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Si può ancora usare la parola "famiglia"?

  1. #31
    Sempre più FdT
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    La famiglia nasce come nucleo fondamentale della società, il primo mattone su cui si basa l'intera società; e questo perchè è un'aspetto naturale della vita umana che non può non esserci.
    Il fatto che una donna ed un uomo (anche una coppia gay magari, ma il discorso non riguarderebbe lo stato primordiale della storia della società) si uniscano in un vincolo che li veda insieme nella cura e lo sviluppo del proprio figlio corrisponde alla prima realtà di società che l'uomo abbia conosciuto nella propria storia. Che poi le diverse famiglie, per rispettivi vantaggi abbiano deciso di riunirsi e di darsi regole e leggi vivendo in società formate da più famiglie è una conseguenza.
    Probabilmente può esistere una società senza nuclei familiari, ma il punto è che l'uomo ha insito in sè il bisogno di occuparsi della propria prole o del proprio compagno, perchè c'è un legame d'amore e d'affetto su cui si basa (o almeno dovrebbe basarsi) il rapporto che poi porta al desiderio di formare una famiglia (anche senza prole).
    Il discorso vale bene riguardo due adulti che si amino: il bisogno reciproco esula dal bisogno degli altri, e questa nonostante possa essere una condizione che viene a mancare nel tempo sicuramente è un elemento assolutamente presente quando giunge il desiderio di formare una famiglia con il proprio partner. La famiglia diventa quidi il primo stadio di società basata non su leggi o regole inspide, ma su affetti che dovrebbero riguardare poi ogni individuo (concetto che poi affermano alcune religioni come il cattolicesimo), ed è il primo luogo dove il bambino impara a vivere in società ed a rapportarsi con gli altri; e quando viene a mancare l'affetto ed il giusto indirizzamento all'interno del nucleo familiare si viene ad intaccare l'essenza stessa del comune vivere in società.
    La società non può avere lo stesso affetto e lo stesso impatto sul bambino che ha una madre o un padre, non possiamo mica abolire la famiglia e gettare i bimbi nelle comuni come vorresti tu S@ve.
    Il fatto che tu veda tutto questo marcio nella famiglia, magari anche perchè dalle tue esperienze personali hai tratto queste conclusioni, non deve portarti a voler abolire un istituzione così fondmentale ed essenziale, ma deve portarti a desiderare di essere in futuro un genitore migliore.


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  3. #32
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da nuvolablu Visualizza il messaggio
    Concordiamo quindi sulla necessità di tentare di fare il bene dei bambini, l'unica ricchezza della nostra società
    L'esempio che ti ho fatto del 14enne era per dire che, nonostante vi possa essere uno o alcuni casi di "realtà diverse", non possiamo prenderle come esempio per creare nuove leggi o sistemi di vita; quindi per ricollegarci al nostro discorso: 2 omosessuali possono dar ad un bimbo serenità e affetto, ma nn sono "programmati" per far loro da genitori.
    E' come se una ragazza che adora la musica vorrebbe far la ballerina: puo' impegnarsi quanto vuole, ma se pesa 80 kg ed è alta 1,40m non riuscirà a realizzare il suo sogno.
    E' un esempio banale per dire che alla base di un progetto di vita importantissimo come quello di far da genitori, è NECESSARIA una struttura psichica e perchè no, anche fisica ( pensa all'allattamento..), nn basta l'amore e la buona volontà.

    la ragazza-balena è scontato che non abbia i prerequisiti per fare la ballerina. Nel caso dell'omosessuale non è altrettanto scontato. Non tirare in ballo l'allattamento, perché neanche moltissime donne allattano. Vado anche oltre: siamo sicuri che per allevare un piccolo debbano per forza essere necessarie due persone?
    Ecco, analizziamo allora le nuove esperienze (intendo le nuove famiglie, quelle dei divorziati) anche da questo punto di vista. Oppure quelle dei vedovi/e. I riferimenti maschile e femminile si possono trovare ovunque. Molto spesso (perché nel computo della famiglia canoninca da te auspicata, ci devi mettere anche questo) i genitori sono due, ma come presenza e dedizione fanno 0,5 .
    Diciamoci le cose come stanno: non si permette a un single di allevare un bambino solo perché si teme che possa esserci la possibilità che questi sia omosessuale. Ma son sicuro che, se ci fosse la garanzia (senza dirlo, perché poi c'è tanta ipocrisia) che i single che adottano fossero tutti eterosessuali, allora gli (anzi meglio "le", che c'è anche quest'altra grande pregiudiziale) sarebbe consentito.
    Non ho le idee chiare di come si potrebbe sostituire o trasformare la famiglia canonica, ma butto là strampalate mie convinzioni:
    1. la parola genitore andrebbe sostituita con tutore.
    2. Il tutore può anche essere unico, anzi è bene che lo sia vista la precarietà delle coppie.
    3. Il tutore deve avere un patentino di abilitazione; questo in virtù del fatto che:
    4. I bambini devono avere tutti le stesse possibilità di crescita.

    Ora, chiaramente non è da pensarsi che un giorno lo Zapatero di turno si sveglia e cambia tutte 'ste cose qua. I cambiamenti vanno fatti gradatamente e certe cose vanno anche sperimentate sul campo, salvo la possibilità di essere riviste se non convincono adeguatamente.

    Comunque l'unica certezza è che è inutile continuare a dire: la coppia unita, l'uomo e la donna che si amano, si promettono per tutta la vita, etc. etc. perché tanto si sa che non è PIU' VERO e che certi discorsi non portano da nessuna parte.

  4. #33
    obo
    .
    35 anni
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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    La famiglia nasce come nucleo fondamentale della società, il primo mattone su cui si basa l'intera società; e questo perchè è un'aspetto naturale della vita umana che non può non esserci.
    Il fatto che una donna ed un uomo (anche una coppia gay magari, ma il discorso non riguarderebbe lo stato primordiale della storia della società) si uniscano in un vincolo che li veda insieme nella cura e lo sviluppo del proprio figlio corrisponde alla prima realtà di società che l'uomo abbia conosciuto nella propria storia. Che poi le diverse famiglie, per rispettivi vantaggi abbiano deciso di riunirsi e di darsi regole e leggi vivendo in società formate da più famiglie è una conseguenza.
    Probabilmente può esistere una società senza nuclei familiari, ma il punto è che l'uomo ha insito in sè il bisogno di occuparsi della propria prole o del proprio compagno, perchè c'è un legame d'amore e d'affetto su cui si basa (o almeno dovrebbe basarsi) il rapporto che poi porta al desiderio di formare una famiglia (anche senza prole).
    Il discorso vale bene riguardo due adulti che si amino: il bisogno reciproco esula dal bisogno degli altri, e questa nonostante possa essere una condizione che viene a mancare nel tempo sicuramente è un elemento assolutamente presente quando giunge il desiderio di formare una famiglia con il proprio partner. La famiglia diventa quidi il primo stadio di società basata non su leggi o regole inspide, ma su affetti che dovrebbero riguardare poi ogni individuo (concetto che poi affermano alcune religioni come il cattolicesimo), ed è il primo luogo dove il bambino impara a vivere in società ed a rapportarsi con gli altri; e quando viene a mancare l'affetto ed il giusto indirizzamento all'interno del nucleo familiare si viene ad intaccare l'essenza stessa del comune vivere in società.
    La società non può avere lo stesso affetto e lo stesso impatto sul bambino che ha una madre o un padre, non possiamo mica abolire la famiglia e gettare i bimbi nelle comuni come vorresti tu S@ve.
    Il fatto che tu veda tutto questo marcio nella famiglia, magari anche perchè dalle tue esperienze personali hai tratto queste conclusioni, non deve portarti a voler abolire un istituzione così fondmentale ed essenziale, ma deve portarti a desiderare di essere in futuro un genitore migliore.
    la penso uguale. io penso sempre alla famiglia come "prima società" del bambino; se il bambino impara a comportarsi correttamente nella sua famiglia e i genitori, lo educano bene, (perchè è questo uno dei loro compiti maggiori) avremo un miglior cittadino nel futuro di tutti noi.

  5. #34
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    La famiglia nasce come nucleo fondamentale della società, il primo mattone su cui si basa l'intera società; e questo perchè è un'aspetto naturale della vita umana che non può non esserci.
    Il fatto che una donna ed un uomo (anche una coppia gay magari, ma il discorso non riguarderebbe lo stato primordiale della storia della società) si uniscano in un vincolo che li veda insieme nella cura e lo sviluppo del proprio figlio corrisponde alla prima realtà di società che l'uomo abbia conosciuto nella propria storia. Che poi le diverse famiglie, per rispettivi vantaggi abbiano deciso di riunirsi e di darsi regole e leggi vivendo in società formate da più famiglie è una conseguenza.
    Probabilmente può esistere una società senza nuclei familiari, ma il punto è che l'uomo ha insito in sè il bisogno di occuparsi della propria prole o del proprio compagno, perchè c'è un legame d'amore e d'affetto su cui si basa (o almeno dovrebbe basarsi) il rapporto che poi porta al desiderio di formare una famiglia (anche senza prole).
    Il discorso vale bene riguardo due adulti che si amino: il bisogno reciproco esula dal bisogno degli altri, e questa nonostante possa essere una condizione che viene a mancare nel tempo sicuramente è un elemento assolutamente presente quando giunge il desiderio di formare una famiglia con il proprio partner. La famiglia diventa quidi il primo stadio di società basata non su leggi o regole inspide, ma su affetti che dovrebbero riguardare poi ogni individuo (concetto che poi affermano alcune religioni come il cattolicesimo), ed è il primo luogo dove il bambino impara a vivere in società ed a rapportarsi con gli altri; e quando viene a mancare l'affetto ed il giusto indirizzamento all'interno del nucleo familiare si viene ad intaccare l'essenza stessa del comune vivere in società.
    La società non può avere lo stesso affetto e lo stesso impatto sul bambino che ha una madre o un padre, non possiamo mica abolire la famiglia e gettare i bimbi nelle comuni come vorresti tu S@ve.
    Il fatto che tu veda tutto questo marcio nella famiglia, magari anche perchè dalle tue esperienze personali hai tratto queste conclusioni, non deve portarti a voler abolire un istituzione così fondmentale ed essenziale, ma deve portarti a desiderare di essere in futuro un genitore migliore.

    Ma sei così certo che per l'affetto e l'amore sia necessaria l'istituzione di una famiglia?

    Io concordo che originariamente era così, però originariamente erano così anche una serie di circostanze che ora non sono più e che rendevano solidi tali nuclei familiari.

    Ormai devi ammettere che è nell'ordine delle cose che due coppie nel tempo si possano scambiare i partner. Una volta la famiglia era indissolubile anche legalmente, c'era addirittura la licenza di uccidere chi ne attentava la solidità! Quindi occorre ragionare partendo da tali diversi presupposti.

    E' chiaro che io, come nessuno altro, abbia la soluzione. Quando parlo di comuni, in parte faccio una provocazione, perché se ci pensi è comunque quanto di più solido ed equo la società potrebbe offrire a un bambino con le certezze che ci sono. Io non chiedo le comuni, ma la disponibilità di tutti a discutere e l'intento di tutti di trovare soluzioni che faccinao il bene dei più piccoli.

  6. #35
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da obo Visualizza il messaggio
    la penso uguale. io penso sempre alla famiglia come "prima società" del bambino; se il bambino impara a comportarsi correttamente nella sua famiglia e i genitori, lo educano bene, (perchè è questo uno dei loro compiti maggiori) avremo un miglior cittadino nel futuro di tutti noi.
    E se i genitori lo educano male??

  7. #36
    Nuvolablu
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    la ragazza-balena è scontato che non abbia i prerequisiti per fare la ballerina. Nel caso dell'omosessuale non è altrettanto scontato. Non tirare in ballo l'allattamento, perché neanche moltissime donne allattano. Vado anche oltre: siamo sicuri che per allevare un piccolo debbano per forza essere necessarie due persone?
    Ecco, analizziamo allora le nuove esperienze (intendo le nuove famiglie, quelle dei divorziati) anche da questo punto di vista. Oppure quelle dei vedovi/e. I riferimenti maschile e femminile si possono trovare ovunque. Molto spesso (perché nel computo della famiglia canoninca da te auspicata, ci devi mettere anche questo) i genitori sono due, ma come presenza e dedizione fanno 0,5 .
    Diciamoci le cose come stanno: non si permette a un single di allevare un bambino solo perché si teme che possa esserci la possibilità che questi sia omosessuale. Ma son sicuro che, se ci fosse la garanzia (senza dirlo, perché poi c'è tanta ipocrisia) che i single che adottano fossero tutti eterosessuali, allora gli (anzi meglio "le", che c'è anche quest'altra grande pregiudiziale) sarebbe consentito.
    Non ho le idee chiare di come si potrebbe sostituire o trasformare la famiglia canonica, ma butto là strampalate mie convinzioni:
    1. la parola genitore andrebbe sostituita con tutore.
    2. Il tutore può anche essere unico, anzi è bene che lo sia vista la precarietà delle coppie.
    3. Il tutore deve avere un patentino di abilitazione; questo in virtù del fatto che:
    4. I bambini devono avere tutti le stesse possibilità di crescita.

    Ora, chiaramente non è da pensarsi che un giorno lo Zapatero di turno si sveglia e cambia tutte 'ste cose qua. I cambiamenti vanno fatti gradatamente e certe cose vanno anche sperimentate sul campo, salvo la possibilità di essere riviste se non convincono adeguatamente.

    Comunque l'unica certezza è che è inutile continuare a dire: la coppia unita, l'uomo e la donna che si amano, si promettono per tutta la vita, etc. etc. perché tanto si sa che non è PIU' VERO e che certi discorsi non portano da nessuna parte.

    Il punto è proprio quello invece: per te non è scontato che un omosessuale non possa far da genitore ad un bambino, per me invece è certo che proprio nn possa farlo!
    Alla tua domanda rispondo: si, per me è necessario che un bambino venga allevato da DUE persone di sesso diverso, e se, come pensi tu, fosse allevato da 3-4-5-6- persone, nn riesco neanche a pensare a quale caos mentale andrebbe incontro sto piccolo
    In una famiglia tradizionale sono presenti (spesso) fratelli o sorelle, quindi è naturale che il bimbo sia influenzato anche da loro, ma a livello psichico difficilmente si identificherà o verrà plasmato da loro, dai GENITORI si invece, per fortuna /sfortuna.
    Tu addirittura proponi figure multiple di accudimento??
    se ti sentisse uno psicologo dell'età evolutiva nn so che ti direbbe
    mi spiace ma nn ti seguo affatto...

  8. #37
    obo
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    E se i genitori lo educano male??
    è sempre una famiglia, ma i suoi genitori hanno sbagliato.

  9. #38
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    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da obo Visualizza il messaggio
    è sempre una famiglia, ma i suoi genitori hanno sbagliato.
    Scusa obo, ma che risposta è?

    Si discute se la famiglia sia o no idonea all'educazione di un bambino; tu dici che la famiglia è il primo modello di società e "se" i genitori lo educano bene avremo un cittadino modello.

    Ci metti un "se", quindi tu per primo poni il dubbio che potrebbe essere così...

    la risposta te la do io: se lo educano male viene fuori un cittadino disastroso e pericoloso, a meno che non tiri fuori dal cilindro doti proprie... fatto sta che la famiglia non è più la soluzione!

  10. #39
    Se muoio rinasco P S Y C H O
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    Quote Originariamente inviata da nuvolablu Visualizza il messaggio
    Il punto è proprio quello invece: per te non è scontato che un omosessuale non possa far da genitore ad un bambino, per me invece è certo che proprio nn possa farlo!
    Alla tua domanda rispondo: si, per me è necessario che un bambino venga allevato da DUE persone di sesso diverso, e se, come pensi tu, fosse allevato da 3-4-5-6- persone, nn riesco neanche a pensare a quale caos mentale andrebbe incontro sto piccolo
    In una famiglia tradizionale sono presenti (spesso) fratelli o sorelle, quindi è naturale che il bimbo sia influenzato anche da loro, ma a livello psichico difficilmente si identificherà o verrà plasmato da loro, dai GENITORI si invece, per fortuna /sfortuna.
    Tu addirittura proponi figure multiple di accudimento??
    se ti sentisse uno psicologo dell'età evolutiva nn so che ti direbbe
    mi spiace ma nn ti seguo affatto...
    Io non ho parlato di 4-5-6 persone, ma di un tutore. Un sta per "1"!!!

    Che poi, a ben pensarci, nella vostra auspicata famiglia anni '60, di fatto era sempre e soltanto una la persona che si occupava dell'educazione dei bambini, la madre!

  11. #40
    obo
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    Scusa obo, ma che risposta è?

    Si discute se la famiglia sia o no idonea all'educazione di un bambino; tu dici che la famiglia è il primo modello di società e "se" i genitori lo educano bene avremo un cittadino modello.

    Ci metti un "se", quindi tu per primo poni il dubbio che potrebbe essere così...

    la risposta te la do io: se lo educano male viene fuori un cittadino disastroso e pericoloso, a meno che non tiri fuori dal cilindro doti proprie... fatto sta che la famiglia non è più la soluzione!
    nessuno è infallibile, però nonostante tutto io continuo a vederla cosi come scritto sopra.
    poi comunque dicevo, prima società, non è detto che poi il figlio segua sempre l'esempio dei genitori. (sia in bene che nel male; uno educato bene uscito dalla famiglia può diventare delinquente, come può accadere il contrario)
    serve come inizio, per gettare le fondamenta.

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