io quando si parla di economia (si sarà notato in precedenza) faccio finta di niente.. prendo un oliva.. do' un morsetto guardando il quadro al muro e appena tutti sono voltati swishhhhhh sparisco
io quando si parla di economia (si sarà notato in precedenza) faccio finta di niente.. prendo un oliva.. do' un morsetto guardando il quadro al muro e appena tutti sono voltati swishhhhhh sparisco
Si in effetti non vorrei aver parlato troppo presto...ma se qualcuno vota contro o cerca di affossarla (magari perchè ha amici o parenti sistemati in questo o quel consiglio) spero venga inchiappettato da un toro impazzito.
Sull'argomento, consiglio a chi si vuole guastare la giornata il libro "la casta"..
non ti preoccupare il governo pensa proprio a te che non conosci l'economia basta che tu smetta di fare il disfattista
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Tremonti: «Nel 2010 Pil all'1%» Il ministro:«Partiamo dal -6%. Riforma fiscale entro la fine della legislatura». Marcegaglia: serve sforzo corale
ROMA - Nel 2010 il Pil italiano potrebbe risalire all'1%. Giulio Tremonti mostra un certo ottimismo parlando all'assemblea degli industriali di Roma. «Può essere che chiudiamo il 2010 con un segno positivo del Pil, particolarmente positivo: 1% oppure di più di 1%» ha detto il ministro dell'Economia, evidenziando che «la cosa importante è che partiamo da un -6%». Il titolare di via XX Settembre ha ricordato che nel 2008 il Pil è calato dell’1% e nel 2009 si ridurrà di circa il 5%. Ecco perché se il 2010 chiuderà con un segno positivo questo vuol dire che «si risale dopo aver perso il 6% in due anni».
«PREFERISCO DISCUTERE PRIMA IN CDM»- Parlando agli industriali capitolini Tremonti ha affrontato temi economici, ma non solo. «Sono un uomo all'antica, preferisco discutere prima nel consiglio dei ministri e poi in Parlamento» ha detto il ministro. «La crisi non è un week-end, non è un party ma è qualcosa di più complesso che tutti stiamo vivendo. Abbiamo fatto alcune cose fondamentali che sono come l’aria, te ne accorgi solo quando ti manca. Abbiamo garantito tutti i servizi essenziali, dalla scuola alla sicurezza» ha aggiunto il ministro replicando non esplicitamente alle polemiche sollevate dal ministro Brunetta, che aveva parlato di «veti ciechi» da parte del ministero del Tesoro.
«NO AI DOTTOR STRANAMORE» - Parlando della Finanziaria, Tremonti è stato chiaro. «Ricette magiche» non ce ne sono, e sarebbe «da irresponsabili prestare attenzione ai tanti dottor Stranamore». «I tagli sono immaginati su due voci fondamentali, la prima delle quali è quella sui trasferimenti alle imprese: certo, se si immagina un trasferimento alle imprese per 13 miliardi ad uno verrebbe da dire: accidenti, perché non ci ho pensato prima io, era così facile?» ha spiegato il ministro secondo il quale «andando a vedere dietro quelle somme che cifrano 13, 11 e poi 10 miliardi nel triennio ci sono le Ferrovie, le Poste, i crediti alle imprese, il trasporto pubblico locale. Si tratta di una serie di voci, credo, difficilmente tagliabili».
IRPEF E SANITÀ - Stesso discorso secondo il ministro vale per la sanità. Tagliarla è impossibile perché «costa meno, meglio della media europea, e mediamente ha un rendimento superiore». «Davvero pensate che si può tagliare la sanita? Davvero pensate che si può dire ad un lavoratore ti taglio l'Irpef ma ti taglio anche la sanità?» ha detto il ministro replicando indirettamente alle proposte di taglio alla spesa come quelle avanzate dal presidente della Commissione Finanze del Senato Mario Baldassarri.
RIFORMA FISCALE - «Faremo una riforma fiscale ma in una prospettiva lunga e nel rispetto dei vincoli di bilancio» ha poi annunciato Tremonti. «Ne ho iniziato a parlare con il presidente del Consiglio e continuerò a farlo. La faremo al termine della legislatura e sarà rivolta al lavoro e alla famiglia».
MARCEGAGLIA: «SERVE UNO SFORZO CORALE» - A Tremonti si è rivolta la numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia, sottolineando la necessità di uno sforzo corale di fronte alla crisi. «Chiedo al ministro - ha detto la leader degli industriali - di aprire un dibattito serio e non demagogico sulla riduzione della spesa pubblica corrente improduttiva per investire quelle risorse in infrastrutture e ricerca per far ripartire il paese». Il presidente di Confindustria, nel corso dell'assemblea degli imprenditori romani, ha precisato che si tratta di «una richiesta nel medio termine, non da fare ora in finanziaria».
Marcegaglia ha poi definito "inutile" la contrapposizione tra il partito del rigore e e quello della spesa. «Confindustria non è nè del partito del rigore nè di quello della spesa. Si iscrive al partito che vuole progettare il futuro del paese. Il Paese ha ritrovato la capacità di fare rigore nei conti pubblici ed è positivo. Ora serve anche capacità di fare sviluppo». A Tremonti Confindustria chiede quindi, nel medio termine, "una riflessione sulla spesa improduttiva", individuando "non per questa Finanziaria" le aree dove tagliare per reperire risorse.
OLIMPIADI 2020 A ROMA - «Sostengo con energia e soddisfazione la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020». Lo ha detto il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, intervenendo all'Assemblea della Uir. «Lavoreremo tutti insieme affinchè ci sia una candidatura forte e autorevole», ha aggiunto.
Ah che politica quella di Berlusconi...!
Vi chiedo.. qualcuno si è accorto che "casualmente" tutta l'attenzione dei media e degli italiani di conseguenza si è spostata dai problemi di Berlusconi a quelli della moralità di Marrazzo (e seguito ben udibile in tv)?
Magicamente lui risolverà i suoi problemi coprendo con un velo di fumo gli occhi di tutti.
Sondaggi: Pdl al 38.6%, centrodestra vicino al 50% e Pd al 28.4%. 10 punti di distacco tra le due coalizioni
Ci sarà un motivo no ?
O tutta l'Italia è pazza oppure il Governo Berlusconi sta lavorando bene .
A me pare la seconda .......
E' la prima vale il 28,4 %....
Qualcuno è più perfetto di altri modestamente .....
Si,ma se fai cosi apertamente il troll ti fai scoprire subito....non c'è gusto.
Il Fazioso Liberale . it
Non ci credo che esista un sito simile e che ci sia qualcuno che crede a quello che scrivono lì sopra