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Guido Barilla e l'accusa di omofobia

  1. #71
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
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    Ti ringrazio per la profonda introspezione psicologica. Io credo a quel che dico, per me il male è nella donna che rimane a casa per una vaga e tradizionale idea di sacrificio: basta co' 'ste stronzate, se una donna vuole lavorare e che lavorasse! (magari con il tono più deciso ti convinco del fatto che sono convinta, chi lo sa).
    Comunque ora che questo maiuscolo come al solito mi ha intimorita mi ritiro nel mio egoistico sogno di far carriera e far crescere male i figli che un domani avrò, perché sono una donna egoista che vuole lavorare, anche senza la tua benedizione. Au revoir!

    Comunque complimenti a te che ci sei riuscita, che ti devo di'?.
    Io conosco persone sui trent'anni che non arrivano a fine mese e vorrebbero mettere al mondo dei figli e non possono. Peccato, scopro ora che sono una massa di scemi che vogliono riempire i figli di cose inutili, e che fanno capricci per niente, e che lo mettessero al mondo i figli se li vogliono!



    Ma no, scusa, dico cappellate (suppongo che il termine si riferisca alla capocchia del pene) quindi sì, sì, hai ragione tu.

    E, per concludere: stai glissando il punto.
    Il problema sono i soldi o il tempo che i genitori passano con i figli?
    Si può essere genitori di merda anche passando quasi tutto il giorno coi figli e genitori straordinari anche tornando a casa alle sette di sera. Tutto dipende da come si fa, non dal tempo passato a farlo. E per dire questo non c'è bisogno di essere genitori, basta essere figli.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  2. #72
    Mai più senza FdT RudeMood
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio


    E, per concludere: stai glissando il punto.
    Il problema sono i soldi o il tempo che i genitori passano con i figli?
    Si può essere genitori di merda anche passando quasi tutto il giorno coi figli e genitori straordinari anche tornando a casa alle sette di sera. Tutto dipende da come si fa, non dal tempo passato a farlo. E per dire questo non c'è bisogno di essere genitori, basta essere figli.

    Io non ho parlato di tempo. Per quanto mi riguarda è stata una scelta per il modo di vivere, ed il concetto delle 'cose'. Per farti un esempio per me non esiste che se a tavola un piatto 'non ti va ' te ne cucino un altro. Dai nonni o dalle zie è legge. Per me è diseducativo ed ho preferito educarla io. Nel frattempo ho pure lavorato eh. Mentre era a scuola o quando c'era il padre a casa.
    Questo non significa che non sono un genitore di merda. Avrò pure io i miei difetti e avrò senz'altro sbagliato qualcosa. E di sicuro mia figlia sarebbe cresciuta piu serena e con meno pressing stando meno tempo con me.

    Io parlavo proprio del fattore economico, infatti ti ho risposto solo su quello.
    E ho voluto fare un distinguo tra il "Volersi realizzare" e "il bisogno di soldi per andare avanti" che sono due cose ben diverse ..

    Dico io, se vuoi lavorare per fare carriera, ok. Ma non dire che lo fai così ai tuoi figli non mancherà nulla. Perché come 2° reddito, pure lavorando part time al mc donald a un figlio non mancherebbe nulla. Ma non credo che servire panini serva a sentirsi "realizzati". Magari indipendenti sì.

    Io vedo le mamme dottoresse, avvocatesse e manager con gli occhi gonfi di stanchezza e i tic nervosi.
    Le infermiere, le cameriere e le cassiere sono piu distese. Si fanno il loro turno e quando tornano a casa non devono pensare più a nulla.

    Spero di essere stata più chiara

  3. #73
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Io non ho parlato di tempo. Per quanto mi riguarda è stata una scelta per il modo di vivere, ed il concetto delle 'cose'. Per farti un esempio per me non esiste che se a tavola un piatto 'non ti va ' te ne cucino un altro. Dai nonni o dalle zie è legge. Per me è diseducativo ed ho preferito educarla io. Nel frattempo ho pure lavorato eh. Mentre era a scuola o quando c'era il padre a casa.
    Questo non significa che non sono un genitore di merda. Avrò pure io i miei difetti e avrò senz'altro sbagliato qualcosa. E di sicuro mia figlia sarebbe cresciuta piu serena e con meno pressing stando meno tempo con me.

    Io parlavo proprio del fattore economico, infatti ti ho risposto solo su quello.
    E ho voluto fare un distinguo tra il "Volersi realizzare" e "il bisogno di soldi per andare avanti" che sono due cose ben diverse ..

    Dico io, se vuoi lavorare per fare carriera, ok. Ma non dire che lo fai così ai tuoi figli non mancherà nulla. Perché come 2° reddito, pure lavorando part time al mc donald a un figlio non mancherebbe nulla. Ma non credo che servire panini serva a sentirsi "realizzati". Magari indipendenti sì.

    Io vedo le mamme dottoresse, avvocatesse e manager con gli occhi gonfi di stanchezza e i tic nervosi.
    Le infermiere, le cameriere e le cassiere sono piu distese. Si fanno il loro turno e quando tornano a casa non devono pensare più a nulla.

    Spero di essere stata più chiara
    Allora, pardon, mi sono persa io perché il discorso da principio si basava sul tempo, da lì la mia risposta a Wolverine, "ora come ora un figlio che nasce in una casa in cui entrano due stipendi è fortunato".

    Per il resto, come al solito, ognuno fa la scelta di vita che ritiene per sé più opportuna. Magari la donna dottoressa è felice con gli occhi gonfi di stanchezza, io non sono nessuno per dirlo.
    A Temperance piace questo intervento
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  4. #74
    Mai più senza FdT RudeMood
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    Ti sei persa? Ma le cose sono strettamente collegate.

    IO ho preso un tuo intervento e ho detto la mia sul fattore soldi.

    Quanto al fattore tempo (+ soldi) sono assolutamente d'accordo con Wolverine. Concetto già espresso, mi sembrava inutile ribadirlo.
    Cioè dicendo che "non ho parlato di tempo" significa che non ne ho parlato, non che lo ignoro


    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Io porrei un attimo l'accento sul "non dover scegliere tra famiglia e carriera".

    Cosa significa ESATTAMENTE occuparsi dei figli per una donna lavoratrice? Avere i soldi per pagargli una baby-sitter? Per lasciarlo in un asilo (ponendo che l'asilo in questione sia anche buono e amorevole)? Questo significa poter conciliare lavoro e famiglia?

    Se è questo che credete, fatevelo dire...siete in errore. Conciliare in maniera perfetta lavoro e famiglia significa OCCUPARSI PERSONALMENTE DEI PROPRI FIGLI...e questo, se si ha un lavoro a tempo pieno, è veramente una cosa difficile, tanto per l'uomo quanto per la donna...semplicemente perchè la giornata è di 24 ore, e bene che ti deve andare ne passi circa 9-10 fuori casa, circa 8-9 a dormire, più le faccende di casa e impegni personali vari di vita sociale...

    Conciliare DAVVERO, nel modo che intendo io, lavoro e carriera è una cosa che a livello pratico è impossibile...se poi per "conciliare" intendete appunto avere la possibilità di pagare baby-sitter o asili...bè...lì non state conciliando un cazzo, state lasciando i vostri figli ad altri, non ve ne state occupando.

    [...]

  5. #75
    Sower Eurasia
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    Se vi può consolare, ad entrambe, conosco eccezionali mamme e papà in carriera e in grado di tirare avanti una famiglia con molto poco. Basta non sentirsi soli. E non mi riferisco solo alle nonne e alle tate, ma agli amici, alle associazioni che supportano i genitori favorendo riciclo di abiti per i bimbi, prodotti ecologici che consentono di riutilizzare più volte pannolini e prodotti alimentari sani non necessariamente consigliati da medici che si riempiono la bocca di palle. D'altro canto, non credo che per crescere un bimbo in maniera sana sia necessario che madre e padre si creino il marsupio. Sono figlia di genitori in carriera, sono cresciuta bene e crescendo ho capito. Sono felice di non essere come tanti ambarabacciccicòcò incapaci di farsi la pasta al sugo o di non riuscire a parlare se non con mammà. Bisognerebbe avere un po di rispetto per tutti, il lusso è relativo: può essere tempo, può essere reddito, può essere avere affetti che ti aiutano.
    A Temperance piace questo intervento

  6. #76
    Mai più senza FdT RudeMood
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    @Sedna sono d'accordo su tutto.

    Ma è pure la scelta delle parole che spiega i concetti espressi dalle persone, i loro punti di vista
    Nel tuo intervento non hai parlato ad esempio di conciliare. Di mettere d'accordo genitori e figli.

    Hai semplicemente detto che i figli di genitori in carriera non necessariamente soffrono dell'assenza dei genitori, che crescendo capiscono.
    E che per crescere figli non c'è bisogno di spiantarsi economicamente.


    Però leggere concetti di questo tipo:
    "Non deve essere un problema solo femminile"
    "I genitori in carriera riescono ad occuparsi dei figli"
    "Oggi i figli con un solo genitore lavoratore campano male "
    mi sa tanto di ...alibi. Per questo mi trovo d'accordo con l'intervento di Wolverine.
    Conciliare non significa pagare baby sitter o nidi o lasciarli ai nonni
    Conciliare significa fare un tipo di lavoro che ti permette di portarti i figli dietro.
    Conciliare non significa lasciarli a qualcun altro.

    L'ambizione personale non va giustificata con le esigenze economiche familiari. Non è giusto.

  7. #77
    Temperance
    Donna
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    C'è da sottolineare che ci sono anche mamme che non lavorano, ma che lasciano comunque i figli ai nonni o li iscrivono all'asilo. E sinceramente IO non ci vedo niente di male, non credo che lasciare i figli ai nonni per un tot di tempo, per un motivo o per un altro, voglia dire non far bene il genitore.

    E pochi lavori ti permettono di portarti il figlio dietro, aggiungerei.

  8. #78
    Mai più senza FdT RudeMood
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    Ci sono pure lavori per i quali per far carriera stai fuori una vita e a casa riporti poco e niente..


    Non capisco quale parte della frase "L'ambizione personale non va giustificata con le esigenze economiche familiari" non sia chiara

    Lavorare significa fare qualcosa per necessità.
    Fare carriera significa crescere in termini professionali, e questo non ha nulla a che vedere con la necessità economica familiare.

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da Temperance Visualizza il messaggio

    E pochi lavori ti permettono di portarti il figlio dietro, aggiungerei.
    Ne esistono eccome. Il fatto è che non sono "importanti".

  9. #79
    Temperance
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Ci sono pure lavori per i quali per far carriera stai fuori una vita e a casa riporti poco e niente..


    Non capisco quale parte della frase "L'ambizione personale non va giustificata con le esigenze economiche familiari" non sia chiara

    Lavorare significa fare qualcosa per necessità.
    Fare carriera significa crescere in termini professionali, e questo non ha nulla a che vedere con la necessità economica familiare.

    - - - Aggiornamento - - -



    Ne esistono eccome. Il fatto è che non sono "importanti".
    Non mi sembra che qui si stia parlando solo di lavori "importanti", bensì si sta parlando di donne che vogliono lavorare E avere una famiglia. Se poi è sottinteso non lo so, per me non lo è.

    Sinceramente a me di lavori ne vengono pochi. Al liceo alcune insegnanti si sono portate dietro i figli, ma non è stato il massimo. A volte chi lavora in ufficio potrebbe, ma non credo sia il massimo anche lì. Un'amica di famiglia faceva le pulizie in casa, e si portava dietro la prima figlia, e lì magari è più semplice. Se già mi dici la parrucchiera la cosa non è possibile, idem la cassiera o l'estetista. E non puoi dedicargli tempo, inoltre, mentre si lavora, quindi per me è sempre meglio portarlo dai nonni, o mandarlo all'asilo.

    Cioè per me o si lavora o si sta con i figli, non si può lavorare e allo stesso tempo badare al figlio, non faresti bene nè l'uno nè l'altro.

  10. #80
    Mai più senza FdT RudeMood
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    Quote Originariamente inviata da Temperance Visualizza il messaggio


    Non mi sembra che qui si stia parlando solo di lavori "importanti", bensì si sta parlando di donne che vogliono lavorare E avere una famiglia.


    Sì Temperance. Fare carriera non significa né fare la cassiera, né fare le pulizie, né asciugare piatti e posate, né fare i vucumprà, né essere impiegati comunali.

    Si parlava di donne che vogliono fare CARRIERA perché così ai figli non mancherà mai nulla,
    dai pannolini agli omogeneizzati all'ipod

    O meglio, io ho obiettato su questo concetto.
    Il resto, come fare e riportare una lista dei lavori (LAVORI) che si possono fare portandosi i figli dietro, per me è relativamente importante.
    Chi vuole fare così trova la sua via da solo ..
    Ultima modifica di RudeMood; 6/10/2013 alle 21:25

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