D'accordo con il pensiero di Half (che tra l'altro mi pare di aver espresso giusto qualche giorno fa in un topic). Ogni qualvolta si parli di religione mi pare siano gli anticlericali o gli atei ad attaccare quelli che credono e ci stà, fino a che però le persone sappiano dare giusta spiegazione di quello che pensano e soprattutto non offendano gli altri. E mi pare che soprattutto sulla seconda parte spesso ci sia un infantilismo diffuso, da parte di chi ritiene giusta solo la propria opinione. A contrario di altri, ho sempre e solo difeso le mie posizioni, la mia fede, senza mai giudicare come deficienti quelli che, pur non condividendo, la pensano in modo differente dal mio.
Questo è il motivo per cui nella "vita reale" tra le persone più care ho un prete e un padre ateo e anticlericale. Eppure non mi pare di essere una senza un briciolo di cervello. Credo, anzi che il rispetto per le opinioni altrui debba essere alla base di un dialogo civile, altrimenti ci si rompe letteralmente le scatole di spendere 5 minuti per dare una risposta pensata e con un minimo di senso logico quando dall'altra parte c'è solo qualcuno che ti risponde "Ratzinger coglione".
PS: sono la prima a non essere in pieno accordo con la Chiesa, tante cose non vanno, ma anche se non fossi della stessa idea meriterei lo stesso rispetto di uno che cita Karl Marx (non mi riferisco in particolare all'utente che lo ha fatto, il discorso è generale e mi è venuto quello come esempio!)
Mi sa che sono andata off topic; mi scuso per questo.