Con "gioie" intendevo la cultura che ci siamo lasciati indietro, quella cultura a cui tu tanto ci tieni; la lingua che parliamo per usare una nuova, la famiglia - nonni, fratelli, zii.. Voglio vedere te quanto duri se vai ad abitare in un'altro paese. Voglio vedere te quanto duri se vai in Croazia (cosa che non credo farai mai perché se io l'ho lasciata vuol dire che c'è ben poco da sperare lì) e cerchi di imparare lo slavo. Voglio vedere te lasciarti indietro la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi sogni spezzati diventati non altro che frivoli in un giorno.
Personalmente, sono venuta qua per seguire i miei genitori, perché ci sono profondamente legata a tal punto di non sopportare di starli lontano. Sono venuta per studiare e lavorare, perché se qua c'è la legge della raccomandazione, lì è triplicata, non permettendomi in nessun modo di inserirmi nel mondo di lavoro per come l'ho immaginato io.
Gli immigrati ci provano, fanno il possibile per addattarsi ad una realtà nuova e diversa, ma nella loro vita non è sicuamente quello la prima cosa sulla lista dei problemi - sono quelli psichici, è lo shock che una persona subisce dovuto ad un cambiamento così radicale.
Prendi come esempio i cinesi.. quanto pensi sia difficile per loro imparare la tua lingua? Loro sono molto, ma molto intelligenti (pensa solamente che è proprio il lontano oriente dove trovi la culla della cultura), ma nello stesso modo in cui a noi ci vorebbe un'eternità per imparare a parlare e sopratutto scrivere in cinese, anche loro hanno bisogno di tempo per imparare. Non è che non vogliono, è che non possono, è difficile.