Ma non si ricorda solo l'evento in sé.
La cosa che si ricorda è la follia umana, e si ricorda una cosa talmente terribile (non parliamo di un semplice genocidio, parliamo di una cosa ancora più terribile, che probabilmente solo Levi racconta con accurata esattezza) da tenere sempre a mente, perché non deve risuccedere.
Il lager non è solo il luogo di un genocidio qualunque (la storia ne ha visti tanti), ma parliamo della peggior offesa alla dignità umana. Non si deve dimenticare quel tipo di offesa e quello che l'offesa implica, non solo le morti.
La cosa sbagliata è ricordarsene di colpo il 27 gennaio e dimenticarlo il 28.