No, non puoi dire che in passato l'aborto era praticato come oggi, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Un tempo il sesso non era commercializzato come oggi, non c'era il problema delle tredicenni che rimangono incinta e ricorrono all'aborto per sistemare le cose, sia perchè prima a tredici anni non c'era tutta questa libertà sessuale sia perchè se accadeva ti sposavi e basta.
E poi non c'erano i mezzi che ci sono oggi, e non c'era la legalità del compiere un aborto, e c'era anche un rispetto per la vita, anche quella di chi deve nascere che oggi non c'è più.
Prendersi la responsabilità dei propri atti significa tenere un bambino invece di abortire, perchè non credo proprio che si concepisca un figlio con la cicogna, semmai c'è irresponsabilità nel fare sesso.
Il concetto è diverso S@ve, non si può a mio avviso ricorrere ad un amore che non sia più di una reazione chimica se non si abbraccia un'ottica di tipo religioso, che sia cristiana o meno.
Quindi il discorso che fa Dark sul fatto che uccidere un bimbo abortendo è amore, è un discorso che non trovo corretto, e credo sia solo frutto di una visione atea forviata da influssi cattolici; perchè altrimenti non si avrebbe questo rispetto della vita anche nel caso di bimbi nati (non penso proprio che 6 mesi di differenza bastino a rendere incivile o atto d'amore un aborto) o per gli altri, malati vecchi o portatori di handicap, che in una visione scevra dalla cultura cattolica o comunque religiosa dovrebbero essere trattati in un ottica materialista e utilitaria nei riguardi della nostra specie.