“Il mio mandato inizia in salita” – ha detto Decleva subito dopo l’elezione – “La manovra triennale predisposta dal Ministro Tremonti, infatti, prevedrebbe non solo un blocco della spesa per il personale universitario pari all’80% del turnover ma anche un parallelo taglio di analoga entità a carico del FFO. Ciò in evidente contraddizione con le linee di politica universitaria enunciate in questi giorni dal Ministro Gelmini alle Commissioni parlamentari e al convegno del CUN”.
“Ai tagli pesanti già subiti si aggiungono tagli. Se ciò fosse confermato le conseguenze per la situazione finanziaria e per la funzionalità stessa degli atenei sarebbero devastanti. Verrebbe vanificata ogni possibilità programmatoria. Si minerebbe in maniera irreparabile l’autonomia delle Università”.
A questo proposito, l’assemblea generale della CRUI, immediatamente dopo l’elezione dei nuovi organi, ha approvato all’unanimità un documento.
”Non è immaginabile che si possa proseguire in questa situazione – ha aggiunto Decleva - E’ indispensabile ripartire dal documento della Commissione tecnica per la finanza pubblica del MEF dello scorso luglio. E passare dal “Patto”, di fatto contraddetto dagli stanziamenti in Finanziaria, ad un vero “Progetto per l’Università e la Ricerca”. Un’intera legislatura per innescare il circolo virtuoso che a fronte di maggiori investimenti preveda le necessarie revisioni normative e la valutazione puntuale dei risultati”.
«Bisogna investire nella conoscenza. Lo devono fare gli enti pubblici e i privati. Il bilancio dello Stato deve assai più aprirsi a queste esigenze. E’ necessario comprendere che ci si gioca il futuro del Paese». Non sono parole mie , ma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con il quale non si può non essere d’accordo”
“Siamo pronti a rivedere l’impalcatura complessiva della governance degli Atenei – ha concluso il Rettore della Statale di Milano – Siamo pronti a sottoporci alle procedure di valutazione e dare valore alla meritocrazia. Siamo pronti a discutere di reclutamento. Siamo pronti ad accogliere le sfide internazionali. Siamo pronti a fare proposte. Ma non è un cammino che possiamo affrontare da soli. Nell’indifferenza o nell’ostilità.”