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Sfiducia nella scuola.

  1. #1
    silence is sexy High Hopes.
    Donna 28 anni
    Iscrizione: 12/4/2009
    Messaggi: 511
    Piaciuto: 399 volte

    Predefinito Sfiducia nella scuola.

    Più vado avanti negli studi, più mi rendo conto di quanto la scuola superiore sia ingiusta e deleteria. Fino all'anno scorso ero fiduciosa in ciò che studiavo, ma ora mi rendo conto dell'inadeguatezza dei metodi degli insegnanti e della loro imparzialità.
    Io frequento il quarto anno di liceo scientifico, ho scelto questa scuola perchè amo le materie scientifiche, voglio costruirmi un futuro su questa passione e pensavo che questo indirizzo potesse offrirmi la possibilità di concentrarmi sulle materie scientifiche e invece passo i pomeriggi a studiare prevalentemente materie umanistiche.
    Io non sono una studentessa passiva: approfondisco gli argomenti che mi interessano, leggo molti libri, mi informo su temi attuali.
    Gli insegnanti sono prevalentemente di vecchio stampo, non si adeguano alla mente degli studenti e continuano a proporre metodi di apprendimento obsoleti e inefficaci.
    A volte la loro preparazione è scarsa(ho una prof che detta gli appunti da skuola.net per capirci), non spiegano o si rifiutano di rispiegare, pretendono di interrogare quando cazzo gli pare e fanno palesi favoritismi ai soliti leccaculo di turno.
    Io non sono una cazzona, prendo la scuola sul serio, studio e ho ottimi voti e ci metto l'anima in quello che faccio, ma ora mi sto veramente stufando dell'incompetenza dei miei insegnanti e del sistema scolastico inadeguato. Spero mi passi sta incazzatura, perchè sono veramente stufa di studiare ciò che non mi piace.



    Voi cosa ne pensate dei progammi scolastici della scuola superiore? Anche voi avete riscontrato questi problemi nella maggior parte dei docenti (non tutti sia chiaro, ma dei miei tutti tranne 2-3 sono degli stronzi incompetenti)?

  2. #2
    Moderatore 2.0 Canalfeder
    Uomo 28 anni da Barletta-Andria-Trani
    Iscrizione: 27/2/2008
    Messaggi: 12,195
    Piaciuto: 2822 volte

    Predefinito

    Anche io frequento un Liceo Scientifico e sono al quarto anno, ma al contrario tuo amo tutto cioè che comprende le materie umanistiche e al contrario non mi impegno più di tanto in quelle scientifiche.

    I professori incompetenti, che fanno favoritismi o a cui non gliene frega un cazzo ci sono in tutte le scuole e credo ci siano sempre stati. Non so quale occasione ultimamente mi abbia offerto la possibilità di ragionare sui programmi didattici delle scuole italiane, ma anche io sono del parere che ormai i programmi sono poco organizzati e studiati e che i metodi di insegnamento vadano cambiati o quanto meno aggiornati. Per fortuna nella mia scuola non ci sono professori così vecchi (tranne quelli con cattedra) e quindi abbiamo un buon margine di dialogo e anche di comprensione.

    Alla fine se una persona è determinata e vuole raggiungere i propri obiettivi ben sapendo che deve studiare tutte le materie, non solo quelle scientifiche (nel tuo caso) o umanistiche (nel mio caso), si rimbocca le maniche e tiene duro fino al Diploma dopo il quale potrà prendere un corso di Laurea nel campo di interesse. Io ad esempio ho quasi messo una pietra sopra le materie scientifiche e sono meno determinato magari anche di te, e quindi faccio giusto il sufficiente per le materie scientifiche ( in particolare l'amata matematica) ben avendo in mente che dopo la Maturità prenderò assolutamente un corso di laurea diametralmente opposto alle materie scientifiche.

  3. #3
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
    Piaciuto: 1497 volte

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    Frequentavo un liceo linguistico. Della mia scuola ho sofferto principalmente 3 aspetti: le eccessive ore dedicate alla letteratura straniera delle tre lingue rispetto alle ore di conversazione effettiva e legata ai temi di attualità (una a settimana per ogni lingua), le inutili ore dedicate al latino (cinque ore tra grammatica, letteratura e classici), due inutili ore di educazione fisica. Con il senno di poi ho capito che le ore di letteratura straniera servivano a coprire il lavoro delle professoresse italiane di ruolo e che l'unica ora di conversazione era fatta con le lettrici - le poveracce madrelingua si intende. Le ore di latino non si toccavano perché erano della professoressa "anziana" e guai a mettere in discussione l'importanza del latino in un liceo linguistico (bello per carità, andavo anche bene, ma qualche domanda sulla sua utilità volente o nolente te la fai). L'enigma è rimasta educazione fisica, ma almeno utilizzavo quelle due ore per fare i compiti delle ore successive.

    Penso che il nodo di tutto sia la fantomatica programmazione che viene fatta all'inizio di ogni anno dal consiglio docenti. Da insegnante ti impegni a dare un senso alla tua materia: fare contento l'editore; finire il suo libro e fare contenti i genitori dei figli di papà che incontri all'opera.
    A High Hopes. piace questo intervento

  4. #4
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
    Piaciuto: 10122 volte

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    Sulla questione delle materie scientifiche/umanistiche mi tocca dissentire: sono molto importanti entrambe e le superiori devono dare una base generale, ma poi lo studio esclusivo di una cosa sola spetta all'università.Io ho fatto il liceo classico, ho studiato una materia umanistica all'università eppure al liceo passavo ore e ore a fare matematica e fisica. Sinceramente non ne vedo il lato negativo, pur avendo studiato una cosa ora non mi sento ignorante su altre. Certo, non so più fare i conti velocemente come prima e quando rivedo i quaderni dove facevo trigonometria mi domando chissà che cazzo stessi scrivendo XD però un'infarinatura ce l'ho! E, invece, sono sconvolta quando gente che ragionava in modo "settoriale" (del tipo: farò una cosa scientifica all'università, sticazzi le materie umanistiche) non sa cose che per me fanno proprio parte del bagaglio culturale che ognuno dovrebbe avere.

    Sui programmi hai ragione e anche sulla qualità dell'insegnamento. Quella, purtroppo, è una questione di culo XD Io ho avuto professori poco bravi in alcune materie e ancora risento della lacuna. E i programmi sono vecchi. Per me è assurdo fermarsi alla seconda guerra mondiale, per esempio, e arrivare - se va bene! - alla guerra fredda. Pensa, io ho anche fatto un esame di storia contemporanea, ma tutto quello che so della storia dagli anni '70 a oggi è frutto del mio solo interesse personale. Come ormai è assurdo non studiare né Pasolini né Calvino in letteratura italiana!


    Ma, guarda, io sono sinceramente già avvelenata "dall'altra parte". Perché ho fatto esami su esami, studiato una marea di cose che avrei volentieri evitato, in attesa che 'sto vecchiume andasse in pensione e si desse spazio un po' ai giovani, ma il nostro simpatico ministro ha messo in chiaro che per noi giovani non c'è modo di entrare nel mondo della scuola. E il problema è anche quello: in passato ci sono entrati cani e porci a insegnare, gente senza un briciolo di amore per l'insegnamento e magari chi come me lo farebbe volentieri è tagliato fuori a prescindere perché ci sono ancora loro!

    I favoritismi, invece, li vedrai sempre e ovunque. Quindi, purtroppo, tocca abituarsi e non farci caso. Ci sarà sempre uno "più favorito" di te, e purtroppo troverai anche una marea di leccaculo. L'unica cosa che si può fare è ignorare.

    Comunque non so come sia allo scientifico, ma per me il secondo liceo (il quarto anno XD la nostra bella nomenclatura da snob XD) è stato il più difficile a livello di programmi. Al quinto anno, invece, si studiano tante cose bellissime, dalla storia del novecento, alla letteratura italiana del novecento (Pirandello, Svevo, Montale... un sacco di cose bellissime!), alla filosofia (Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche...!). Magari il prossimo anno andrà anche meglio
    A Flou., High Hopes. e alltheglitters piace questo intervento
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  5. #5
    British ninja Layne S.
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 6/9/2010
    Messaggi: 1,722
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    Quote Originariamente inviata da Sedna Visualizza il messaggio
    [...] le inutili ore dedicate al latino (cinque ore tra grammatica, letteratura e classici), [...] Le ore di latino non si toccavano perché erano della professoressa "anziana" e guai a mettere in discussione l'importanza del latino in un liceo linguistico (bello per carità, andavo anche bene, ma qualche domanda sulla sua utilità volente o nolente te la fai).
    Da laureata in lingue, anzi in mediazione linguistica (e ora apprendista linguista di una lingua straniera all'estero),ringrazio il cielo di aver fatto il liceo classico (anzi, ringrazio i miei che mi ci spedirono a forza ).
    Le ore di lingua, seppur fatte bene, non mi hanno aiutato nello studio successivo quanto il latino e il greco... Nelle persone adulte (dalla pubertà in su) la capacità di fare riflessioni metalinguistiche è importantissima per l'apprendimento, anche se ovviamente deve (o almeno dovrebbe) essere appoggiata da un appropriato uso della lingua. Ma questo è difficilissimo al livello scolastico, e anche universitario.
    Il latino (e il greco per chi fa il classico) sono il modo migliore per dare agli studenti un'infarinatura di linguistica agli studenti, visto che la linguistica "pura" di per sè sarebbe in effetti un po' troppo complessa e settoriale per essere portata nelle scuola superiori.

    Un esempio spiccio: quando ero in Spagna per l'Erasmus, avevo senz'altro un livello di spagnolo minore di altre persone avendolo studiato solo all'università, dunque per soli 2 anni all'epoca della partenza. Però la conoscenza del latino (e della letteratura italiana) mi risparmiavano di scrivere roba quale "X es una novela pistolar", come la mia collega che veniva dal linguistico nei suoi appunti.
    A Holly e High Hopes. piace questo intervento

  6. #6
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
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    Quote Originariamente inviata da Layne S. Visualizza il messaggio
    Da laureata in lingue, anzi in mediazione linguistica (e ora apprendista linguista di una lingua straniera all'estero),ringrazio il cielo di aver fatto il liceo classico (anzi, ringrazio i miei che mi ci spedirono a forza ).
    Le ore di lingua, seppur fatte bene, non mi hanno aiutato nello studio successivo quanto il latino e il greco... Nelle persone adulte (dalla pubertà in su) la capacità di fare riflessioni metalinguistiche è importantissima per l'apprendimento, anche se ovviamente deve (o almeno dovrebbe) essere appoggiata da un appropriato uso della lingua. Ma questo è difficilissimo al livello scolastico, e anche universitario.
    Il latino (e il greco per chi fa il classico) sono il modo migliore per dare agli studenti un'infarinatura di linguistica agli studenti, visto che la linguistica "pura" di per sè sarebbe in effetti un po' troppo complessa e settoriale per essere portata nelle scuola superiori.

    Un esempio spiccio: quando ero in Spagna per l'Erasmus, avevo senz'altro un livello di spagnolo minore di altre persone avendolo studiato solo all'università, dunque per soli 2 anni all'epoca della partenza. Però la conoscenza del latino (e della letteratura italiana) mi risparmiavano di scrivere roba quale "X es una novela pistolar", come la mia collega che veniva dal linguistico nei suoi appunti.

    Forse non mi sono spiegata, non metto in dubbio l'infarinatura e il metodo che può dare il latino quanto l'utilità di studiare 5 ore di latino a settimana rispetto alle poche ore dedicate all'inglese, al francese ed al tedesco. Io personalmente ho trovato aberrante studiare ore ed ore ed ore di letteratura latina e classici, dedicando tot misere ore alle lingue di cui tot misera ora alla conversazione. Sono degli aspetti che da studentessa di lingua straniera, si intende soprattutto lingue anglosassoni (inglese e tedesco), mi hanno pesato e mi pesano ancora oggi che studio e lavoro giornalmente con le lingue. Ripeto, bello e interessante, ma - per quanto mi riguarda - assolutamente inutile.

  7. #7
    British ninja Layne S.
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 6/9/2010
    Messaggi: 1,722
    Piaciuto: 1518 volte

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    Mah, è un punto di vista, è interessante come la pensiamo diversamente ma io non sono d'accordo.
    Non ci stavo neanche pensando nel primo post, ma per quanto riguarda lo studio dei classici: il fatto di aver fatto per anni una versione a settimana, entrando in contatto con varietà della lingua non standard, registri diversi ecc ecc., aver imparato a maneggiare il vocabolario e a fare delle "scelte" ...mi ha aiutata alla grande al momento di capire come funzionasse la traduzione.

    Potrei non aver imparato nient'altro, ma la nozione prima trovate il verbo! della mia profe del ginnasio sarebbe valsa da sola 5 anni di scuola e quella è universale, valeva tanto per le versioni di Aristotele lunghe 15 righe con un solo punto (...quello alla fine) quanto per qualsiasi testo che mi sia mai trovata davanti in vita mia.

    Per quanto riguarda la letteratura: almeno nel modo (molto completo, visto che ovviamente era una delle 2 materie caratterizzanti) in cui l'affrontavamo noi era necessaria, è impossibile comprendere una cultura senza un contatto con i documenti.

    Sul mettere più ore di lingua in un linguistico ti do ragione, ma purtroppo non sono sicura che erodere 2 ore di latino a favore di 2 di conversazione avrebbe fatto miracoli purtroppo. Confesso che anche io sono un po' pentita della mia stessa scelta di laurearmi in lingue; per fortuna ho avuto la possibilità di trascorrere lunghi periodi all'estero (e lo sto ancora facendo), ma sinceramente immedesimandomi in un mio ipotetico compagno mai uscito dall'Italia, francamente credo che neanche le 8 ore di lettorato settimanale potessero fare molto.

    PS: Io ho studiato solo 3 anni di tedesco (alle medie, figurati), e mi sarebbe piaciuto molto invece studiarlo con la conoscenza del greco antico.
    A Flou. piace questo intervento

  8. #8
    Mind over matter Elefantino Blu
    Uomo 34 anni da Biella
    Iscrizione: 15/5/2007
    Messaggi: 2,173
    Piaciuto: 513 volte

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    Forse hai troppe aspettative dalla scuola superiore, è semplice cultura generale... presa seriamente dovrebbe almeno darti le basi per poter stare al mondo dignitosamente.


  9. #9
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
    Messaggi: 1,810
    Piaciuto: 1497 volte

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    Credo che tu la veda in questo modo perché hai una maturità classica ed hai scelto di studiare e di dedicare le ore alle attività che hai descritto. In questo senso, sono sicura che hai avuto modo di sviluppare ed apprezzare le tue materie di studio più di me che delle 5 ore onestamente poco mi interessava quando ne avevo la metà dedicate per il percorso da me scelto.
    Uno studente che non ha la possibilità di trasferirsi all'estero dovrebbe essere comunque messo nelle condizioni di apprendere in maniera approfondita le lingue, quantomeno una delle tre che sceglie di portare avanti. In altri paesi europei si sta bene perché gli studenti vengono abituati da subito alla seconda o alla terza lingua e si dedicano delle ore significative allo studio di queste ultime anche in indirizzi tecnici (un po' quello che avviene da noi con il latino). E' un approccio educativo diverso.


    Quote Originariamente inviata da Layne S. Visualizza il messaggio
    Mah, è un punto di vista, è interessante come la pensiamo diversamente ma io non sono d'accordo.
    Non ci stavo neanche pensando nel primo post, ma per quanto riguarda lo studio dei classici: il fatto di aver fatto per anni una versione a settimana, entrando in contatto con varietà della lingua non standard, registri diversi ecc ecc., aver imparato a maneggiare il vocabolario e a fare delle "scelte" ...mi ha aiutata alla grande al momento di capire come funzionasse la traduzione.

    Potrei non aver imparato nient'altro, ma la nozione prima trovate il verbo! della mia profe del ginnasio sarebbe valsa da sola 5 anni di scuola e quella è universale, valeva tanto per le versioni di Aristotele lunghe 15 righe con un solo punto (...quello alla fine) quanto per qualsiasi testo che mi sia mai trovata davanti in vita mia.

    Per quanto riguarda la letteratura: almeno nel modo (molto completo, visto che ovviamente era una delle 2 materie caratterizzanti) in cui l'affrontavamo noi era necessaria, è impossibile comprendere una cultura senza un contatto con i documenti.

    Sul mettere più ore di lingua in un linguistico ti do ragione, ma purtroppo non sono sicura che erodere 2 ore di latino a favore di 2 di conversazione avrebbe fatto miracoli purtroppo. Confesso che anche io sono un po' pentita della mia stessa scelta di laurearmi in lingue; per fortuna ho avuto la possibilità di trascorrere lunghi periodi all'estero (e lo sto ancora facendo), ma sinceramente immedesimandomi in un mio ipotetico compagno mai uscito dall'Italia, francamente credo che neanche le 8 ore di lettorato settimanale potessero fare molto.

    PS: Io ho studiato solo 3 anni di tedesco (alle medie, figurati), e mi sarebbe piaciuto molto invece studiarlo con la conoscenza del greco antico.

  10. #10
    Matricola FdT
    Uomo 47 anni
    Iscrizione: 25/11/2013
    Messaggi: 21
    Piaciuto: 5 volte

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    Non aspettatevi chissà cosa dalla scuola: già è tanto se non vi lascia strascichi o addirittura traumi.
    Se cercate la cultura, potete farvela da soli: leggendo, approfondendo argomenti di vostro interesse, viaggiando.
    Se cercate un percorso che vi indirizzi al lavoro dei vostri sogni, ok percorretelo ma con la consapevolezza che poi per tradurre la teoria in pratica dovrete rivolgere il vostro sguardo oltralpe.

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