Il termine ovviamente si rifà a composti chimici ionici dell'oro; ma il termine è evoluto in un eufemismo usato per indicare i composti usati in medicina.
L'applicazione dei composti dell'oro in medicina è chiamata "cresoterapia" e "auroterapia." I primi report di ricerche in quest'area apparvero nel 1935, primariamente per ridurre l'infiammazione e per rallentare il progredire di malattie in pazienti con artrite reumatoide. La maggior parte dei composti chimici dell'oro, tra cui alcuni dei farmaci sotto riportati, non sono in effetti sali.
Accanto ai benefici ci sono anche effetti collaterali degni di nota: primo tra tutti un eccessivo accumulo di oro nell'organismo... è vero che non è propriamente un metallo pesante ma viene annoverato tra essi.
Il problema è che l'oro tende ad impiegare circa 2 mesi o più per raggiungere uno stato di equilibrio all'interno del corpo umano e ha un tempo di emivita molto lungo.
E con livelli così elevati di oro ben presto molti organi iniziano ad esser compromessi, e se non si interviene in tempo la compromissione è definitiva, irreversibile.
Altri effetti collaterali sono diminuzione dell'appetito, nausea, perdita di capelli e diarrea; si son riscontrati anche problemi a pelle, sangue, reni, o polmoni.
Tra i composti usati in medicina possiamo ricordare:
- Auranofina
- Aurotioglucosio
- Disodio aurotiomalato
- Sodio aurotiosolfato
- Sodio aurotiomalato