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Ateismo

  1. #41
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
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    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio

    in ogni caso scrivere che chi crede non segue un giudizio indipendente è un paradosso, perchè la chiusura netta la leggo anche da parte dell'autore.
    Su questo sono d'accordo anch'io. Ognuno è libero di credere o non credere in quel che vuole, senza che terzi cerchino di convincerli che quello in cui credono è falso, mentre è vero ciò che pensano loro.
    Per quanto riguarda me penso di potermi definire agnostica, in quanto sono scettica sull'esistenza o non esistenza di una qualunque divinità, e credo che dobbiamo vedercela da soli, nella vita.



  2. #42
    Re senza regno
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 23/12/2010
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Io sono d'accordo con questa affermazione. Soprattutto se per genitori intendiamo non specificatamente nostro padre e nostra madre, ma i nostri avi, le nostre radici.
    Io per esempio sono cattolico.
    Sono anticlericale, non credo nell'esistenza di un dio, né tantomeno di quel dio che descrivono le scritture sacre dei cristiani e più specificatamente dei cattolici, però sono e resto cattolico, dal momento che sono nato e cresciuto in un mondo dove tutto è invaso dal pensiero cattolico.
    Io credo che dovremmo riuscire a tirarci fuori da qualsiasi coinvolgimento e guardare le cose dall'esterno.
    Faccio un esempio: il bene e il male.
    In sostanza credo che il bene e il male siano la questione basilare del pensiero cristiano. Ebbene, chiunque di noi dà per scontato che occorra perseguire il bene e prendere le distanze dal male.
    Allora, se faccio l'agnostico, non mi pongo domande, tanto l'importante mi dico è che io sia a posto con la mia coscienza e viva facendo del bene... eccolo lì che di fatto sono cristiano! Così è per quell'ateo che non metta in discussione questa tesi.
    Spesso me lo domando: E' il bene, da perseguire? Chi mi dice che il male non sia invece la strada?
    Oppure: Il vero bene è quello che comunemente intendiamo? Oppure questo concetto andrebbe riformulato?
    Che ateo sono e sarei, se quotidianamente faccio cose proprie del pensiero cristiano?
    Perché dono il sangue? Perché mi occupo di un bambino non mio? Perché difendo i più deboli? Perché faccio volontariato?

    Se invece la questione che ci vogliamo porre è, a prescindere da qualsiasi filosofia religiosa, l'esistenza o meno di un vecchio con la barba bianca seduto su una nuvola, neanche mi metto a discuterne, tanto trovo scontata la risposta. Quando poi @Lucien afferma che non può dirsi che non esista un asino che vola finché non sia scientificamente provato, dimentica che anche la statistica è una scienza.

    Io mi sento più pagano che cattolico, saranno i miei cromosomi greci e romani. Ares sostiene che così sono "meno evoluto", può darsi... però mi viene naturale di dare un'anima alle cose materiali, venero il mare, il sole, col primo mi sono fidanzato quando ho trovato una fedina su uno scoglio, al secondo ho chiesto che cosa avessi fatto per meritarmi il tumore che mi aveva causato dopo tanti anni di passione per lui; ma venero anche la mia automobile, mio padre che è morto, il noce e la quercia in giardino, mio figlio: devo vedere, toccare, per credere.
    Sta proprio in questo la possibiltà che tutti possano essere atei pur mantenendo in cuor loro tutti i migliori insegnamenti cristiani.
    Io non mi pongo all'opposto di un cristiano, semplicemente non sento il bisogno di rifugiarmi nell'idea che un dio abbia in mano le redini dell'universo.
    Io credo che ormai in molte parti del mondo si possa far discernere il buon senso e l'educazione civica dalla religione. Infatti mi da molto fastidio che spesso un ateo venga visto come un anticristo satanista. Al contrario un vero ateo è qualcuno che abbia fatto sue tutti i valori "cristiani" rendendosi conto che non deve aiutare il prossimo o donare il sangue solo perchè cosi alla fine dio lo ricompenserà. Io faccio ciò che reputo il Bene perchè mi giunge dall'interno e non dall'esterno.

    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio
    Dalle frasi da te riportate all'inizio del topic emerge una presunzione che mi fa pensare a due miei compagni delle medie, rigorosamente atei, che si erano impuntati a voler togliere il crocifisso dall'aula. Non che sia una cosa assurda, con il senno di poi anche io ho trovato un senso ma mi chiedo quale senso potesse avere per due ragazzetti di 11 anni che si sentivano infastiditi da quel simbolino un po triste sulla lavagna.
    Da questo ho maturato l'idea che alcuni atei quando vogliono sanno essere più egoisti di un fervente credente e sanno circuire i propri figli/plasmarli esattamente come un qalsiasi altro genitore credente.
    Io non credo, ma mi sono assolutamente indifferenti i simbolo religiosi, le persone che pregano, le bestemmie..insomma mi lascio passare tutto quanto, così come mi arrabbio perchè con la stessa indifferenza dei soldi miei debbano andare ad una religione che non sento mia perchè vi leggo discriminazione rispetto alle altre (se uno stato è laico tale deve essere). Ma a parte questa piccola battaglia personale, io non capisco quale vanto possa avere il credere o non credere. Ognuno è semplicemente libero di gestire la sua sfera personale come crede, non vedo motivo di sentirsi in dovere di giustificarsi scrivendo un libro che spieghi la propria posizione (a danno di altri). Allora: o spieghi e basta questa posizione, o lo scrivi per difenderti in quanto attaccato; ma in ogni caso scrivere che chi crede non segue un giudizio indipendente è un paradosso, perchè la chiusura netta la leggo anche da parte dell'autore.
    Ti confesso che la prima volta che lessi il libro mi sentivo euforico e quasi sul punto di considerare Dawkins il mio nuovo dio. Ma siccome sono dotato di capacità critica e sono in grado di restare con i piedi per terra, la sensazione è durata molto poco e ho capito subito che l'autore spesso esagera con i "complimenti". Se non ricordo male ha frequentato una scuola cattolica e forse proprio questo ha provocato in lui un senso di rabbia repressa...

    Ma sul fatto che i bambini non dovrebbero essere plasmati dai genitori sei d'accordo con lui, anche se il problema è molto più grande di quello che pensi e se vuoi provo a spiegartelo, ma ti avverto che è una storia lunga milioni di anni.
    Ultima modifica di Ares_; 30/12/2010 alle 18:50 Motivo: civia --> civica

  3. #43
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Io sono ateo nel senso che nego l'esistenta di qualsivoglia dio, inoltre a questo non mi sento in completo accordo con la filosofia cristiana.
    Devo ammettere che è una questione che non ho comletamente risolto e per la quale mi presto quindi a rivedere le mie posizioni, però ci sono alcune cose fondamentali del pensiero cristiano proprie della nostra società che non condivido.
    Ti dico alcuni pensieri miei, così come mi vengono, esempi di tale disaccordo:
    Non pongo l'uomo al centro dell'universo.
    Ho l'idea che i missionari cattolici creino più problemi a coloro che credono di aiutare, di quanto realmente non aiutino.
    Pongo la vita in una posizione di alta considerazione, ma non la più alta in assoluto.

    Sono solo le prime cose che mi vengono in mente, per cui sostengo che a parer mio, pur sostenendo il bene, credo che tale concetto andrebbe rivisto.

  4. #44
    Eurasia
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Ares_ Visualizza il messaggio
    Ma sul fatto che i bambini non dovrebbero essere plasmati dai genitori sei d'accordo con lui, anche se il problema è molto più grande di quello che pensi e se vuoi provo a spiegartelo, ma ti avverto che è una storia lunga milioni di anni.
    Non è sempre detto, esistono persone non credenti che preferiscono lasciar compiere al proprio figlio un percorso spirituale a partire proprio dalla religione maggioritaria dello stato in cui vivono.

  5. #45
    Re senza regno
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 23/12/2010
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Non pongo l'uomo al centro dell'universo.
    Ho l'idea che i missionari cattolici creino più problemi a coloro che credono di aiutare, di quanto realmente non aiutino.
    Pongo la vita in una posizione di alta considerazione, ma non la più alta in assoluto.
    - Mi sembra giusto.
    - Mi sembra evidente.
    - Cosa metti in prima posizione? Per me la vita è alla base della nostra esistenza, non riesco a trovare qualcosa di più importante. Però ovviamente la vita non è autosufficiente dato che senza gli elementi non vivi non avremmo un posto su cui espletare le nostre funzioni.

    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio
    Non è sempre detto, esistono persone non credenti che preferiscono lasciar compiere al proprio figlio un percorso spirituale a partire proprio dalla religione maggioritaria dello stato in cui vivono.
    Questo atteggiamento lo vedo come un'arma a doppio taglio, cioè permetti al figlio di scegliere la via da seguire, ma lo fai partire con un handicap, voglio dire dovrà fare più fatica a disfarsi della religione maggioritaria che eventualmente non riconoscerà più.
    Ma ti ripeto che questo problema è praticamente irrisolvibile secondo me, perchè la cultura umana si basa proprio sul fatto che i bambini siano naturalmente predisposti ad accettare senza opposizioni tutto ciò che viene loro raccontato.

  6. #46
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Quote Originariamente inviata da Ares_ Visualizza il messaggio
    - Mi sembra giusto.
    - Mi sembra evidente.
    - Cosa metti in prima posizione? Per me la vita è alla base della nostra esistenza, non riesco a trovare qualcosa di più importante. Però ovviamente la vita non è autosufficiente dato che senza gli elementi non vivi non avremmo un posto su cui espletare le nostre funzioni.
    La prima cosa che d'impulso mi vien in mente di risponderti è che non nascere la trovo una condizione migliore che vivere.

    Se non fosse per la sofferenza e la paura dell'oblio, si potrebbe rivalutare anche l'opportunità di morire.

  7. #47
    Spotless Echoes
    Donna 32 anni da Roma
    Iscrizione: 21/6/2009
    Messaggi: 9,071
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    Il fanatismo dell'ateismo è anche peggio di quello della religione.

  8. #48
    Assuefatto da FdT
    33 anni
    Iscrizione: 8/9/2010
    Messaggi: 763
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    Quote Originariamente inviata da Echoes Visualizza il messaggio
    Il fanatismo dell'ateismo è anche peggio di quello della religione.
    Incredibilmente vero, sembra essere diventata una cosa elitaria.


    Butto giù un pò di idee, in risposta un pò a tutti coloro che hanno scritto.
    @Abel Balbo
    I concetti di bene o male sono dentro di noi, da sempre. Possono anche variare da persona a persona in base al contesto, ma ciò non toglie che sono innati. O in ogni caso non sono legati al tipo di religione. Discorsi del tipo: forse dovrei seguire il male, il bene è davvero bene, o robe simili non hanno senso. L'etica c'è e c'è sempre stata, spero di essermi espresso chiaramente.

    @Ares

    Sarai anche informato ma la tua è una discussione, non un dibattito costruttivo. Intendo dire che tu hai una posizione che non metti minimamente in dubbio. Sembra che tu abbia dato una risposta a tutto, beato te.

    Comunque sul discorso della logica ci ha preso @Lucien, dire di essere atei perchè non si hanno prove dell'esistenza di Dio e lo stesso che credere perchè non ci sono prove della sua non-esistenza.

    Poi con tutto questo straparlare di scienza e certezze ci si dimentica della teoria delle probabilità e simili. Sì, sono libero di credere in quella caffettiera e tecnicamente ci sono probabilità scientifiche che sia lì, in questo momento.

    Dici poi che ti sei documentato e quindi ora sei ateo. Bè spiega a tutti noi come hai fatto, in parole semplici.
    Semplicemente credo che se fosse così facile sarebbero tutti atei, ma non è così. Ci sarà un motivo no?

  9. #49
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
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    L’ateismo è un’aspirazione non soltanto realistica, ma anche nobile e coraggiosa.

    Potrebbe essere vero anche il contrario. Anche per riconoscere l'esistenza di un Dio Creatore bisogna essere coraggiosi.

    Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, perché "ateismo" significa quasi sempre sana indipendenza di giudizio e, anzi, mente sana tout court. Molti in cuor loro sanno di essere atei, ma non osano ammetterlo con la famiglia e a volte nemmeno con se stessi, anche perché il termine "ateo" è stato sempre caricato di connotazioni negative e inquietanti.


    Addirittura andarne fieri... Essere d'accordo con l' Ateismo significa aderire ad una sorta di corrente che non permette indipendenza di giudizio. Anzi. Vedo molti atei indottrinati, più indottrinati dei credenti....
    Addirittura esistono atei che non osano ammetterlo? Ma allora dove sonol'indipendenza e l'apertura mentale?

    Gli atei devono rendersi conto di questa anomalia: le opinioni religiose sono le uniche opinioni dei genitori che, per consenso pressoché universale, si possano automaticamente riversare sui bambini, i quali sono troppo piccoli per comprenderne il significato. Non esiste il bambino cristiano; esiste solo il figlio di genitori cristiani. Cercate di ficcarvelo in testa.

    Non sono d'accordo. Le religioni sono sempre esistite. L'uomo ha sempre avuto bisogno di credere in qualcuno, anche prima del Cristianesimo.
    Quindi presumibilmente la religione è nata CON degli individui che non erano ancora figli né del Cristianesimo né di alcuna altra religione.


    La sostanza della fede religiosa, nonché la sua forza e la sua principale gloria, è disdegnare le giustificazioni razionali. A noi non credenti si chiede di sostenere con buone argomentazioni i nostri pregiudizi, ma provate a chiedere a un credente di giustificare la sua fede e sarete subito accusati di violare la "libertà religiosa".


    Fondamentalmente non mi interessa. Ognuno crede e sostiene quel che vuole. Certo, se poi le convinzioni di terzi devono proiettarsi anche sulla mia vita non mi sta bene più. Ma questo non c'entra col topic.
    Tra l'altro, ripeto, molti atei indottrinati sostengono le tesi dell'ateismo 'a pappardella' senza sapere effettivamente il perché, e senza essersi fermati a pensare. Questo sa molto di 'religione'.


    Il Dio dell'Antico Testamento è forse il personaggio più sgradevole di tutta la letteratura: geloso e fiero di esserlo, è un castigamatti, meschino, iniquo e spietato; sanguinario istigatore della pulizia etnica; un bullo misogino, omofobo, razzista, infanticida, genocida, figlicida, pestilenziale, megalomane,
    sadomasochista e maligno secondo il suo capriccio. Quelli di noi che si sono familiarizzati con i suoi metodi fin dall'infanzia hanno finito per non accorgersi più di quanto siano orrendi.

    Perché Ateismo fa sempre rima con AntiCristianismo?
    Essere Atei = Non Credere in Dio
    Essere Atei ≠ Screditare il Dio Cristiano.


    Quote Originariamente inviata da Ares_ Visualizza il messaggio
    Io credo che potrebbe essere distruttivo solo nel momento in cui riconoscere l'inesistenza di un creatore porti a sentirsi autorizzati a commettere atti universalmente considerati ingiusti.
    La discriminante a mio parere sta proprio in questo punto: una persona profondamente e razionalmente atea è priva di condizionamenti ed è libera di esprimere i propri ideali più profondi. Una persona che banalmente potremmo definire cattiva potrebbe esprimere più liberamente la sua cattiveria, perchè non sente di dover rispettare le leggi divine e non si sente minacciato dalla punizione eterna dell'inferno, mentre una persona buona vivrà una vita sana e nel rispetto degli altri.
    Non sono d'accordo perché come ho detto prima l'Ateismo è una sorta di religione. E' raro, veramente raro trovare Atei Liberi. I più sono indottrinati contro la dottrina CristianoCattolica. Non contro quella musulmana...Anzi...spesso gli Atei difendono la religione musulmana ai danni di quella cristiano-cattolica.

    Quote Originariamente inviata da Ares_ Visualizza il messaggio
    Dal canto loro credo che le religioni mettano i fedeli in una condizione di obbligo e li costringano a seguire degli insegnamenti ( che spesso io condivido ) solo perchè lo dice il Papa.
    Non sarebbe meglio far riflettere i bambini sul concetto di giusto o sbagliato senza ricorrere a concetti di premio (paradiso) o punizione (inferno)? Non sarebbe più giusto ricondurre tutto realmente al rispetto verso il prossimo e alla natura piuttosto che impaurirli con le punizioni divine?
    O solo perché lo dice l'UAAR...

    Quanto a questo ... ti, vi invito a guardare un video.
    Tanto stiamo parlando contro il Cristianesimo, tipico dell'Ateismo....

  10. #50
    Re senza regno
    Uomo 36 anni
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    Quote Originariamente inviata da Fr@nk Visualizza il messaggio
    Incredibilmente vero, sembra essere diventata una cosa elitaria.

    @Ares

    Sarai anche informato ma la tua è una discussione, non un dibattito costruttivo. Intendo dire che tu hai una posizione che non metti minimamente in dubbio. Sembra che tu abbia dato una risposta a tutto, beato te.

    Comunque sul discorso della logica ci ha preso @Lucien, dire di essere atei perchè non si hanno prove dell'esistenza di Dio e lo stesso che credere perchè non ci sono prove della sua non-esistenza.

    Poi con tutto questo straparlare di scienza e certezze ci si dimentica della teoria delle probabilità e simili. Sì, sono libero di credere in quella caffettiera e tecnicamente ci sono probabilità scientifiche che sia lì, in questo momento.

    Dici poi che ti sei documentato e quindi ora sei ateo. Bè spiega a tutti noi come hai fatto, in parole semplici.
    Semplicemente credo che se fosse così facile sarebbero tutti atei, ma non è così. Ci sarà un motivo no?
    L'ateismo ti sembra un fenomeno di élite? Questo lo stai dicendo tu, per me non è assolutamente così. Come mai ti viene in mente che lo sia?

    Perchè dovrei mettere in dubbio la mia posizione? Mi sembra ingiusto pretendere questo. Io non sto cercando di convertire nessuno, la mia intenzione è di far comprendere le ragioni di un ateo, che evidentemente non vengono minimamente rispettate, al contrario di ciò che i credenti pretendono da noi!
    Io provo a dare una risposta a tutto perchè questa è la mia natura, e forse ho saputo pormi le domande giuste.
    Non è da tutti avere voglia di scavare a fondo su ogni cosa...

    Se ti sforzi un poco leggerai che io non sono ateo solo perchè non trovo evidenze di dio, ma soprattutto perchè dio non è la risposta alle mie domande e la sua presunta esistenza per me corrisponde esattamente alla sua non esistenza.

    Ovvio che sei libero di credere che esista la caffettiera, sei libero anche di credere al mostro di Loch Ness e allo Yeti, ma se parli di probabilità scientifiche bisogna che mi porti dei dati, senza dati ogni balla è verità.

    Io mi sono reso conto di essere ateo quando ho iniziato a ragionare attivamente su ciò che mi sta intorno, quando ho visto quanto siano fragili le basi su cui la religione si posa. Quando ho capito che non importa che nome abbia dio o se avesse la testa di sciacallo o un tridente in mano perchè potesse influire sugli uomini. Ho realizzato che se lo stesso dio si presenta cosi instabile e mutevole allora è ridicolo riporre in lui le nostre incertezze.
    Tutto quello che ho letto dopo è servito solo a farmi mettere le idee in ordine, uno può leggere migliaia di libri, ma la vera risposta la trova solo dentro di sè.

    Io sono ateo perchè di dio non so che farmene! Non ho paura della morte perchè sono consapevole che la mia morte sarà la vita di qualcun altro, non ho paura di non andare in paradiso perchè il mio paradiso è sulla Terra da dove sono venuto e dove ritornerò e la mia anima vivrà nei ricordi di chi sarò riuscito a conquistare; spero che i miei geni circoleranno fino a quando il Sole si spegnerà, cosi sarò immortale, non fluttuando in giro chissà dove...

    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    L’ateismo è un’aspirazione non soltanto realistica, ma anche nobile e coraggiosa.

    Potrebbe essere vero anche il contrario. Anche per riconoscere l'esistenza di un Dio Creatore bisogna essere coraggiosi.

    Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, perché "ateismo" significa quasi sempre sana indipendenza di giudizio e, anzi, mente sana tout court. Molti in cuor loro sanno di essere atei, ma non osano ammetterlo con la famiglia e a volte nemmeno con se stessi, anche perché il termine "ateo" è stato sempre caricato di connotazioni negative e inquietanti.


    Addirittura andarne fieri... Essere d'accordo con l' Ateismo significa aderire ad una sorta di corrente che non permette indipendenza di giudizio. Anzi. Vedo molti atei indottrinati, più indottrinati dei credenti....
    Addirittura esistono atei che non osano ammetterlo? Ma allora dove sonol'indipendenza e l'apertura mentale?

    Gli atei devono rendersi conto di questa anomalia: le opinioni religiose sono le uniche opinioni dei genitori che, per consenso pressoché universale, si possano automaticamente riversare sui bambini, i quali sono troppo piccoli per comprenderne il significato. Non esiste il bambino cristiano; esiste solo il figlio di genitori cristiani. Cercate di ficcarvelo in testa.

    Non sono d'accordo. Le religioni sono sempre esistite. L'uomo ha sempre avuto bisogno di credere in qualcuno, anche prima del Cristianesimo.
    Quindi presumibilmente la religione è nata CON degli individui che non erano ancora figli né del Cristianesimo né di alcuna altra religione.


    La sostanza della fede religiosa, nonché la sua forza e la sua principale gloria, è disdegnare le giustificazioni razionali. A noi non credenti si chiede di sostenere con buone argomentazioni i nostri pregiudizi, ma provate a chiedere a un credente di giustificare la sua fede e sarete subito accusati di violare la "libertà religiosa".


    Fondamentalmente non mi interessa. Ognuno crede e sostiene quel che vuole. Certo, se poi le convinzioni di terzi devono proiettarsi anche sulla mia vita non mi sta bene più. Ma questo non c'entra col topic.
    Tra l'altro, ripeto, molti atei indottrinati sostengono le tesi dell'ateismo 'a pappardella' senza sapere effettivamente il perché, e senza essersi fermati a pensare. Questo sa molto di 'religione'.


    Il Dio dell'Antico Testamento è forse il personaggio più sgradevole di tutta la letteratura: geloso e fiero di esserlo, è un castigamatti, meschino, iniquo e spietato; sanguinario istigatore della pulizia etnica; un bullo misogino, omofobo, razzista, infanticida, genocida, figlicida, pestilenziale, megalomane,
    sadomasochista e maligno secondo il suo capriccio. Quelli di noi che si sono familiarizzati con i suoi metodi fin dall'infanzia hanno finito per non accorgersi più di quanto siano orrendi.

    Perché Ateismo fa sempre rima con AntiCristianismo?
    Essere Atei = Non Credere in Dio
    Essere Atei ≠ Screditare il Dio Cristiano.



    Non sono d'accordo perché come ho detto prima l'Ateismo è una sorta di religione. E' raro, veramente raro trovare Atei Liberi. I più sono indottrinati contro la dottrina CristianoCattolica. Non contro quella musulmana...Anzi...spesso gli Atei difendono la religione musulmana ai danni di quella cristiano-cattolica.



    O solo perché lo dice l'UAAR...

    Quanto a questo ... ti, vi invito a guardare un video.
    Tanto stiamo parlando contro il Cristianesimo, tipico dell'Ateismo....

    Mettiamo in chiaro una cosa.
    Ho inserito quegli stralci del libro solo per rompere il ghiaccio e non li ho nemmeno scelti personalmente, ma presi da qua Richard Dawkins - Citazioni da "L'illusione di Dio" @ Aforismario solo per dare uno spunto alla conversazione.

    Vedi il problema dell'ateismo sta proprio nell'etimologia del termine. Bisognerebbe usare una parola diversa in cui dio non compare affatto, ma c'è anche la necessità di farsi comprendere e di incominciare a prendere le distanze da una tradizione millenaria in cui la presenza di uno o piu dei è scontata.

    Però spero che si sia capito che almeno io non sono un pecorone che esalta Dawkins in ogni cosa che dice!