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IL '68 visto da noi " contemporanei"

  1. #1
    FdT svezzato
    Iscrizione: 8/2/2008
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    Predefinito IL '68 visto da noi " contemporanei"

    [FONT='Times New Roman','serif']IL ’68: A quarant’anni dalla rivoluzione: DENTRO L’OTTICA DI UNO STUDENTE DI OGGI[/FONT]


    [FONT='Times New Roman','serif']Comincio’ tutto nel 1968… le rivoluzioni universitarie cominciano a prendere piede, cosi’ come le occupazioni e successivamente la nascita dei movimenti extraparlamentari, ma non mettiamo troppa carne al fuoco e concentriamoci sull’aspetto “sociologico “ del ’68. Come li vediamo noi,studenti di oggi, cosi’ tremendamente distanti dall’ottica rivoluzionaria toutcourt questi anni di rivoluzione?[/FONT]
    [FONT='Times New Roman','serif']Io appassionato ricercatore di quegli anni, definisco questo “lasso di storia” la” prima vera idea inviolabile della sacralita’ dello studente”, la discesa in campo degli studenti ha, se non annientato, almeno messo a repentaglio la “dittatura” dei cosiddetti ” baroni universitari”. Ho chiamato in causa mio padre, ai tempi studente di ingegneria nucleare all’universita’ di Pisa che mi ha confessato a riguardo:[/FONT]
    [FONT='Times New Roman','serif']“I baroni,per lungo tempo, non potevano entrare nelle Universita’ occupate, tra gli studenti si parlava di rivoluzione, di lavoro, di voglia di riscatto, a volte i figli dei baroni stessi” partecipavano attivamente,quindi, da “giani bifronte” alle adunate rivoluzionarie.[/FONT]
    [FONT='Times New Roman','serif']Noi figli, invece, quegl’anni li guardiamo con attenzione, indubbiamente consapevoli di numerosi cambiamenti all’interno della societa’ e nell’Universita’ stessa. Dentro di noi e’ intrinseco ,senza dubbio, un po’ di ideale rivoluzionario , siamo consapevoli che il ’68 ha portato ad un vero e proprio cambiamento non solo culturale ma sociologico dell’idea di universita’. Beh oggi manca quest’idea di comunanza di valori e mi pare di ravvisare una rincorsa al successo universitario,piu’ che altro, indispensabile, ma non l’unico fondamento su cui si basa la vita di studente all’interno di un percorso formativo. [/FONT]
    [FONT='Times New Roman','serif']Diciamo grazie al ’68, ai padri e fondatori di quei movimenti studenteschi, oggi superati e impossibile da riproporre ma indispensabili per capire come e’ cambiata la societa’ e ancor piu’ come e’ cambiato il rapporto tra studente e universita’.[/FONT]
    [FONT='Times New Roman','serif']Consiglio la lettura di un saggio che racconta con chiarezza e precisione la realta’ di quegl’anni: “ Formidabili quegl’anni” di Mario Capanna, il primo testimone delle rivolte studentesche in Italia.[/FONT]


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  3. #2
    Vivo su FdT rusticone
    Uomo 38 anni da Taranto
    Iscrizione: 24/4/2006
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    Magari gli stassi concetti, o perlomeno gran parte di essi, venissero attuati ancora oggi, applicandola magari a tutti i macrosettori della produttività, sia essa intellettuale o manuale; ciò che voglio dire è che oggi molte famiglie operaie non riuscendo ad arrivare a fine mese, secondo me, dovrebbero ribellarsi contro il Governo ecc....

  4. #3
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 2/4/2006
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    Mah, ha portato dei cambiamenti positivi ma anche TANTI negativi.......e per me la risultante di tutto ciò è negativa. Chiamatemi "conservatore" se volete, ma per me è così, a partire da quegli anni si è creata una generazione, e poi un'altra, senza rispetto per niente e nessuno, desiderosa solo di una non meglio precisata "libertà".....libertà da che poi.....manco fossimo o fossimo mai stati in una dittatura (dopo il fascismo si intende).....figli che si permettono apertamente di mandare i genitori a quel Paese, alunni che se ne strafregano dei rimproveri dei prof (quando sono giusti, è sottinteso).....il tutto garantito da scuole e famiglie con un permissivismo estremo in nome del concetto "poverino, è giovane, lasciamolo crescere in pace".......

  5. #4
    Sempre più FdT
    Iscrizione: 1/4/2005
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    Grazie al '68? Grazie perchè masse di studenti si sono lasciati rincoglionire dagli eterei ideali del Che e dagli interessi politici di allora?
    Ma quando mai. Gente che inneggiava a Mao e non sapeva neanche cosa facesse Mao. La sublimazione del cazzeggio in aurea riflessione su chissà quali ideali. E poi il comunismo. La dottrina più nociva che sia mai balzata nel cervello di un uomo, così nociva che fa talmente ribrezzo oggi che ogni comunista marxista dei nostri giorni si sbriga sempre a prendere le distanze da tutte le realtà nel mondo in cui il comunismo ha dimostrato con i fatti ciò che realmente è. E c'è ancora chi si definisce comunista, chi rimpiange quel '68. Ragazzi giovani magari, ragazzi che amano l'aria, perchè il loro comunismo, il loro marxismo, i loro ideali, sono solo aria.
    E poi c'è la realtà di tutti i giorni, una realtà che ci mette di fronte alle università di oggi, dove non si impara nulla, dove si viene rincoglioniti affinché non ci salti in mente di cercare la verità, dove i "baroni" esistono e fanno le solite cose di sempre, in modo più silenzioso rispetto a prima. Università in cui gli studenti perdono coscienza di sé, dove si uccide lo studente, nell'anima e nel cervello, dove si uccide la stessa materia che si studia. Senza che nessuno dica niente, senza che nessuno se ne accorga.
    Se ci ha portato qui il '68 non c'è niente da ringraziare, c'è solo da recriminare. Ma probabilmente chi viene dopo e si ritrova addosso più merda di quelli venuti prima, ha sempre da recriminare, e quindi chi se ne frega.
    Non ci saranno ancora rivoluzioni, ma se a qualcuno venisse mai in mente, che ci si ribelli in nome della verità, perchè senza verità non c'è libertà; e noi oggi, non siamo liberi.

  6. #5
    FdT svezzato
    Iscrizione: 8/2/2008
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    Io credo che gli ideali del '68 abbiano portato ad una svolta. Testimone mio padre ,ai tempi la situazione che attorniava l'Italia non era facile: LA GUERRA DEL VIETNAM e quella di COREA. Lo scoppio della Bomba alla Banca dell'Agricoltura in Piazza Fontana. Non limitiamo il '68 solo ad un anno, ma a un momento di cambiamento, infatti il'68 si perpetuato per almeno 10 anni. Chi ha avuto modo di sentire parlare Mario Capanna ieri sera a Che tempo che fa capisce bene qual'era il clima, le aspettative e la voglia di riscatto che c'era ai tempi.
    L'Universita' e' solo il luogo dove e' iniziato il tutto... poi c'e' chi ha portato avanti quegli ideali e c'è chi li ha abbandonati. Ma non potete riconoscere che almeno e' stato UN TENTATIVO DI CAMBIAMENTO!!!

  7. #6
    FdT svezzato
    Iscrizione: 8/2/2008
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    Se ci ha portato qui il '68 non c'è niente da ringraziare, c'è solo da recriminare. Ma probabilmente chi viene dopo e si ritrova addosso più merda di quelli venuti prima, ha sempre da recriminare, e quindi chi se ne frega.
    Non ci saranno ancora rivoluzioni, ma se a qualcuno venisse mai in mente, che ci si ribelli in nome della verità, perchè senza verità non c'è libertà; e noi oggi, non siamo liberi.
    __________________
    BEH ALMENO HA TOLTO UN PO' DI QUEGLI IDEALI POST FASCISTI CHE ALEGGIAVANO NELL'ARIA... Caro godel..

  8. #7
    Vivo su FdT rusticone
    Uomo 38 anni da Taranto
    Iscrizione: 24/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da scation Visualizza il messaggio
    Se ci ha portato qui il '68 non c'è niente da ringraziare, c'è solo da recriminare. Ma probabilmente chi viene dopo e si ritrova addosso più merda di quelli venuti prima, ha sempre da recriminare, e quindi chi se ne frega.
    Non ci saranno ancora rivoluzioni, ma se a qualcuno venisse mai in mente, che ci si ribelli in nome della verità, perchè senza verità non c'è libertà; e noi oggi, non siamo liberi.
    __________________
    BEH ALMENO HA TOLTO UN PO' DI QUEGLI IDEALI POST FASCISTI CHE ALEGGIAVANO NELL'ARIA... Caro godel..
    E ne giravano veramente tanti di questi ideali postfascisti, alcuni dei quali sono perdurati fino a noi; vero Dark?

  9. #8
    Sempre più FdT
    Uomo 39 anni da Catania
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    Quoto Dark e Godel
    Pensare che ci sia chi ritiene il '68 qualcosa di positivo mi mette malinconia.

    Secondo me invece non si ricordano mai abbastanza quelli che,in quello stesso periodo,si battevano per il diritto allo studio...

  10. #9
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
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    Quote Originariamente inviata da darkness creature Visualizza il messaggio
    Mah, ha portato dei cambiamenti positivi ma anche TANTI negativi.......e per me la risultante di tutto ciò è negativa. Chiamatemi "conservatore" se volete, ma per me è così, a partire da quegli anni si è creata una generazione, e poi un'altra, senza rispetto per niente e nessuno, desiderosa solo di una non meglio precisata "libertà".....libertà da che poi.....manco fossimo o fossimo mai stati in una dittatura (dopo il fascismo si intende).....figli che si permettono apertamente di mandare i genitori a quel Paese, alunni che se ne strafregano dei rimproveri dei prof (quando sono giusti, è sottinteso).....il tutto garantito da scuole e famiglie con un permissivismo estremo in nome del concetto "poverino, è giovane, lasciamolo crescere in pace".......
    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Grazie al '68? Grazie perchè masse di studenti si sono lasciati rincoglionire dagli eterei ideali del Che e dagli interessi politici di allora?
    Ma quando mai. Gente che inneggiava a Mao e non sapeva neanche cosa facesse Mao. La sublimazione del cazzeggio in aurea riflessione su chissà quali ideali. E poi il comunismo. La dottrina più nociva che sia mai balzata nel cervello di un uomo, così nociva che fa talmente ribrezzo oggi che ogni comunista marxista dei nostri giorni si sbriga sempre a prendere le distanze da tutte le realtà nel mondo in cui il comunismo ha dimostrato con i fatti ciò che realmente è. E c'è ancora chi si definisce comunista, chi rimpiange quel '68. Ragazzi giovani magari, ragazzi che amano l'aria, perchè il loro comunismo, il loro marxismo, i loro ideali, sono solo aria.
    E poi c'è la realtà di tutti i giorni, una realtà che ci mette di fronte alle università di oggi, dove non si impara nulla, dove si viene rincoglioniti affinché non ci salti in mente di cercare la verità, dove i "baroni" esistono e fanno le solite cose di sempre, in modo più silenzioso rispetto a prima. Università in cui gli studenti perdono coscienza di sé, dove si uccide lo studente, nell'anima e nel cervello, dove si uccide la stessa materia che si studia. Senza che nessuno dica niente, senza che nessuno se ne accorga.
    Se ci ha portato qui il '68 non c'è niente da ringraziare, c'è solo da recriminare. Ma probabilmente chi viene dopo e si ritrova addosso più merda di quelli venuti prima, ha sempre da recriminare, e quindi chi se ne frega.
    Non ci saranno ancora rivoluzioni, ma se a qualcuno venisse mai in mente, che ci si ribelli in nome della verità, perchè senza verità non c'è libertà; e noi oggi, non siamo liberi.
    Penso che se cloniamo questi 2 e li fondiamo assieme viene fuori l'uomo perfetto

    Quoto entrambi

  11. #10
    Sempre più FdT
    Uomo 39 anni da Catania
    Iscrizione: 21/2/2008
    Messaggi: 2,410
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Penso che se cloniamo questi 2 e li fondiamo assieme viene fuori l'uomo perfetto
    mi fai morire lake

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