Cinque fotocopie a colori, un rotolo di scotch e via: eccoci pronti a difendere le radici cristiane dai quei senzadio dell’Europa. Il parlamentare europeo Mario Mauro, presidente dei deputati del Popolo delle Libertà, candidato sconfitto alla presidenza del parlamento, ce lo fa sapere in prima persona tramite il suo sito internet: dopo la decisione della Corte di Strasburgo di condannare lo Stato italiano a un risarcimento danni per la presenza dei crocifissi nelle aule delle scuole italiane, in segno di protesta si è messo a tappezzare i muri del Parlamento europeo con le immagini del Crocifisso di William Congdon. “La decisione della Corte di Strasburgo costituisce un classico esempio di impostazione laicista volta a rinchiudere la religione, in particolare quella cristiana, in un vero ghetto“, aveva detto Mauro in occasione della sentenza, aggiungendo poi che “La sentenza disconosce il ruolo della religione, in particolare quella cristiana, nella costruzione dello spazio pubblico e promuove un indifferentismo religioso che è in profonda contraddizione con la storia, la cultura e il diritto del popolo italiano“.
Ma le parole non potevano bastare, e così Mauro è passato ai fatti: armato di cinque fotocopie, un rotolo di scotch e una macchinetta fotografica, è partito lancia in resta con una protesta pacifica imperocché gandhiana assai, e si è messo a girare nei meandri del parlamento europeo e, “rapido e invisibile, terror dell’intero scibile” (come scriveva più o meno Bonvi per descrivere le gesta del suo Cattivik), si è messo ad appiccicare sul muro le immagini con un po’ di nastro adesivo, per poi fotografare il tutto e inviarlo al Sussidiario.net, da cui è tratta la foto che vedete. “Le immagini della Crocefissione sono state appese in luoghi di passaggio, come gli ingressi, gi ascensori, la mensa, e anche davanti alla sala plenaria” scrive testualmente il Sussidiario.
Poco conta, nella fattispecie, che la Corte Europea dei diritti dell’uomo poco c’azzecchi con le istituzioni UE in senso stretto, visto che è stata istituita dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, per assicurarne il rispetto. Poco conta anche che una siffatta protesta, per avere qualche significato, forse avrebbe dovuto essere effettuata ponendo le immagini del crocefisso non nei luoghi di passaggio, ma semmai nelle aule e in quelli di riunione (si sa, quando si passa di corsa in un corridoio raramente si nota cosa c’è attaccato alle pareti). Poco conta anche che, con il sontuoso stipendio che prendono i parlamentari europei, si sarebbe potuto almeno mettere una cornicetta alla fotocopia, per renderla un po’ meno anonima, e soprattutto non usare lo scotch che fa tanto provinciale.
Quello che conta, invece, è sapere che, nonostante siano passati tanti anni, la vocazione al martirio del cristiano provetto è ancora viva – e lotta insieme a noi. Tremino, lorsignori della partitocrazia anticristiana islamista cristofobica e così via. Oggi cinque fotocopie appiccicate con lo scotch, domani chissà.
L’onorevole che appiccicava i crocifissi nei corridoi
Non ho parole.
Dire una cosa del genere:
“La sentenza disconosce il ruolo della religione, in particolare quella cristiana, nella costruzione dello spazio pubblico e promuove un indifferentismo religioso che è in profonda contraddizione con la storia, la cultura e il diritto del popolo italiano“
è più grave dell'andare a prostitute o a trans.
Mi è stato detto da una insegnante di religione e per rafforzare questa cosa - tra le varie - le venne consigliato da istituzioni della Santa sede di conseguire una laurea di teologia per evitare di essere sbattuta fuori dalle nuove laureate.
Poi, ho fatto degli studi sui licenziamenti svolti sempre dal Vaticano a insegnanti statali che avevano avuto figli fuori dal matrimonio.
E il trattamento economico spettante previsto in questi casi era diversificato rispetto ai dipendenti pubblici normali - da qui presumo che tali discriminazioni siano giustificate da un trattamento loro.
Che il trattamento economico sia diverso ci può stare.
Ma vengono stipendiati dallo stato.
Non è possibile questa cosa, perchè vige un principio di parità di trattamento che renderebbe illegittimo un trattamento diversificato erogato dallo stesso ente (in questo caso lo Stato).
Almeno io ho sempre saputo così, naturalmente non ho interesse nello sviarvi - se Don però saprà darci delle fonti certe sarebbe un buon contributo per la mia cultura.
anche io sapevo che erano stipendiati dallo stato e pagati come tutti i professori..
2005
Repubblica.it » Scuola & Giovani » Aumenti e via libera alle assunzioni Il 2006 del prof di religione
2007
Religione, i prof guadagnano di più "Ora gli stessi aumenti per tutti" - Scuola & Giovani - Repubblica.it
Rosa nel Pugno: basta privilegi ai prof di religione! - A scuola di bugie
2009
Scontro alla Camera sui tagli alla scuola - Rassegna.it - Sito di informazione su lavoro, politica ed economia sociale
[...]
Il decreto legge n. 134, inoltre, sancisce la persistente difformità di trattamento tra insegnanti ordinari e docenti di religione non di ruolo, ai quali ultimi viene riconosciuta la maturazione di scatti stipendiali biennali; malgrado numerose pronunce giurisprudenziali - a livello nazionale ed europeo – abbiano messo in luce questa anomalia, il governo ha compiuto una scelta che pone in competizione lavoratori precari appartenenti a varie categorie (alcune delle quali, peraltro, completamente ignorate) e introduce gravi elementi di discriminazione tra docenti ordinari e docenti di religione.
Dl precari, governo battuto alla Camera - l'Unità.it
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L'opposizione compatta - Pd, Idv e Udc - ha chiesto che quel «in alcun modo» scompaia dalla legge per evitare di creare un precedente pericoloso per tutti i settori. La mancata maturazione di anzianità, poi, per l'opposizione «è discriminatoria» visto che gli insegnanti di religione possono usufruirne.
Perchè sollevare delle polemiche .,
se gli insegnanti di religione vengono pagati dal Vaticano??
Mi linkate gentilmente la normativa che lo regolamenta? Soprattutto chi se ne intende ovviamente.
Io sapevo che i prof di religione vengono "installati" dalla curia, ma pagati dal provveditorato