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eticità della estetica

  1. #41
    Sempre più FdT
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Mi sembra che con tutte le tue risposte tu sgusci via dalle domande che ti ho posto. Se mi riferisco al cattolicesimo mi dici che la tua religione non è detto che sia propriamente quella cattolica, se ti chiedo secondo la tua religione mi ritiri fuori il cristianesimo e così via... La domanda mi sembra chiara: non sei tu che devi o non devi abortire, che devi o non devi accettare tuo figlio. Ti pongo un'ipotesi che riguarda un'altra persona e ti chiedo quale dei due mali sarebbe secondo TE quello minore: un aborto o un abuso per non accettazione. Non puoi rispondermi l'affidamento, non è una risposta contemplata, abbiamo ipotizzato che quella donna non ha nessuna intenzione di cedere suo figlio a venire a terzi.
    Uffa, ho risposto S@ve.. L'aborto non è contemplato nella mia visione della vita umana, non esiste che si ricorra all'aborto perchè il proprio figlio è down, è malformato, o non lo si vuole, o costa troppo mantenerlo, o blablabla. Quindi ripeto, la scelta che poni nel tuo esempio tra l'aborto e una famiglia che non accetta il proprio figlio, è una non scelta, dato che per me come per i cattolici l'aborto non è contemplato. E' ovvio quindi che l'unica opzione rimanente - come detto nei post precedenti, anche se sembri non leggerli - è la vita in una famiglia che non desidera suo figlio.
    Non si può ricorrere all'aborto se si considera la vita sacra, ed il fatto che non sia così oggi per la nostra società indica che prima o poi dagli aborti di feti si passerà ad aborti di persone adulte.
    Inoltre, non vedo perchè porre ipotesi irrealistiche come quella di un bimbo down che una famiglia non vuole ma tiene ugualmente, perchè proprio se una famiglia non vuole il proprio figlio oggi ha tutti i mezzi per 'liberarsene'.

    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Il limbo mi sembra di ricordare che fu GPII a decretarne la non esistenza. Comunque qualche Papa l'ha fatto. Comunque non puoi anche qui sgusciare via... d'accordo io sono un peccatore se abortisco mio figlio, ma a lui gli garantisco la vita eterna! E' innegabile Godel! E' una contraddizione della religione cattolica, ma è così!! E ti sfido a trovare un atto d'amore che sia superiore a rinunciare alla propria anima per un altra persona.
    E no, non solo non è un atto d'amore, ma non si tratta di rinunciare alla propria anima per garantire al proprio figlio una vita eterna; si tratta di contravvenire ai fondamenti della religione in cui si crede, che sono molto più importanti della tua vita o di quella di tuo figlio. I martiri si facevano sbaranare dai leoni al tempo dei romani, venivano appesi a pali, ricoperti di pece e arsi vivi per illuminare le vie di Roma, non è che lo facessero per goduria, lo facevano per una verità superiore in cui credevano. In nome di questa verità, se si crede in essa, è giusto sacrificarsi senza negarla; discorso che poi è valido per tutti coloro che credono in un ideale, non solo per i credenti.

    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Qui ci sarebbe poi, in un'ottica per la quale Dio supervede su tutto e dove tutto non accade per caso, ma per sua volontà, se un peccatore sia poi così peccatore... se non ci fosse stato Giuda, Gesù non avrebbe potuto immolarsi per tutti gli uomini, ergo Giuda era indispensabile per quel disegno divino, Giuda quindi ha fatto la volontà di Dio, per giunta si è sacrificato a un ruolo pesantissimo e per questo andrebbe premiato.
    Giuda ha tradito Gesù di sua propria volontà, e per questo si è macchiato di un grave peccato. Il paradosso che si pone tra libero arbitrio ed onniscienza divina non si può superarlo con due righe, ed in fin dei conti non è neanche un grosso problema trovare delle possibilità che salvino sia la volontà dell'uomo, sia i caratteri di Dio, senza ricorrere necessariamente alla teologia cattolica.


  2. #42
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    Godel, non tutti ragionano coerentemente con i principi cattolici, io che non sono credente giudico la questione diversamente

    Abel ha detto una cosa giusta, la tua logica non è la logica di tutti, è la logica di un cattolico

    io nel mio piccolo penso che certe volte, oltre a quello che facciamo, conta anche la motivazione con cui facciamo una certa cosa. Quindi se una madre abortisce da un figlio down a causa del suo desiderio egoistico di avere un figlio "normale" allora la cosa è molto contestabile.....MA se lo fa perchè vuole evitare al figlio una vita di sofferenza allora la cosa andrebbe giudicata diversamente, non credi??
    E' così orrendo togliere una vita in questo caso?

  3. #43
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    Quote Originariamente inviata da Little John 87 Visualizza il messaggio
    Godel, non tutti ragionano coerentemente con i principi cattolici, io che non sono credente giudico la questione diversamente
    L'ho detto anch'io infatti, e mi sembra che S@ve si riferisse solo a quei principi.

    Quote Originariamente inviata da Little John 87 Visualizza il messaggio
    Abel ha detto una cosa giusta, la tua logica non è la logica di tutti, è la logica di un cattolico
    Capisco che leggere tutti gli interventi costi fatica, ma almeno se ci si mettesse un po' di buona volontà

    La mia logica non è la logica di un cattolico, è la logica dell'uomo, indipendente da ogni religione o qualsivoglia ideologia. Ed è la logica che devono avere tutti. I discorsi qui sopra non hanno nulla a che vedere con questo discorso, S@ve ha chiesto delle cose riguardo una visione spirituale della vita ed io gli ho risposto.

    Quote Originariamente inviata da Little John 87 Visualizza il messaggio
    io nel mio piccolo penso che certe volte, oltre a quello che facciamo, conta anche la motivazione con cui facciamo una certa cosa. Quindi se una madre abortisce da un figlio down a causa del suo desiderio egoistico di avere un figlio "normale" allora la cosa è molto contestabile.....MA se lo fa perchè vuole evitare al figlio una vita di sofferenza allora la cosa andrebbe giudicata diversamente, non credi??
    E' così orrendo togliere una vita in questo caso?
    Ecco, ora se vuoi usiamo una logica oggettiva quanto ti pare
    Una madre che abortisce un figlio down lo fa perchè ne desidera uno normale, questo credo sia un dato di fatto più realistico del dire che lo fa perchè non vuole che il figlio soffra, dato che l'essere down non comporta sofferenze come può essere per una grave malformazione o una grave malattia.
    Oltre a questo, in un ottica materialista è giusto togliere la vita ad un figlio perchè è down, o perchè non lo si vuole, tanto è una vita animale come le altre sulla terra; ma da qui a dire che lo si fa per amore del proprio figlio ce ne passa, perchè allora Hitler amava gli ebrei, così come Manson amava le proprie vittime. Criteri oggettivi che guidino i giudizi che effettivamente rendono un gesto amorevole vanno stabiliti, altrimenti si può benissimo ricorrere ad una visione soggettivista di tali criteri e lasciare che le cose vadano secondo il giudizio di ognuno, o della maggioranza, che identifica l'amore con la morte del proprio figlio. Ma allora l'incoerenza diviene piuttosto ampia, perchè oltre al dover accettare Hitler come uomo d'amore, si dovrebbero sopprimere tutti i malati, i sofferenti, gli infelici, i depressi, e tutti i poveri del mondo che vivono una vita di sofferenza. Ti sembra che qualcuno favorevole all'aborto voglia queste cose?
    Voi fate un purè di cultura cattolica e cultura atea, prendete dal cattolicesimo il rispetto per la vita umana e lo riproponete in salsa atea attribuendolo solo a chi è sano, o a chi vi pare, in senso puramente materialista.
    E' possibile dire che sia giusto uccidere per amore, ma allora se Bush se ne esce col dire che lui ama i Talebani ed ama la pace voi dovete credergli. Inoltre l'aborto per amore in questa visione "amorevole" del proprio figlio, varrebbe unicamente nel caso di bambini già nati; perchè un down può benissimo avere una vita felice nella sua condizione, come anche un bimbo malformato o malato, ed il decidere prima che sia una vita di sola sofferenza non tiene conto del fatto che per l'uomo il futuro è un'incognita.
    Se in Italia si permette l'aborto lo si fa unicamente perchè lo stato, che è ormai snaturato nella sua essenza, vede una nuova nascita solo in ottica utilitaristica; e ciò significa che se un adulto diviene improduttivo a causa di un figlio che non vuole, è giusto che si uccida suo figlio. Il fatto che poi l'aborto sia ammesso solo entro il terzo mese, che non si uccidano vecchi, malati, disabili o altro è solo frutto del discorso di prima, ossia dell'influsso che i dettami cattolici hanno ancora sulla popolazione, la quale non accetterebbe di buon grado certe scelte.
    In un futuro non troppo lontano, quando la chiesa sarà un ricordo ed i fedeli si conteranno sulle dita di una mano, lo stato arriverà al suo compiersi come ente a sé a controllo del bene utilitaristico di tutti; e nessuno si scandalizzerà più se verranno presi i malati o i disoccupati giovani e vecchi che siano, e verranno ammazzati per il bene della comunità; si vivrà per il bene dello Stato, della specie,al di sopra del bene e dell'importanza del singolo, che era la mera conseguenza dell'ideale religioso dell'esistenza.
    Si avrà una società davvero indipendente dall'influsso cattolico, e vivremo senza bisogno di bene o male, in un contesto superumano che ricalcherà in gran parte il pensiero nietscheano.

  4. #44
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Inoltre, non vedo perchè porre ipotesi irrealistiche come quella di un bimbo down che una famiglia non vuole ma tiene ugualmente, perchè proprio se una famiglia non vuole il proprio figlio oggi ha tutti i mezzi per 'liberarsene'.
    Godel, dimentichi che questo post ha come soggetto due coniugi che decidono di far fare la plastica alla plica nucale della loro figlia down.
    E' EVIDENTE che essi non l'abbiano accettata.
    Un bambino ha sensibilità di solito assai superiore a quella di un adulto, tale non solo da accorgersi di tale non accettazione, ma addirittura da pagarne conseguenze enormi per quel che riguarda la propria vita futura.

    Aggiungo che non sono solo i bambini down a non essere accettati, ma anche bambini sani, certe volte fior fiore di bambini che ti viene da pensare che quei genitori sono scemi da non accorgersi di che culo abbiano avuto che gli nascesse un figlio in quel modo... eppure non l'accettano.

    Le implicazioni della mente umana sono complicate, non è sempre così semplice: "non l'accetterò quindi abortisco, l'accetterò, quindi me lo tengo" . A volte ci si illude di talune cose, ma in realtà siamo molto diversi da quel che crediamo di essere.



    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio

    Giuda ha tradito Gesù di sua propria volontà, e per questo si è macchiato di un grave peccato. Il paradosso che si pone tra libero arbitrio ed onniscienza divina non si può superarlo con due righe, ed in fin dei conti non è neanche un grosso problema trovare delle possibilità che salvino sia la volontà dell'uomo, sia i caratteri di Dio, senza ricorrere necessariamente alla teologia cattolica.
    Se tale paradosso non vuoi superarlo con due righe, con altrettante due righe nemmeno puoi liquidarlo. La mia tesi era semplice e chiara da essere sufficienti due righe per esporla; se la tua tesi contraria ha bisogno di più parole, non lesinarne...

  5. #45
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Ecco, ora se vuoi usiamo una logica oggettiva quanto ti pare
    Una madre che abortisce un figlio down lo fa perchè ne desidera uno normale, questo credo sia un dato di fatto più realistico del dire che lo fa perchè non vuole che il figlio soffra, dato che l'essere down non comporta sofferenze come può essere per una grave malformazione o una grave malattia.
    Le due cose sono legate l'una dell'altra: una madre vuole un figlio normale perché sa che altrimenti egli avrebbe una vita di sofferenza.
    Al presente ovviamente. Si, è vero, può darsi che fra 30 anni ci saranno 95 down ogni 100 persone e soffriranno quelle 5 che non lo sono... Ma le scelte si fanno al presente. Io oggi scelgo un'automobile a metano perché costa un quarto della benzina, non una a benzina perché pur costando questa il quadruplo del metano può darsi che in futuro il prezzo cali...

    Le sofferenze non sono solo fisiche, anzi raramente lo sono, perché anche un uomo senza un arto non è che soffra, ci si abitua e ci si muove con la protesi. Le sofferenze sono legate all'emarginazione.
    E' anche vero che tutti più o meno siamo chiamati a soffrire, ma quel più o meno non è di secondaria importanza, ci sono dei valori di soglia soggettivi quanto ti pare, che ci fanno decidere se è il caso di nascere o meno.

  6. #46
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    Capisco che leggere tutti gli interventi costi fatica, ma almeno se ci si mettesse un po' di buona volontà

    La mia logica non è la logica di un cattolico, è la logica dell'uomo, indipendente da ogni religione o qualsivoglia ideologia. Ed è la logica che devono avere tutti. I discorsi qui sopra non hanno nulla a che vedere con questo discorso, S@ve ha chiesto delle cose riguardo una visione spirituale della vita ed io gli ho risposto.
    Hai ragione, scusami, non ho letto proprio tutta la discussione, anche perchè quando cominciate con i vostri botta-risposta kilometrici mi fate paura ogni tanto mi sfugge qualcosa

    Ecco, ora se vuoi usiamo una logica oggettiva quanto ti pare
    Una madre che abortisce un figlio down lo fa perchè ne desidera uno normale, questo credo sia un dato di fatto più realistico del dire che lo fa perchè non vuole che il figlio soffra, dato che l'essere down non comporta sofferenze come può essere per una grave malformazione o una grave malattia.
    Oltre a questo, in un ottica materialista è giusto togliere la vita ad un figlio perchè è down, o perchè non lo si vuole, tanto è una vita animale come le altre sulla terra; ma da qui a dire che lo si fa per amore del proprio figlio ce ne passa, perchè allora Hitler amava gli ebrei, così come Manson amava le proprie vittime. Criteri oggettivi che guidino i giudizi che effettivamente rendono un gesto amorevole vanno stabiliti, altrimenti si può benissimo ricorrere ad una visione soggettivista di tali criteri e lasciare che le cose vadano secondo il giudizio di ognuno, o della maggioranza, che identifica l'amore con la morte del proprio figlio. Ma allora l'incoerenza diviene piuttosto ampia, perchè oltre al dover accettare Hitler come uomo d'amore, si dovrebbero sopprimere tutti i malati, i sofferenti, gli infelici, i depressi, e tutti i poveri del mondo che vivono una vita di sofferenza. Ti sembra che qualcuno favorevole all'aborto voglia queste cose?
    ci mancherebbe, nessuno vorrebbe queste cose anche perchè LA VITA E' SOFFERENZA e nessuno ha il diritto di decidere la morte di un altro in virtù della sofferenza del soggetto in questione.
    ma secondo me ci sono delle eccezzioni alla regola, dico questo perchè si capisce dal tuo intervento che tu equipari l'aborto all'omicidio (hai citato addirittura Hitler e Manson).
    So che probabilmente per molti sto dicendo un' assurdità atroce, ma per me l'aborto non equivale ad un omicidio, non significa togliere una vita, ma significa IMPEDIRE LA NASCITA DI UNA VITA. Per me un embrione non equivale ad una vita umana, non è ANCORA una vita umana.
    Sono pienamente d'accordo sul fatto che le mamme abortiscano per via del loro desiderio egoistico (come dici tu è un dato di fatto) ed è sbagliato adottare un ottica materialistica secondo la quale è lecito togliere una vita umana, equiparata ad una qualsiasi forma di vita animale (significherebbe rendere lecito l'omicidio).
    Ma secondo me l'aborto rappresenta un eccezzione, il caso di una mamma che abortisce non ha nulla a che vedere con l'omicidio, anche perchè l'aborto è una scelta anche molto sofferta, e sinceramente non riesco ad immaginare una mamma felice e spensierata dopo aver perso un figlio.

    Voi fate un purè di cultura cattolica e cultura atea, prendete dal cattolicesimo il rispetto per la vita umana e lo riproponete in salsa atea attribuendolo solo a chi è sano, o a chi vi pare, in senso puramente materialista.
    E' possibile dire che sia giusto uccidere per amore, ma allora se Bush se ne esce col dire che lui ama i Talebani ed ama la pace voi dovete credergli. Inoltre l'aborto per amore in questa visione "amorevole" del proprio figlio, varrebbe unicamente nel caso di bambini già nati; perchè un down può benissimo avere una vita felice nella sua condizione, come anche un bimbo malformato o malato, ed il decidere prima che sia una vita di sola sofferenza non tiene conto del fatto che per l'uomo il futuro è un'incognita.
    Davvero faccio questo minestrone di culture?? ti assicuro che o faccio mio malgrado Semplicemente per me il rispetto della vita umana non si applica ad un embrione. secondo me (mi dispiace tantissimo dirlo), non penso che un down possa avere una vita felice al pari delle persone "normali". La società che possibilità offre a queste persone? oppure (per dire la prima cosa che mi viene in mente) quanti amici ha un ragazzo down??

    Se in Italia si permette l'aborto lo si fa unicamente perchè lo stato, che è ormai snaturato nella sua essenza, vede una nuova nascita solo in ottica utilitaristica; e ciò significa che se un adulto diviene improduttivo a causa di un figlio che non vuole, è giusto che si uccida suo figlio. Il fatto che poi l'aborto sia ammesso solo entro il terzo mese, che non si uccidano vecchi, malati, disabili o altro è solo frutto del discorso di prima, ossia dell'influsso che i dettami cattolici hanno ancora sulla popolazione, la quale non accetterebbe di buon grado certe scelte.
    un momento, mi sembra riduttiva come motivazione. Prima le donne abortivano clandestinamente e in molti casi ci facevano una brutta fine.
    Meno male che adesso l'aborto è lecito, perchè se non fosse cosi le donne abortirebbero comunque con la differenza che lo farebbero illegalmente, in condizioni pietose e con molti rischi in più. Cioè se una donna vuole abortire nessuno lo può impedire, è giusto che sia un suo diritto.
    che poi questo alla Stato convenga in virtù della sua otticautilitaristica sono perfettamente d'accordo

    In un futuro non troppo lontano, quando la chiesa sarà un ricordo ed i fedeli si conteranno sulle dita di una mano, lo stato arriverà al suo compiersi come ente a sé a controllo del bene utilitaristico di tutti; e nessuno si scandalizzerà più se verranno presi i malati o i disoccupati giovani e vecchi che siano, e verranno ammazzati per il bene della comunità; si vivrà per il bene dello Stato, della specie,al di sopra del bene e dell'importanza del singolo, che era la mera conseguenza dell'ideale religioso dell'esistenza.
    Si avrà una società davvero indipendente dall'influsso cattolico, e vivremo senza bisogno di bene o male, in un contesto superumano che ricalcherà in gran parte il pensiero nietscheano.
    maddai, che melodramma
    neanche in un milione di anni si arriverebbe ad una cosa del genere....per fortuna
    si insomma il confine tra bene e male individuato dal singolo può essere diverso dal confine tra bene e male stabilito dalla chiesa ma questo non significa che arriveremo al superamento della divisione e contrapposizione tra bene e male, penso sia umanamente impossibile

  7. #47
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    Sul resto mi sono già espresso, ma concordo in particolare con l'ultima parte, John.
    Anche secondo me non si arriverà mai alla realizzazione completa del pensiero di Nietzche, perchè l'uomo ha DENTRO DI SE' l'istinto di distinguere il bene dal male, in qualunque modo.

  8. #48
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    Quote Originariamente inviata da darkness creature Visualizza il messaggio
    Sul resto mi sono già espresso, ma concordo in particolare con l'ultima parte, John.
    Anche secondo me non si arriverà mai alla realizzazione completa del pensiero di Nietzche, perchè l'uomo ha DENTRO DI SE' l'istinto di distinguere il bene dal male, in qualunque modo.
    esatto, era quello che intendevo quando dicevo UMANAMENTE IMPOSSIBILE

    al massimo ci può essere chi predilige il male al bene ma il superamento di questa contrapposizione no

  9. #49
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Godel, dimentichi che questo post ha come soggetto due coniugi che decidono di far fare la plastica alla plica nucale della loro figlia down.
    E' EVIDENTE che essi non l'abbiano accettata.
    Un bambino ha sensibilità di solito assai superiore a quella di un adulto, tale non solo da accorgersi di tale non accettazione, ma addirittura da pagarne conseguenze enormi per quel che riguarda la propria vita futura.

    Aggiungo che non sono solo i bambini down a non essere accettati, ma anche bambini sani, certe volte fior fiore di bambini che ti viene da pensare che quei genitori sono scemi da non accorgersi di che culo abbiano avuto che gli nascesse un figlio in quel modo... eppure non l'accettano.

    Le implicazioni della mente umana sono complicate, non è sempre così semplice: "non l'accetterò quindi abortisco, l'accetterò, quindi me lo tengo" . A volte ci si illude di talune cose, ma in realtà siamo molto diversi da quel che crediamo di essere.
    Sono d'accordo, ma non sul fatto che questi due genitori vogliano fare l'intervento perchè non accettano la loro bimba. Credo sia troppo superficiale dare giudizi senza conoscere esattamente la vicenda e senza sentire direttamente cosa pensano.

    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Se tale paradosso non vuoi superarlo con due righe, con altrettante due righe nemmeno puoi liquidarlo. La mia tesi era semplice e chiara da essere sufficienti due righe per esporla; se la tua tesi contraria ha bisogno di più parole, non lesinarne...
    Molte cose si trovano in rete S@ve, io non è che abbia sempre del tempo da dedicare al forum o alla chat.. Comunque, Dio in quanto tale sa tutto, conosce tutto; e ciò preserva ugualmente il libero arbitrio umano perchè Dio pur sapendo ciò che deve accadere, non agisce affinché si cambi ciò che l'uomo decide di sua propria volontà, anche se si tratta di scelte che il soggetto ancora non ha preso ma che Dio conosce perchè onniscente.
    Si crea un sorta di paradosso parlando di onniscienza, perchè si deve mantenere il libero arbitrio umano, in modo che gli uomini non siano marionette di Dio, ma si deve altresì garantire l'onniscienza divina, dato che Dio è Dio. Il paradosso sta nel sapere già un futuro che deve compiersi, ma considerando che Dio è Dio, il paradosso non ha rilevanza poiché è logico pensare che le capacità di Dio sfuggano alla piena comprensione dell'uomo.

    Altre possibili soluzioni potrebbe essere la capacità di Dio di essere in differenti dimensioni temporali, in modo che abbia la possibilità di conoscere il futuro e di non agire ugualmente su di esso mantenedo quindi sia onniscienza che libero arbitrio; come la possibilità che un Dio eterno non abbia problemi quali tempo e spazio, tipici del notrao stato mortale e materiale.. In rete ne troverai altre di spiegazioni, bene o male l'illogicità di alcune si risolve nella logica che Dio essendo Dio sfugge all'intelligenza umana.

    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Le due cose sono legate l'una dell'altra: una madre vuole un figlio normale perché sa che altrimenti egli avrebbe una vita di sofferenza.
    Al presente ovviamente. Si, è vero, può darsi che fra 30 anni ci saranno 95 down ogni 100 persone e soffriranno quelle 5 che non lo sono... Ma le scelte si fanno al presente. Io oggi scelgo un'automobile a metano perché costa un quarto della benzina, non una a benzina perché pur costando questa il quadruplo del metano può darsi che in futuro il prezzo cali...

    Le sofferenze non sono solo fisiche, anzi raramente lo sono, perché anche un uomo senza un arto non è che soffra, ci si abitua e ci si muove con la protesi. Le sofferenze sono legate all'emarginazione.
    E' anche vero che tutti più o meno siamo chiamati a soffrire, ma quel più o meno non è di secondaria importanza, ci sono dei valori di soglia soggettivi quanto ti pare, che ci fanno decidere se è il caso di nascere o meno.
    Per alcune cose la penso come te, ma per quanto riguarda la consapevolezza che può avere un uomo di ciò che sarà della propria o della vita di un altro, su questo non trovo vie di mezzo.
    L'uomo non può ergersi a giudice di ciò che sarà, perchè l'uomo non sa ciò che sarà. Il fatto poi che si annulli l'opinione del nascituro, il quale potrebbe benissimo accettare una vita da malato con piacere piuttosto che una prematura morte, la dice lunga sulla presunzione che comporta il decidere di abortire.
    Io amplierei anche il discorso S@ve, ma credo di aver scritto abbastanza per ora..

    Quote Originariamente inviata da Little John 87 Visualizza il messaggio
    un momento, mi sembra riduttiva come motivazione. Prima le donne abortivano clandestinamente e in molti casi ci facevano una brutta fine.
    Meno male che adesso l'aborto è lecito, perchè se non fosse cosi le donne abortirebbero comunque con la differenza che lo farebbero illegalmente, in condizioni pietose e con molti rischi in più. Cioè se una donna vuole abortire nessuno lo può impedire, è giusto che sia un suo diritto.
    che poi questo alla Stato convenga in virtù della sua otticautilitaristica sono perfettamente d'accordo
    No non è così.. Lo stato non può rendere legale una pratica affinché chi desidera compierla non lo faccia in modo di mettere a repentaglio la propria vita, altrimenti si legalizzerebbe l'uso di qualsiasi tipo di droghe e così via.
    In passato la pratica dell'aborto era praticamta in maniera di molto inferiore rispetto ad oggi, quindi ciò che dici non avrebbe senso neanche in ottica puramente causale.
    Le ragioni concettuali della legge che permette l'aborto sono quelle sopracitate, naturalmente tenendo in considerazione poi anche i contesti e le vicende che hanno portato all'approvazione di quella legge.

    Quote Originariamente inviata da Little John 87 Visualizza il messaggio
    maddai, che melodramma
    neanche in un milione di anni si arriverebbe ad una cosa del genere....per fortuna
    si insomma il confine tra bene e male individuato dal singolo può essere diverso dal confine tra bene e male stabilito dalla chiesa ma questo non significa che arriveremo al superamento della divisione e contrapposizione tra bene e male, penso sia umanamente impossibile
    E' umanamente doveroso giungere a tale superamento, l'uomo come animale evoluto deve seguire quel cammino.
    Il fatto che per te o Dark la cosa risulti inaccettabile significa che gli influssi cristiani sono ancora molto presenti nella nostra scietà; ma se si volge lo sguardo a paesi come la Cina, che vengono da una cultura molto più distaccata della nostra da certi dettami religiosi, e con pesanti influssi di ideologie e pratiche materialiste maturate nel tempo, ci si rende conto che i cinesi sono nel loro paese molto più atei di noi nel nostro. In Cina non è uno scandalo mangiare un feto abortito, come non è uno scandalo controllare le nascite con ogni mezzo possibile, come non è uno scandalo portare alla morte gli elementi improduttivi della società.
    Il nostro concetto di bene e male è profondamente forviato da secoli di cristianesimo, l'uomo come animale non ha bisogno di bene e di male, e non ne ha in sé la capacità o l'istinto di distinguerli; perchè tale distinzione innata potrebbe essere frutto solamente di una volontà divina.
    Bene e male sono concetti inventati dall'uomo che limitano l'uomo, che remano contro la sua specie, contro il suo benessere, contro la logica materialista di cui ha bisogno per abbandonare i puerili ideali religiosi; sono quindi concetti superabili che vanno superati, e tale compito come ci dice Nietzsche, sarà affidato al Superuomo.

  10. #50
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    Godel, prima di tutto una parte del tuo discorso, quella sul paradosso fra libero arbitrio e onniscienza divina, dimostra ancora una volta come la logica sia la morte di ogni religione......e la frase "Dio essendo Dio sfugge all'intelligenza umana" è emblematica di ciò, se ancora ci fosse bisogno di prove di ciò

    Sul materialismo o meno, e sul dualismo bene-male o meno, anche in passato, in epoche pre-cristiane, non si adottava una filosofia puramente materialista come quella di cui tu parli ora......ti ostini a pensare che l'uomo sarebbe solo un animale senza il cattolicesimo, quando l'intera Storia ti dimostra che non è così.....perchè se è vero che a Sparta i bambini malati o troppo gracili venivano buttati giù dall'Epiro (filosofia materialista pura), è anche vero che in altre popolazioni non si agiva così, e il cristianesimo manco si sapeva che cosa fosse.

    Perchè a sto punto mi sentirei pure offeso, a sentirmi ripetere continuamente che tutto ciò che sono è merito di un Dio del quale non mi è mai importato nulla, che non ho mai cercato nè voluto nè venerato, di cui nessuno, e sottolineo NESSUNO, ha prova, e che senza di lui sarei solo un animale capace di passare sopra a tutto e tutti pur di ottenere ciò che vuole.

    E no *****, non mi sta bene per niente.

    La specie umana sarebbe perfettamente capace di amare, di essere solidale eccetera......tutto sta a vedere se vuole esserlo o no, e in che misura. Punto e basta.....tutto il resto sono ipotesi senza alcuna prova, e che se spinte all'eccesso ritengo possano pure offenderci come specie.....
    Ultima modifica di Wolverine; 14/3/2008 alle 11:04

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