Originariamente inviata da
gregnapola
C’era un tempo ch’eran noti gli italiani
come un popol di poeti, eroi e santi,
pizzaioli, furbacchioni e naviganti,
difensori dei valori più cristiani.
Ma col tempo questi sterili cliché
han ceduto il passo al nostro vero genio:
non già quello del Lupin di nome Arsenio
ma di un Priapo Casanova molto osè.
Fare sesso o farsi fare in certi casi
diventò la principale occupazione
di chi vive nell’italica nazione,
coltivata come un’arte, quasi quasi.
Pare quasi che i politici nostrani,
grandi manager e amministratori,,
senza mai dimenticar gli imprenditori,
si trastullino col sesso a piene mani.
Poi giù giù fino alla gente più comune,
club privée, scambi di coppie, porno-sale
e il turismo cosiddetto sessuale:
si va a fottere su Giove e le sue lune!
C’è un pochino, perché no?, di trasgressione:
transessuali, bisessuali, animalisti,
travestiti, copro-, zoofili e papisti,
sesso estremo con o senza polluzione.
Tanto che c’ abbiamo come presidente
un mandrillo ch’è dotato di un pitone
schiavo d’ùna inestinguìbile erezione,
arrapato senza colpa né movente.
Non per niente s’è alleato coi leghisti
Pur se un baffo gliene fa il federalismo:
lui e Bossi son cultori del priapismo,
integerrimi, d’acciar, celoduristi
Lui fa sesso senza soste per più ore,
una o tante, vecchie o giovani non conta:
quando sniffa una jolanda, lui la monta,
quasi come prescrizione del dottore.
C’è la crisi, dicon tanti, forse, pare;
ma no certo per il nostro Casanova:
tanto all’estero che in patria, ove si trova,
con dovìzia lui si dà all’arte d’amare.
Se poi trova una guagliona di spessore
ch’è maestra nel placare le sue voglie,
come un fiore a più riprese lui la coglie,
poi la premia con incarico ad onore.
Dagli e dagli però qualche schifosetto
s’è ficcato nelle linee sue roventi,
registrando le sue avanches più prorompenti
e ora teme che gli giochi uno scherzetto.
Lui però senza frapporre troppi indugi
mette sotto i suoi scagnozzi ed avvocati
perché spengano i pruriti ai magistrati
che gli ficcano le orecchie nei pertugi.
Voi capite che sarebbe d’imbarazzo
se alla radio, sui giornali o alla Tivù
si sentisse come il nobile Re Hatù
porta avanti la politica del *****.
Anche se non mi farei le meraviglie
di scoprir che agli italiani frega niente
di saper che il loro amato presidente
ha un gran sogno: di scoparglisi le figlie.