Per non parlare di loro ...
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Chi erano, fino a ieri, i Paesi canaglia nel vicino Oriente? La Libia di Gheddafi e l'Iran di Komeini. Il loro problema era quello di essere nazioni non controllate dall'Occidente, il non avere un presidente/monarca eterodiretto e prestabilito da noi. Passiamo in rassegna i cosidetti Paesi 'moderati':
... Algeria, si tengono libere elezioni, il FIS (partito islamico) vince le elezioni. Immediatamente dopo gli facciamo scoppiare un colpo di stato e mettiamo tutto in mano ad una nostra dittatura di colonnelli.
Egitto, 'liberamente' governato dal presidente eterno Mubarak, al suo posto senza soluzione di continuità da 31 anni. Dipinto dai nostri media come uno dei pochi Paesi moderati: nei fatti un regime dittatoriale che incarcera e assassina i suoi oppositori.
Abd All?h bin ?Abd al-?Az?z ?l Sa??d, meglio conosciuto come ?Abd All?h o re Abdullah o "Abdullah bin Abdulaziz Al Saud". Ovvero il regnante posto a capo dell'Arabia Saudita dagli USA al termine della seconda guerra mondiale, quando fu chiaro l'importanza di avere un fornitore formidabile ed inesauribile di petrolio nel Golfo. La sua monarchia feudale che flagella le donne che si mettono al volante, che condanna a morte chi si converte ad altra religione è molto più esecrabile, se confrontata con la Repubblica dell'Iran dove c'è un presidente laico liberamente eletto, dove c'è una dialettica e scontro tra i religiosi e politici. In confronto a loro l'Iran è una democrazia scandinava. Ma se leggi un nostro giornale questo signore risulta solo un pacoccione riccone con yacht di 500 metri e nutriti harem.
La Turchia retta, fino a ieri, da una dittatura di militari, sempre pronti a reinsediarsi non appena il Paese votava un partito pro-islamico. E per questo considerata sempre una nazione amica e 'moderata'. Negli ultimi anni ha al suo capo un presidente di matrice islamica moderata, e guarda caso è divenuto un sorvegliato speciale. Dimenticandoci che molti, ora, la chiamano la Cina mussulmana, in quanto non ha mai conosciuto uno sviluppo economico così forte come da quando si è gettato in mano di questo pericoloso maomettano.
Presidente eterno Assad in Siria, questa volta una dittatura insediata non dall'Occidente, ma sostenuta e protetta dall'Unione Sovietica che vi ha installato la sua base navale nel Mediterraneo. Personalmente non trovo nessunissima differenza tra questo signore ed il presidente faraone Mubarak in Egitto, ma sui nostri giornali l'ho sempre visto dipinto con tutt'altri colori.
E potrei andare avanti parlando del Re del Marocco, del pupazzetto del re della Giordania, di un Saddam Hussein prima strettissimo alleato degli USA in funzione anti Iran (armato all'epoca anche di armi chimiche) insomma se facciamo il giro della costa sud del Mare Nostrum, e di tutta la Penisola Arabica troviamo sempre questa spartizione.
Ma la cosa peggiore di tutte è che il sottoscritto, che è sempre stato un avido lettore di giornali fin dalla più tenera età, non è riuscito a rendersi conto della situazione reale dall'altra parte del mare, perché i nostri mezzi di informazione passano le notizie in modo da non farci capire che sta realmente succedendo e che cosa stiamo combinando.
I Russi, all'epoca, la chiamavano 'Disinformazie' ...