Originariamente inviata da
Holly
Sì ma è inefficace XD protestassero almeno. Scioperi? Ok, protesta, fai notizia.
Sarà un paragone azzardato, ma quando all'università abbiamo scioperato e protestato contro la riforma Gelmini, la prima cosa che si è fatta è stata divulgare il motivo della protesta. Se fanno così, rimane una cosa chiusa e che non serve poi a molto. MrWhite parlava di appoggiare i lavoratori, ma io francamente, che da esterna non so perché protestino, come faccio ad appoggiarli? Io percepisco solo il mio disagio. Che non esternavo al primo, o al secondo anno. Ma ora che sono al quinto anno in cui vedo scioperi da risultato nullo, permetti, ma mi sto iniziando a rompere io le palle...
Come non credere che io non gliene dica di tutti i colori a Trenitalia, visto che il mio problema non riguarda le piccole tratte, ma peggio, riguarda i lunghi percorsi verso il Sud. Dopo Napoli? Un odissea! Perché giustamente dopo Napoli non c'è niente, MA mi alzano il prezzo del biglietto (quante gliene ho mandate quando ho visto che ora mi costa quasi 40 euro).
Ok, è impossibile che tutte le linee portino guadagno, ma io anche le linee che non portano guadagno le pago. E quando io pago per avere un servizio (e nel caso di trenitalia, non pago manco poco), non dico che vorrei avere un servizio impeccabile, ma quanto meno decente... invece che fanno? Rendono competitive le tratte in cui ora viaggia Italo, mentre noi poveri stronzi senza alta velocità siamo semplicemente gli sfigati a cui si alza il biglietto per lo stesso orrido servizio.
Comunque io sono d'accordo con te su questo, è il sistema che è sbagliato. Sono io la prima che tendenzialmente dice "siete VOI romani che avete votato quel coglione di Alemanno, ora vi fottete". Per me poi il metodo dell'ultimo lavoratore di protestare è sbagliato, non la protesta. Se ci fai caso, quando si parla di scioperi al tg, non si dice mai il motivo dello sciopero, come io "cittadino X" posso essere solidale con qualcosa che non capisco? Ecco, questo intendo dire quando dico che sbagliano metodo. Il potere della divulgazione non va sottovalutato.