Il Giappone ha infranto il tabù dell'anomalia sessuale. Un bambino con problemi di identità, infatti, ha ottenuto il placet a frequentare le elementari insieme alle femminucce. Si tratta di una decisione rivoluzionaria nel Paese, dove gli istituti scolastici sono rigidamente divisi in maschili e femminili. La legge per cambiare sesso, in vigore da un paio di anni, è subordinata all'autorizzazione di un magistrato.
Il bambino, che ha sette anni, ha dimostrato sin dalla più tenera età orientamenti femminili. L'insofferenza verso la sua condizione lo ha addirittura portato a chiedere ai suoi genitori la rimozione degli organi genitali.
Il caso clinico è stato confermato da un ospedale della provincia centro-meridionale di Osaka. Il piccolo ha quindi iniziato a frequentare una scuola elementare femminile, dove è stato perfettamente accettato e si trova a suo agio.
La legge per cambiare sesso è stata approvata in Giappone un paio di anni fa; finora però l'esistenza di anomalie non aveva mai avuto un riconoscimento sociale fin dall'infanzia.