oggi niente lezioni.
per il 'giorno della memoria' tutti gli studenti in auditorium a vedere un film. l'ennesimo film sugli ebrei,sui campi di concentramento.
Scene crude e violente, senza censure, per colpire di piu'.
dicendo 'tutti gli studenti' ,intendo quella 60ina di persone che si sono presentate a scuola e non riuscendo a sfuggire al controllo degli insegnanti si sono ritrovati a forza in auditorium.
ora, si puo' obbligare una persona a non fare lezione (mancanza accolta senza un lamento dagli studenti certamente...poi pero' quelle ore tocca recuperarle in un modo o nell'altro), la si puo' anche obbligare a vedere un film...poi pero' non ci si stupisca delle reazioni.
di fronte a scene di tortura, morte, violenza la risposta e' stata: risate.
non i soliti 4 deficienti che fanno gli idioti sempre e comunque...risate da parte di tutti (e mi ci metto anche io).
scena in se' agghiacciante: moglie e marito ebrei, lui ucciso a pugni. lei urla, grida con una vocina stridula e fastidiosa. una ss le si avvicina e le spara un colpo alla tempia senza dire una parola. il corpo cade a terra.
...
...
e noi abbiamo riso. la risata e' uno stimolo che nn si puo' controllare, si reprime ok, ma c'e' comunque...e io mi vergognavo di ridere, ma e' stata una reazione collettiva.
ci ho riflettuto su le ore successive (lezioni addio )
perche' abbiammo reagito cosi'??
parziale risposta cui sono approdata: sono 8 anni e piu' che o e' la stessa storia (letteralmente).
parlando per me non ne posso piu' di filmati/foto/testimonianze/documentari su ebrei, nazismo eccecc. il troppo stroppia no? e invece di dare un valore positivo ( in quanto monito) a quegli avvenimenti cosi' si finisce per suscitare i sentimenti opposti...
che ne pensate??