infatti questo era lo spirito del post , ma non vedo a questo dibattito una voce al femminile che ne pensa di questo periodo, certo i piccoli sapienti al maschile quelli non mancano qui nel nostro post dedicato a questo tema.
Il il 68 è stato un anno veramente rivoluzionario per le donne dove finalmente hanno conquistato una piena consapevolezza: slogan di quel periodo erano come parole d'ordine " il corpo è mio e lo gestisco io, io sono mia, e qualche burlone aggiungeva pure .....ma per 10.000 lire sono anche tua e i classici spot contro la chiesa e borghesia che vedevano le donne solo buone per casa e la devozione al marito mentre per tutto il resto, (la riforma del diritto di famiglia è del 75, mentre quella divorzio e del 73 e la legge sull'aborto ec...) alla donna doveva ancora subire una tutela familiare del marito o del padre ( famoso è divorzio all'italiana di quel periodo dove uccidere la fredifrega in quel periodo era considerato un delitto passionale e la vita di una donna o del suo amante era considerato una colpa lieve rispetto alle ragione del marito cornuto e marziato).
Qui ho solo accennato ad un esempio di quel periodo, per quanto riguarda la dimensione femminile, aspetto piu contributi dalle dirette interessate, ma oggi guardandovi indietro voi donne o le ragazze di oggi come sentite o vedete il 68 e i suoi frutti a distanza di 30 anni?
Quoto Usher, lo spirito del topic e' quello di delineare un quadro storico-sociale del'68 visto da noi giovani... fuori da ogni polemica e soprattutto da ogni ideologia politica anche se può trapelare e parlando del'68 credo sia inevitabile...
quando la fantasia golidardica di qualcuno avvicina la realtà, senza aspettare il 68 anzi l'onda lunga si protrae fino ad oggi
(articolo tratto dal corriere della sera del 5.03.2008)
Mosè sotto l'effetto di droga sul Sinai Quando ricevette i 10 Comandamenti. Lo sostiene uno psicologo israeliano
GERUSALEMME - Il profeta Mosè, secondo un ricercatore israeliano, si trovava sotto l'effetto di droghe quando sul Monte Sinai Dio gli consegnò i Dieci Comandamenti. Le sostanze attive che provocano illusioni sensoriali, quali gli allucinogeni, avrebbero avuto un ruolo importante durante i riti religiosi degli israeliti ai tempi della Bibbia, ha spiegato il ricercatore Benny Shannon nella rivista di filosofia «Time and Mind». Nel caso di Mosè, dice il professore di psicologia cognitiva all'università di Gerusalemme, non si è trattato di un «evento sovrannaturale». Ma non è neppure solo leggenda: «E' molto più probabile che la vicenda si sia svolta sotto l'effetto di qualche droga psichedelica», ha detto Shannon ieri alla radio israeliana. Mosè sarebbe stato alterato anche quando vide «il cespuglio di spine ardente», dove si manifestò l'angelo di Jahweh, appunto, sotto la forma di una fiamma di fuoco. Anche in questo caso all'origine delle «visioni» ci sarebbero stati delle sostanze narcotizzanti.
EFFETTI PSICOATTIVI - «La Bibba riporta che le persone udivano dei suoni, e questo è uno dei classici fenomeni col quale si manifestano certe droghe». Molti culti amazzonici utilizzano a scopi rituali l'ayahuasca, un intruglio vegetale, che combinato sintetizza la molecola in questione e provoca degli effetti psicoattivi. La sostanza è ancora usata frequentemente dagli sciamani o stregoni indigeni in Amazzonia. «Anch'io ho avuto delle visioni, che avevano significati religiosi e spirituali», ha detto lo scienziato che afferma di aver testato il miscuglio. Gli effetti psichedelici sono comparabili con la sostanza estratta dalla corteccia dell'albero di acacia. E quest'albero viene menzionato spesso nella Bibbia, dice in conclusione Shannon al Time and Mind Journal of Philosophy.
REAZIONI - La notizia è stata ripresa anche dal quotidiano israeliano Haaretz, scatenando una serie di reazioni polemiche. Ma la più frequente è stata: «Che cosa si è fumato Shannon prima si scrivere il suo articolo?». Il professore, del resto, avrebbe ammesso che «chiuque può assumere allucinogeni ma per ricevere le Tavole della Legge bisogna essere Mosè».
Fermatelo vi prego... Madonna e' da neurodeliri!!!!! Non si sa piu' cosa inventarsi...
domanda: come hanno visto il 68 i vostri genitori e che lezioni vi hanno trasmesso da tale esperienza a voi figli? uno o due pareri li ho visti e gli altri che mi dicono in questo senso?
Sul '68 in questo topic sono gia' state dette molte cose... e' quello che e' venuto poi che sara' elemento della nostra analisi anche sull'arte di quegli anni...
PARTENDO DALLA LETTERATURA
( ... se volete e non vi rompete i coglioni... ditemelo se risulto pesante)
IL '68 in letteratura analizzando le realta' letterarie precedenti al '68, non esiste una letteratura sessantottina piuttosto esiste una "SAGGISTICA SESANTOTTINA" vd. Mario Capanna " Formidabili quegli anni" e tutte le analisi su quegli anni.
Ma c'è una letteratura che apre la strada verso una "scrittura sul tema sociale" ed e' quella di Vasco Pratolini che e' possibile ravvisare in CRONACA FAMILIARE e in CRONACA DI POVERI AMANTI:
i personaggi di Cronache di poveri amanti sono del 1922, ma in realtà sentono e operano con la fiducia e nel trionfo operaio che Pratolini aveva nel 1946; sono reali nel senso pratoliniano della vita dopo la liberazione dal Fascismo, ma nel senso storico oggettivo sono creature irreali e fantastiche. Ed è proprio questo volersi tener fuori dalla realtà vera che ha permesso a Pratolini di mantenere intatta la carica vitale dei suoi popolani, di rappresentare i loro problemi umani, le loro confessioni, le loro necessità, le loro aspirazioni, Di qui l'ottimismo che circola tra le pagine del romanzo.
In Pratolini l’aspetto sociale non può essere scisso da quello elegiaco: infatti la Cronaca familiare è scritta contemporaneamente a Cronache di poveri amanti e le loro trame si intersecano e le basi sociali sono identiche, solo che nel primo prevale l'accento elegiaco. L’autore "riepiloga in un lungo dialogo con il fratello morto il senso doloroso della sua memoria, cerca nella sua storia familiare l'origine e la necessità del suo sentimento lirico"