Originariamente inviata da
Abel Balbo
Un senso alla vita glielo si può dare, anche per me è facile.
Il problema nasce perché tale senso è contestualizzato dentro certi confini, ampliando i quali si perde.
Mi spiego con un esempio: l'amore per mio figlio, per una donna, potrebbe benissimo dare tale senso, però il tutto è relativo a un arco temporale limitatissimo, in quanto che l'oggetto del mio bene, il mio senso, cioè mio figlio o la mia donna, finiranno e con essi tale senso...
Il vero senso si avrebbe se fossimo parte integrante di un grande progetto universale, ma questo non equivarrebbe e non essere atei?