In realtà si stanno mettendo le mani nella scuola elementare, che è tra le prime e migliori in europa, e la scelta del ritorno al maestro unico sarà controproducente, perchè ormai viviamo in un mondo che richiede specializzazioni e competenze in informatica, matematica, lingue e quant'altro. Tagliare posti di lavoro non è mai una soluzione, ma una comoda strada per tagliare la spesa pubblica a svantaggio di tutti; cioè non è una riforma ma un atto che tenderà a deteriorare la scuola italiana nel tempo. A noi servono vere riforme: una scuola veramente laica, professionale, che stimoli l'interesse per la scienza e la matematica prima di tutto, che ne aiuti meglio la comprensione e la preparazione. E bisognerebbe fare più corsi di aggiornamento per gli insegnanti e impedire che il lavoro del professore diventi un impiego di ripiego, perchè è uno dei lavori più importanti in assoluto.