numero si abbandona a questa pratica con una certa regolarità (variabile).
Se il caso non mi avesse portato ad assistere prima e partecipare poi a molti “rituali” di questo tipo, sarei il primo a credere il contrario.
Ho letto di tutto in Internet: sono delle “malate”, sono pagate, vengono drogate a bella posta, vengono costrette con la forza o raggirate. Certamente so che possono esistere queste situazioni e me ne dispiaccio molto, ma quando parlo di ganbang io parlo di situazioni come quella che ha descritto in modo molto sincero Chiarotta. Non conosco qualcun altro che si esposto così tanto sul Web in Italia.
Le gangbang girls che conosco (chiedo scusa a Chiarotta, l’appellativo derivante dal titolo di una nota collana di film per adulti non vuole essere irrispettoso, ma in privato lo uso scherzosamente con loro ed è più pratico di “ragazza che partecipa o organizza una gangbang”) sono animate dalle motivazioni più varie, ma sono tutte assolutamente sane di mente, direi persone normali ed equilibrate che però hanno certi gusti e la spregiudicatezza per fare certe cose.
Se volete posso parlare di ciascuna di loro in dettaglio (rispettando il più assoluto anonimato, nemmeno le iniziali).
Io ora faccio parte del “serbatoio”, come dici tu Chiarotta, di 5 ragazze. La sesta si è sposata un paio di anni fa ed è la brava mamma di uno splendido bimbo.
Direttamente o via e-mail sono molto amico di alcune altre e quindi ho indagato a lungo le loro ragioni e la loro personalità, non posso negare che mi affascinino alquanto.
Di quelle che frequento anche in “quei” particolari momenti sono amico, ed un paio sono fra le mie migliori amiche (ho sempre avuto molte amiche donne, il che ha favorito la mia comprensione di queste faccende ed il mio ingresso in quel mondo).
Agli uomini posso solo dire che se accedessero a questa sorta di mondo sotterraneo, sarebbero probabilmente stupiti di sapere quante e quali donne “insospettabili” amano questi giochetti.
Una mia compaesana, di qualche anno più giovane di me, ha avuto la prima esperienza con più ragazzi contemporaneamente a 13 anni (per sua volontà e con suo piacere) e a 15-16 anni (prima e seconda liceo), aiutata dai suoi amici, aveva portato un vecchio materasso in un edificio abbandonato qui vicino per poter meglio accogliere i suoi “visitatori”, più volte la settimana ed in numero variabile dai 3-4 alla ventina. Piccola e ben fatta, intelligente, si è diplomata con buoni voti e ha proseguito all’Università, ha avuto alcune relazioni affettive importanti e serie ed è una ragazza fine e di buone maniere. Se i suoi corteggiatori sapessero quante volte l’ho vista circondata da una quindicina di peni eretti o ricoperta di seme, estasiata e raggiante, sfiancata dai suoi orgasmi!
La rispetto? Di più, le voglio bene e le sono grato per il piacere che mi ha dato.
Se una persona cammina per la strada e passando davanti ad una pasticceria si lascia tentare ed entra per fare una scorpacciata, non per questo viene considerata “sporca”, immorale o condannabile, tanto meno viene emarginata. Se un uomo fa una “scorpacciata” di donne si chiude un occhio o addirittura lo si ammira. Ma se una donna fa una scorpacciata di uomini? Diventa una t…a, una p…….a, ecc.
Naturalmente questa condanna morale fa parte del gioco, secondo me è addirittura l’elemento fondamentale che fa vivere ai partecipanti, principalmente alla donna, delle emozioni così violente.
La componente psicologica della gangbang è fondamentale, le allusioni di Chiarotta al “sentirsi sporca” sono rivelatrici. Se non ci fosse un così forte tabù non ci sarebbe la potenza di quella vertigine.
Nel ‘700 la caviglia di una donna era pornografia (e chissà com’era bello sbirciarne una), chi oggi la considera peccaminosa ed irresistibilmente “tabù”?
Quando le gangbang saranno una pratica comunemente accettata, nessuno le farà più.
Credo che le confidenze fatte da Chiarotta lo rivelino. Gli uomini faticano a comprendere che l’erotismo indicibile della situazione non deriva in modo automatico dal numero dei peni o dalle loro dimensioni, ma dalla tensione insostenibile fra il pudore della donna e il segreto piacere di essere presa senza rispetto (per gioco e per suo esplicito desiderio ed in quel particolare momento!), oltraggiata, fra il sentirsi un sassolino in mezzo a dei bruti e l’estasiante conferma del potere del suo sesso, che diffonde una specie di sortilegio che ipnotizza gli uomini e li trasforma in belve (il mito di Circe e i porci allude a questo? Non a caso ad Ulisse viene prescritto di frequentare il letto della maga come un marito, affinché poi l’incantesimo possa essere spezzato). La donna è contemporaneamente vittima sacrificale della gangbag e carnefice divoratrice di uomini. Spesso il turpiloquio è un elemento presente e necessario, richiesto da lei.
Questo però è un gioco di ruolo. Sono d’accordo con Chiarotta, che mi sembra incredibilmente seria e matura per la sua età, pochissimi uomini sono adatti. Sarei tentato di dire che la maggior parte delle donne sogna segretamente un’esperienza simile, ma non la realizza (molto saggiamente) per mancanza di “materie prime”.
Voglio concludere con un episodio incredibilmente emozionante che ho vissuto e che credo riassuma ed esemplifichi quello che ho detto.
Durante una gangbang alla quale ero presente e partecipe, la ragazza, che chiameremo X, stava a cavalcioni di un uomo sdraiato su di una panca che la penetrava in modo “tradizionale”. Un altro le stava “dietro” e mentre i due si davano da fare lei ne “massaggiava” altri due in piedi ai suoi lati con le mani. Si era verso la fine dell’incontro e altri sei o sette, fra i quali io, circondavamo il gruppetto formando due ali attorno, “massaggiandoci” in attesa del gran finale, io e altri due alla destra del gruppo centrale. All’improvviso succede una cosa che non potrò mai dimenticare, mi emoziona ancora solo il ricordare la scena. Lei abbandona la presa dei due che le stanno in piedi ai lati e con una brusca convulsione di piacere si abbandona in avanti, poggiando le braccia sul petto dell’uomo che le sta di sotto per non crollargli proprio addosso. Sconvolti dal gesto della ragazza i due velocizzano e rendono più brutali i loro affondi, bramosi di “finire”, si ha quasi l’impressione che la cosa stia sfuggendo di mano. La ragazza, dal corpo sottile e piuttosto alta, si risolleva e tende il viso verso l’alto con gli occhi chiusi. La guardiamo tutti ipnotizzati. Ha un’espressione contratta, sembra un maratoneta a un metro dal traguardo, allo stremo delle sue forze. I capelli neri che le scendono sulle spalle delicate ondeggiano rapidi a causa dei colpi dei due e quello che sta dietro allunga il braccio, le sfiora delicatamente la guancia con la mano e le scosta i capelli con la stessa carezza.
In tre secondi il ritmo forsennato degli affondi rallenta fino a farsi appena percettibile ed avviene una magia portentosa. Tenendo i capelli discosti, lui le ha scoperto la spalla bianca e morbida, non resiste: si china su di lei e le bacia la scapola con un gesto così delicato come non saprei immaginarne nemmeno tra adolescenti. Anche lei ne è piacevolmente stupita e la sua espressione contratta si scioglie: tenendo gli occhi chiusi si volta di lato e tende le labbra serrate. L’uomo da dietro risponde all’invito e fa lo stesso piazzandole un pudico bacino sull’angolo della bocca. Lei socchiude gli occhi da gatta e guardandolo con un espressione compiaciuta e grata insieme si lascia sfuggire un risolino e lui, con tutta la dolcezza di questo mondo si tende fino all’impossibile e le bacia con altrettanta delicatezza la punta del naso.
Impossibile descrivere il contrasto fra quelle cose che stavano accadendo contemporaneamente: la “brutalità” dell’atto sessuale e la bellezza, tenerezza e pudicizia della sequenza di baci e di sguardi. Se un regista avesse inquadrato solo i volti, la scena avrebbe potuto essere quella fra due timidi amanti ai primi approcci in un film romantico, se avesse inquadrato solo la metà inferiore della stanza, avrebbe potuto usare la scena come esempio di uno stupro efferato.
Ora sono stanco di scrivere e me ne vado, scusate per la lunghezza (del discorso, cosa credete?).
Sono comunque sempre disponibile a qualsiasi domanda o confronto.
finalmente un po' di carne al fuoco!
ciao mistermistero, piacere. sono Chiara e sono una gangbang girl. non leggo assolutamente in maniera offensiva quest'appellativo, del resto io stessa non sono una consumatrice di pornografia, di conseguenza non sapevo della collana di film. però "gangbang girl" è molto adatto, mi considero una gangbang girl.
hai fatto una riflessione molto interessante. una gangbang vista dal punto di vista maschile. è probabile che nessuno degli uomini qui presenti (te escluso) abbia mai assistito dal vivo ad una gangbang o vi abbia partecipato. tu sì, a quanto pare, ed hai più esperienza di me. sei nel "serbatoio" (in realtà questo termine non l'ho coniato io, l'hanno usato qui sul forum e me ne sono appropriata) di cinque donne, quindi hai comunque più esperienza di qualsiasi mio amico che, questo lo so per certo, ha soltanto me come punto di riferimento per le gangbang.
interessantissime le riflessioni sul fatto che i tempi moderni, la tecnologia, la contraccezione, permettano a noi donne di poterci in qualche modo equiparare agli uomini. ma non è tanto su questo che voglio porre la mia attenzione.
mi interessa molto di più parlare di "malattia". hai scritto che hai letto che (cito le tue parole) sono delle “malate”, sono pagate, vengono drogate a bella posta, vengono costrette con la forza o raggirate. beh, tu probabilmente lo sai già, ma lo dico a tutti. non credo di essere malata. non sono mai stata pagata neanche un centesimo. non faccio uso di droghe, nè pesanti nè leggere, e prima della gangbang non bevo neanche un goccetto per non perdermi neanche un attimo del mio piacere. nessuno mi ha mai costretto con la forza nè raggirato, visto che sono io (e sono stata sempre io, sin dal primo appuntamento) a proporre/organizzare il tutto.
sembra che essere una "gangbang girl" sia totalmente incompatibile con l'avere una vita "reale". beh, io sono figlia unica di una coppia di genitori assolutamente benestanti. mi sono diplomata col massimo dei voti al liceo e viaggio a gonfie vele verso la laurea (non voglio vantarmi di chissà che, ma voglio fare capire che non sono pazza o cose simili). ho amici ed amiche. faccio più o meno tutte le cose che fanno le ragazze della mia età. in più, faccio le gangbang. le organizzo, addirittura.
sì, sono uno scricciolo. e devo dire la verità: grazie all'anonimato garantito da internet, sono tentata di pubblicare una foto del mio corpo (escludendo ovviamente il viso) per dimostrare che anche una ragazza gracilina può avere un fuoco dentro. perchè alla fine serve un fuoco dentro per partecipare a qualcosa di simile, per non lasciarsi distruggere dai primi orgasmi, per resistere a penetrazioni prolungate.
però lo farò solo "su richiesta". non lo farò spontaneamente perchè potrebbe non essere opportuno per questa community. ditemi voi.
per il resto, sono aperta a domande. e ad un confronto, con scambio di esperienze, con mistermistero, che a quanto pare di esperienza ne ha parecchia
Posso dire che a me interesserebbero ste foto o mi prendere per un malato?
Comunque credo che mister con "malate" si riferisse a "pervertite", in quel senso.
waw!
fotofotofotofotofotofotofotofotofotofotofotofotofo to!!!!!!!!!!!!!!!!!
ehm...forse sono stata fraintesa...per "foto del mio corpo" intendevo "foto del mio corpo fuori da qualsiasi attività sessuale", anche perchè per mia precisa scelta sono banditi mezzi di registrazione audiovisiva dalle gangbang e da qualsiasi atto sessuale che mi coinvolga.