Trasferimento di Eluana

[Jo Constantine]

prova a seguire il tg 4 ti accorgerai della stupidità


e la marcuzzi che incomincia a parlare di ste cose, lei lo sa che eluana è morta.

Ma penso che la tettona floscia un minuto di silenzio o un minimo accenno alla cosa l'abbia fatto...ma il post mio è un post fatto per assurdo alla fine...

[paky92]

Dico solo una cosa
Si celebra un lutto di 17 anni fa (su quel ***** di rete 4 fede sta facendo uno speciale triste e di una stupidità immane), mentre ogni giorno muoiono migliaia di bambini in Africa. Lo squallore umano non ha proprio confini nè decenza.

gia un'ingustizia, ma da questa vicenda noi italiani ci dovremmo un po svegliare......ci dovrebbe insegnare qualcosa....

[Nuvolablu]

Riposa in pace Eluana, te lo auguro di cuore

[jejecb]

Di sicuro la felicità l'ha provata in questi ultimi 3 giorni.
E spero che fosse veramente fuori dal mondo altrimenti è morta per il dispiacere.

Cmq adesso è morta, lasciatela in pace almeno adesso. O volete ucciderla una seconda volta?



Beh...trasporto e non nutrizione... di sicuro non è una morte naturale.

Ed ecco come vive ancora oggi Eluana: i suoi occhi si aprono e si chiudono seguendo il ritmo del giorno e della notte, ma non ti vedono. Le labbra sono scosse da un tremore continuo, gli arti tesi in uno spasimo e i piedi in posizione equina. Una cannula dal naso le porta il nutrimento allo stomaco. Ogni mattina gli infermieri le lavano il viso e il corpo con spugnature. Un clistere le libera l'intestino. Ogni due ore la girano nel letto. Una volta al giorno la mettono su una sedia con schienale ribaltabile, stando attenti che non cada in avanti. Poi di nuovo a letto.
Commenta Carlo Alberto Defanti, primario del reparto di neurologia dell'ospedale Niguarda di Milano, che ha visitato Eluana alcuni anni fa: "Malgrado non soffra direttamente per il suo stato, dovrebbe essere chiaro a tutti che la sua condizione è priva di dignità. Di lei rimane un corpo privo della capacità di provare qualsiasi esperienza, totalmente nelle mani del personale che la assiste. La sua condizione è penosa per coloro che la assistono e che hanno ormai perduto da tempo la speranza di un risveglio e per i suoi genitori, che hanno perso una figlia ma non possono elaborarne compiutamente il lutto".



caro Lakeofire,evidentemente sei troppo ottuso per capire la situazione..

io non ti conosco,e sinceramente neanche ci tengo..ma se un giorno un incidente porterà un certo Gianluca Guarino nelle condizioni di quella donna, battiti per ammazzarlo e ridargli una dignità,grazie (l'ho già detto ai miei genitori,ma lo dico anche a te).

[JKonan]

è anche da idioti non capire che senza ACCANIMENTO lei sarebbe già morta.La natura il suo corso l'aveva già fatto.

è da idioti parlare di accanimento in questo caso, quando si parla di idratazione banalmente detto "acqua e di cibo" non vedo cosa centra l'accanimento, si tratta di continuare ad apportare del cibo ad una persona viva e dunque un diritto sacrosanto! "la natura il suo corso l'aveva già fatto" è solo un tuo parere.

[Artemisia]

In questi casi non si sà cosa sia giusto o sbagliato,parlando per me...non sò se continuare a far sopravivere una persona che ormai è come se fosse morta da 17 anni sia una cosa tanto giusta.
Vi spiego anche il perchè,se non fosse stata nutrita artificialmente,probabilmente come per natura sarebbe morta già 17 anni fà,e invece si è ritrovata in un letto d'ospedale,senza la facoltà di muoversi,di ascoltare,di vivere emozioni,che vita era la sua? una vita non vissuta,una vita incatenata in un corpo che era diventata la sua prigione,l'umano è fatto per essere libero..la vita è vissuta solo quando sei libera di fare le tue scelte,le tue esperienze,di vivere le emozioni di crearti qualcosa per te stessa.
Ma vivere come ha vissuto Eluana è una trappola,è l'inferno in cui non si puo' uscire perchè c'è chi la nutre artificialmente,non puo scegliere perchè è in una gabbia,è come se fosse legata,non vede nulla se non il buio...no questa non è decisamente vita.
Se era per la vita,già sarebbe morta come ho già detto.
Tutti hanno diritto alla vita,come tutti hanno il diretto di essere liberi..e di morire anche in santa pace.Infondo nessuno sà che c'è dopo la morte,ma forse ora sta anche meglio.Ora il suo corpo ha liberato la sua anima,quella che prima era imprigionata in un rovo di spine.
Io se mi trovassi in quelle condizioni desidererei la morte e se non potessi scegliere,sperò che che gli altri mi aiutino a liberarmi.
Essere nutriti è un diritto umano,ma bisognerebbe nutrirsi da soli e non il contrario,parlo naturalmente per tutte le persone che sono in un letto d'ospedale come Eluana da anni e sono come se fosserò piante,la loro vita passa,ma loro non possono neanchè godersela.Loro ormai non sentono e ne percepiscono nulla,mentre per chi gli sta affianco,è un continuo soffrire mentre la speranza muore lentamente,i genitori hanno vissuto per 17 anni una situazione impossibile,mentre della loro figlia non rimaneva che un corpo assente.

[eXXo]

In questi casi non si sà cosa sia giusto o sbagliato,parlando per me...non sò se continuare a far sopravivere una persona che ormai è come se fosse morta da 17 anni sia una cosa tanto giusta.
Vi spiego anche il perchè,se non fosse stata nutrita artificialmente,probabilmente come per natura sarebbe morta già 17 anni fà,e invece si è ritrovata in un letto d'ospedale,senza la facoltà di muoversi,di ascoltare,di vivere emozioni,che vita era la sua? una vita non vissuta,una vita incatenata in un corpo che era diventata la sua prigione,l'umano è fatto per essere libero..la vita è vissuta solo quando sei libera di fare le tue scelte,le tue esperienze,di vivere le emozioni di crearti qualcosa per te stessa.
Ma vivere come ha vissuto Eluana è una trappola,è l'inferno in cui non si puo' uscire perchè c'è chi la nutre artificialmente,non puo scegliere perchè è in una gabbia,è come se fosse legata,non vede nulla se non il buio...no questa non è decisamente vita.
Se era per la vita,già sarebbe morta come ho già detto.
Tutti hanno diritto alla vita,come tutti hanno il diretto di essere liberi..e di morire anche in santa pace.Infondo nessuno sà che c'è dopo la morte,ma forse ora sta anche meglio.Ora il suo corpo ha liberato la sua anima,quella che prima era imprigionata in un rovo di spine.
Io se mi trovassi in quelle condizioni desidererei la morte e se non potessi scegliere,sperò che che gli altri mi aiutino a liberarmi.
Essere nutriti è un diritto umano,ma bisognerebbe nutrirsi da soli e non il contrario,parlo naturalmente per tutte le persone che sono in un letto d'ospedale come Eluana da anni e sono come se fosserò piante,la loro vita passa,ma loro non possono neanchè godersela.Loro ormai non sentono e ne percepiscono nulla,mentre per chi gli sta affianco,è un continuo soffrire mentre la speranza muore lentamente,i genitori hanno vissuto per 17 anni una situazione impossibile,mentre della loro figlia non rimaneva che un corpo assente.

Vero, é proprio cosí...é brutto e triste per l´anima rimanere legata inutilmente ad un corpo che non puó piú rendere felice, che non puó sorridere e amare...

[fntK]

non se ne può più sta storia, che palle
se è così interesse nazionale qualcuno faccia un referendum per impostare una legge
per quanto mi riguarda questa donna è morta 17anni fa, e chi la pensa diversamente probabilmente è un bigotto ottuso ed ignorante che crede ancora a l'arca di noe e a adamo ed eva
cosa lo tieni a fare un vegetale morto cerebralmente?

[fntK]

Eh, la cosa peggiore è che nessuno da domani dirà più niente sulla vicenda.

Oggi niente stacchetto finale su Striscia, domani perizomi e gambe aperte. Che amarezza.

oddio ma è vero?
spero di no altrimenti ahaha non c'è limite al ridicolo

[P S Y C H O]

non se ne può più sta storia, che palle
se è così interesse nazionale qualcuno faccia un referendum per impostare una legge
per quanto mi riguarda questa donna è morta 17anni fa, e chi la pensa diversamente probabilmente è un bigotto ottuso ed ignorante che crede ancora a l'arca di noe e a adamo ed eva
cosa lo tieni a fare un vegetale morto cerebralmente?

Quoto tutto, hai espresso il mio pensiero.