Sinceramente non sapevo questa storia, ho dovuto cercare in rete per capire la vicenda.
Premesso che il tifoso medio è quello che è a prescindere dalla fede calcistica, mi sembra che nella reazione napoletana si sia sbagliato il bersaglio. Sarebbe come se io in un diverbio con un tizio qualsiasi a questi gli inveisca: "Che Caio ti spacchi la testa!" e lui mi replicasse: "Spero che a Caio gli prenda una colpo!" anziché dire "Spero che A TE ti prenda un colpo!"...
Oltre a questo c'è la cosa più importante, che certi tifosi non si possono credere al centro dell'universo, e pensare che esistano e parlino solo tra di loro. Per cui finché lo fanno parlando in codice, con un protocollo che capiscono solo loro, che passi. Ma quando danno un messaggio chiaro e offensivo, non per il loro sottinsieme di massa, ma per il resto dell'umanità, allora vanno interpretati e giudicati col linguaggio comune.
Intendo dire che per interpretare la scritta "Kevin sputagli ancora" in Roma-Udinese, se non sei di quella schiatta non ci riesci per mancanza di elementi. Invece "Kevin crack, godo ancora" è comprensibile anche dagli altri e non fa una bella impressione.