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Lauree inutili?

  1. #81
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Finchè dici "esercizio mentale" ok, qui non sono affatto in disaccordo, e ritengo sia impossibile essere in disaccordo SU QUESTO
    Guarda, se poi mi parli di "aiuto" posso essere d'accordo anche qui
    Il fattore che fa cambiare le cose è che stavolta dici "non un fattore indispensabile" mentre in passato (forse eravamo anche entrambi esacerbati per varie ragioni) mi era parso di capire che lo considerassi qualcosa di imprescindibile



    Se invece la metti come l'hai messa ora, ci siamo


    Sulla prima parte del tuo post concordo invece davvero al 100%, in parte concordavo già in passato ma ora diciamo che ho nuove consapevolezze su certe cose, e quella percentuale di accordo che mancava ora l'ho raggiunta
    Non superiorità ma collaborazione e sinergia, perchè entrambe aiutano tanto l'individuo quanto la specie a raggiungere la propria completezza
    Sai cosa... io penso che si possa recuperare in altri modi (soprattutto leggendo moltissimo). Ma sicuramente fare cinque anni di latino e greco ti risparmia tanta fatica e ti predispone a scrivere in una data maniera. Per quello sono estremamente d'accordo sul fatto che sia necessario insegnare quelle materie nei licei (anche perché altrimenti molti arriverebbero lì non sapendo scrivere, perché leggere o esercitarsi nella scrittura diverebbe opzionale, mentre in quel modo diventa un fattore obbligatorio; non so se è chiaro quel che voglio dire)

    Sulla seconda parte sono perfettamente d'accordo anche io... non concepisco come possa esserci competitività. E' ovvio che alcune materie siano più difficili di altre, ma facile non è mai stato sinonimo di utile...
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  2. #82
    Can che dorme Wolverine
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    Sai cosa... io penso che si possa recuperare in altri modi (soprattutto leggendo moltissimo). Ma sicuramente fare cinque anni di latino e greco ti risparmia tanta fatica e ti predispone a scrivere in una data maniera. Per quello sono estremamente d'accordo sul fatto che sia necessario insegnare quelle materie nei licei (anche perché altrimenti molti arriverebbero lì non sapendo scrivere, perché leggere o esercitarsi nella scrittura diverebbe opzionale, mentre in quel modo diventa un fattore obbligatorio; non so se è chiaro quel che voglio dire)
    Mettiamola così: quello da te proposto è un modo, magari efficace, magari no, ma comunque un modo

    Un altro, SECONDO ME ugualmente efficace e che non toglierebbe tempo ad altre materie importanti tanto umanistiche quanto tecnico-scientifiche, sarebbe ad esempio quello di rendere più "stringente" e davvero selettivo l'insegnamento della lingua italiana in sè per sè (oltre che dell'inglese, diventato ormai da anni molto importante) fin dalle scuole di livello inferiore, in maniera da scongiurare il rischio, purtroppo più che esistente, di arrivare alle superiori senza saper mettere due parole in croce e prendendo 4 ai temi d'italiano...

  3. #83
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Mettiamola così: quello da te proposto è un modo, magari efficace, magari no, ma comunque un modo

    Un altro, SECONDO ME ugualmente efficace e che non toglierebbe tempo ad altre materie importanti tanto umanistiche quanto tecnico-scientifiche, sarebbe ad esempio quello di rendere più "stringente" e davvero selettivo l'insegnamento della lingua italiana in sè per sè (oltre che dell'inglese, diventato ormai da anni molto importante) fin dalle scuole di livello inferiore, in maniera da scongiurare il rischio, purtroppo più che esistente, di arrivare alle superiori senza saper mettere due parole in croce e prendendo 4 ai temi d'italiano...
    I problemi della nostra scuola sono tanti.
    Si impara l'italiano ma si scrive troppo poco.
    Si studiano il latino e il greco, ma non si dà modo agli studenti di capirne a fondo le strutture.


    Per me l'inglese ha senso in un secondo momento. Trovo inutile toglier tempo all'italiano per insegnare a un bambino soltanto il lessico (perché solo questo è possibile fare, almeno nel corso dei primi due anni delle elementari).

    Ma forse questo non è in topic XD
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    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  4. #84
    Can che dorme Wolverine
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    Giusto, è vero

    Dài, accontentiamoci di aver trovato comunque punti di incontro che uno o due anni fa sembravano irraggiungibili
    A Holly e Joy Turner piace questo intervento

  5. #85
    Perennemente incazzato!!! Earl88
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    Non fraintendetemi, io non sono sostenitore solo dell'"utilistico" e denigratore dell'"inutile"...al contrario...nei miei post iniziali credo di aver sottolieato più volte la cosa...sto solo dicendo come, secodo me, l'epoca in cui viviamo e la futura prossima, abbiano stuprato tale cognizione della cultura...costringendo l'uomo a sapersela cavare come può come fa il gorilla nella giungla o lo scorpione nel deserto.. una sorta di imbestialimento della società!!! Io non dico che sia giusto, dico solo che sta avvenenendo e che dobbiamo prenderne atto per non autodistruggerci!!!
    ...
    Lungi da me criticare le materie umanistiche e chi le studia...i più grandi imperi della storia si son basati su ciò e han sempre sovrastato i barbari per tale motivo...(uno fra tutti l'impero della chiesa)!!!

    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Uno o due anni fa forse sarei stato completamente d'accordo con Cleveland (e mi sa che Holly quei periodi se li ricorda benissimo ), ma ora...bè, diciamo che su alcune cose ho un orientamento un po' diverso. Non che ora propugni una totale superiorità dell'umanistico a scapito del tecnico-scientifico, assolutamente, ma non sono più neanche un sostenitore accanito del contrario come invece ero tempo fa.
    Studiando ma forse soprattutto crescendo e riflettendo un po' su quello che faccio, vedo, ascolto, leggo e percepisco, ho iniziato a comprendere ancora meglio l'importanza che può rivestire la cultura cosiddetta "umanistica" tanto nella vita di un individuo quanto nella vita dell'umanità in quanto specie in senso globale, per distinguerla da macchine o animali.
    In questo concordo anche con @Lucian oltre che con @Holly

    E considerando che ho frequentato un ITIS come scuola superiore e sono da poco laureato in Comunicazione, posso dire di aver "affrontato" entrambi i mondi se pure con i limiti che io stesso mi riconosco.


    (L'unica opinione che in me non è cambiata è che sostengo la totale inutilità, OGGI, di insegnare nelle scuole la lingua latina e la lingua greca Questo nessuno me lo toglie dalla testa )
    Anche io 2 o 3 anni fa ti sostenni in tale dibattito..ma anche io ho cambiato opinione

  6. #86
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
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    Quote Originariamente inviata da Cleveland Visualizza il messaggio
    Non fraintendetemi, io non sono sostenitore solo dell'"utilistico" e denigratore dell'"inutile"...al contrario...nei miei post iniziali credo di aver sottolieato più volte la cosa...sto solo dicendo come, secodo me, l'epoca in cui viviamo e la futura prossima, abbiano stuprato tale cognizione della cultura...costringendo l'uomo a sapersela cavare come può come fa il gorilla nella giungla o lo scorpione nel deserto.. una sorta di imbestialimento della società!!! Io non dico che sia giusto, dico solo che sta avvenenendo e che dobbiamo prenderne atto per non autodistruggerci!!!
    ...
    Lungi da me criticare le materie umanistiche e chi le studia...i più grandi imperi della storia si son basati su ciò e han sempre sovrastato i barbari per tale motivo...(uno fra tutti l'impero della chiesa)!!!

    Anche io 2 o 3 anni fa ti sostenni in tale dibattito..ma anche io ho cambiato opinione
    O forse proprio perché ci stiamo abbrutendo, dovremmo ri-civilizzarci attraverso la cultura.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  7. #87
    Perennemente incazzato!!! Earl88
    Uomo 36 anni
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    O forse proprio perché ci stiamo abbrutendo, dovremmo ri-civilizzarci attraverso la cultura.
    Purtroppo non siamo noi a poter decidere tutto ciò...il buon senso dice una cosa...chi comanda dice altro, non perchè scemo, ma perchè furbo, a suo tornaconto!!!

  8. #88
    Overdose da FdT Fiona
    Donna 36 anni
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    Cleveland, Pascoli ti fa un baffo!

    Hai ragione da una parte, nel senso che sta andando tutto allo scatafascio e fingere che una volta laureati sarà tutto meraviglioso e cadranno dal cielo grandissime opportunità che attendono solo noi è falso, però da qui a dire 'studiamo quello che porta lavoro o non si mangia' ce ne passa.........

  9. #89
    Martafel88
    Utente bannato

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    Io abito a Londra, a settembre dopo quasi due anni iniziero l'universita qua e studiero linguistica e francese. Le lingue sn la mia passione (lo spagnolo e l'italiano sn le mie madrelingue) e voglio coltivarle e lavorare di esse, nn so in che ambito, mi piacerebbe il turismo o la redazione.. si vedra, per ora e' un futuro lontano ma ti consiglio di fare quello ke ti piace, altrimenti ti sentirai sconfitta da te stessa. Se poi ti trovi cn una laurea in mano e nessun lavoro almeno sai ke hai ftt quello ke ti piace e se davvero ci tieni ti impegnerai per anni a trovare un lavoro adeguato.
    Ultima modifica di Killuminato; 1/4/2011 alle 10:34 Motivo: NO SPAM!

  10. #90
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
    Messaggi: 1,233
    Piaciuto: 137 volte

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    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio
    Effettivamente alcuni titoli sono poco spendibili, ma la colpa non è dell'impostazione del corso di laurea in sè quanto la mancanza di comunicazione tra istruzione e mercato del lavoro. Come ho già detto in passato, l'opera di orientamento nelle stesse facoltà è molto scarsa. Pertanto un laureato si trova con il titolo in mano e non gli resta che appenderlo al muro..a meno che non trovi degli efficaci canali di inserimento.
    E se facessimo un bel numero chiuso su tutte le facoltà, come in vigore in molti paesi europei? Lo Stato decide quanti filosofi, letterati, chimici, ingegneri ed avvocati gli abbisognano ogni anno e fa studiare quelli e solo quelli(*). Nessuno si prende una laurea solo per appenderla al muro e tutti si mettono subito a guadagnarsi il pane se non son buoni a studiare. Vi assicuro che questo sistema è tanto efficiente quanto equo.


    (*)
    Per evitare che si trasformi nella solita mafia nostrana, i professori li facciamo arrivare da fuori, magari ce li manda l'ONU...




    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Per me ci sono un sacco di facoltà inutili o comunque facoltà che formano persone che servono per lo 0,1% dei posti di lavoro di una nazione. Io sono dell'idea che al giorno d'oggi tutte queste persone che si laureano non servono assolutamente a nulla. Ci sono troppi laureati che ambiscono allo stesso "posto". Ma non sono i posti che si devono creare per i futuri lavoratori che sono i lavoratori che si devono "adattare" (per quel che possibile ovviamente) a ciò che serve al mercato del lavoro.
    Ho una cugina psicologa perennemente frustrata dalla precarietà del proprio lavoro e dalla pochezza dello stipendio. Se pero' gli chiedi se era a conoscenza delle difficolta' che l'avrebbero aspettata una volta laureatasi si inca$$a come una belva...
    Il numero chiuso su tutte le facolta', con un esame di ingresso a prova di truffa come avviene all'estero, e' l'unico strumento che assicura un posto di lavoro a tutti i laureati, perche' chi entra e' molto in gamba e non va fuori corso e perche' sa di avere un posto che lo aspetta appena terminato. Solo cosi' lo studio diventa un ascensore sociale. Cosi' come e' ora in ospedale ci entra solo il figlio del primario, notaio ci diventa il figlio del notaio, etc. etc. Ma e' inutile sognare, noi parliamo sempre di leggi e regole quando queste riguardano qualche d'un altro. Quando coinvolgono noi in prima persona, cominciamo subito a dimenarci e avanzare dei distinguo...


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