BASTA CON LE FESSERIE CHIARIAMO UNA VOLTA PER TUTTE LA PRODUZIONE DEL LATTE
1. La mucca viene ingravidata artificialmente.
2. Il parto coincide con l'inizio della produzione di latte.
3. La mucca produce latte, nei primi tre mesi si ha il picco massimo e il periodo coincide con una nuova ingravidatura
4. Secondo periodo di lattazione, per i primi 2 mesi si ha ancora una notevole produzione dopo di che inizia a calare in modo sensibile
5. Periodo di messa in "asciutta", gli ultimi due mesi di gravidanza la mucca non produce latte perchè non più stimolata, in questo periodo di pausa recupera a livello fisico lo stress subito per la lattazione.
6. Dal punto 2. al punto 5. si inizia con un ciclo infinito per la produzione lattifera fino a che le condizioni fisiche dell'animale lo permettano, dopo si provvede al macello del capo
http://www.granlatte.it/media/docume...aq/MANUALE.pdf
Questo è un documento della "gran latte", uno tra i più grandi consorzi caseari in Italia. E' di parte ma a pagina 86 trovate la spiegazione accurata del ciclo biologico di produzione. Anche se all'inizio quando paragonano un animale quale la mucca a un trattore vi fa capire cosa sia per loro il bestiame, un semplice oggetto da cui ricavarci un guadagno e non un essere vivente...
Non so voi, ma non ci trovo proprio nulla di "naturale" nel forzare all'infinito un animale a produrre un latte non destinato agli esseri umani, trasformandolo di fatto in un distributore automatico.
nel momento in cui c'è un desiderio umano di bere latte quel latte è destinato anche gli uomini, quanti hobby bisogni umani non rispettano le necessità di sopravvivenza ma sono voluttuari, frivoli, sono tanti
nemmeno c'è nulla di naturale nell'impedire all'uomo di manifestare la sua natura egoistica, che punta a depredare gli altri, usarli a suo vantaggio...
l'uomo fa parte della catena alimentare, è giusto che sfrutti gli animali
tutta la vita, la società moderna si basa sul guadagno, l'opportunismo e lo sfruttamento, solo gli eremiti rinunciano a tale vita
Tutto ci è dovuto, tutto ci è permesso...tanto è la natura umana. Se davvero la maggioranza degli esseri umani la pensa come te meritiamo pienamente l'estinzione. Noi non siamo parte della catena alimentare, tutte le altre specie animali mantengono l'equilibrio prendendo e dando a loro volta, noi siamo alla stregua di un parassita che prende, sfrutta e estingue qualsiasi risorsa in cambio di nulla.
Sei insopportabilmente ottuso e limitato anche nei più piccoli pensieri.
vabbè latte o non latte le mucche mica le possiamo salvare.. eddai almeno una bella fiorentina al sangue![]()
Per me sarebbe semplicissimo diventare vegana non amando né la carne e né il pesce, ma non riuscirei mai e poi MAI a sostituire mozzarella, caciotta e ricotta con quello schifo di tofu. L'ho assaggiato solo una volta e sembrava di mangiare una spugna![]()
ma le mucche non fanno il latte durante la gravidanza,lo fanno dopo XD! comunque: ingravidamento di mucche a parte, secondo me non è un latte inutile per l'uomo °.° perchè sta storia che non va bene per l'uomo?
fare un discorso di chiarezza e coerenza non significa essere ottusi e limitati, come non lo è non condividere idee altrui, semmai vuol dire avere intenti di comprensione
l'uomo è parte della catena alimentare, da sempre caccia e uccide animali, ci sono altri animali che sono disposti a cacciare anche l'uomo,
il fatto che l'uomo abbia più possibilità di sfruttare altri animali, di appropriarsi delle risorse per soddisfarsi e provare piacere è ininfluente, così la natura ci ha creato
se rispettare la natura di tutti, uomini compresi, rischia di non fare nemmeno quelle lieve correzioni per impedire l'autodistruzione beh, che il genere umano si estingua allora
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perchè il vegano associa l'utilità di un bene al rispetto dell'animale, al non ucciderlo, al non farlo soffrire, cioè alla sua morale
ma il concetto di utilità di un bene prescinde dall'esistenza di eventuali prodotti surrogati con funzioni simili, o da questioni morali (anche se usarlo per uccidere o provocare danni a terzi è condannabile sotto quel profilo, fino ad arrivare a psicopatie),
è legato solo al soddisfacimento di bisogni umani, siano essi necessari alla sopravvivenza, secondari futili o voluttuari
l'intero mondo moderno è basato sullo sfruttamento e un concetto di utilitarismo/cinismo economico, l'esistenza umana è piena di attività completamente inutili sul piano della sopravvivenza e concretezza, ma che consumano risorse preziose e producono piacere
rinunciare a tutto questo significa estraniarsi dal mondo materiale
Ultima modifica di Sousuke; 11/9/2014 alle 1:39
In natura la mucca produrrebbe latte solo i mesi necessari allo svezzamento del vitello, finito l'allatamento passano diversi mesi prima del nuovo periodo d'accopiamento (non 2 come in allevamento). Negli allevamenti intensivi non accade, non c'è tempo, una mucca che non fa latte è inutile quindi ancor prima che finisca la lattazione naturale viene ingravidata artificialmente e stimolata a produrre latte ancora per 2/3 mesi (per quello che cala la produzione, viene forzata). Il latte può anche andare bene a l'uomo, ma gli è indispensabile? No. Se si vuole si può evitare un tale sfruttamento e sofferenza agli animali? Si.
Una volta che uno sa come funziona è libero di fare le proprie scelte, ma prima ha il diritto e il dovere di informarsi su cosa beve/mangia.