Se qualcuno ha ucciso delle persone a te care ti faccio le mie condoglianze, ma non avendo mai provato non ti posso dire che tu abbia ragione o meno ma di sicuro vendetta con le mie stesse mani non riuscirei a farmela, farlo fare agli altri è ancora peggio quindi penso che opterei comunque per l'ergastolo.
la morte di una persona è sempre una danno per la società. chi ha ucciso questa persona ora dovrebbe riparare al suo danno in qualche maniera. i lavori forzati (che siano di tipo sociale, o anche andare a scavare per le nuove strade ecc...) mi sembrano la cosa migliore visto che starsene tutto il giorno in panciolle non serve a molto.
ci terrei a ricordare che fra gli ideali cristiani, e qui sono in pieno accordo anche con quelli classici, vi è la dignità dell'uomo e la giustizia.
negarli significa, per me, tornare all'età della pietra.
io direi che si può credere o meno, ma negare gli ideali cristiani da parte tua sia contraddittorio. non sono forse i cristiani ad esaltare la giustizia? la morale? l'ordine delle cose? ...tu non puoi negare gli ideali cristiani e dire che non sai che fartene se sono le fondamenta, che tu lo voglia o meno, di quello che fai e dici. tu predichi tanto riguardo l'ordine nella società e si ricorda che l'ordine nella società è dato dal buonsenso, dall'"altruismo", dagli ideali propri della religione cristiana, che è poi la nostra cultura. tu così facendo neghi praticamente quella che è la tua forma mentis, e non negare sia così. la cultura italiana è da due millenni di stampo cattolico, e non credo tu sia cresciuto in papuasia.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
trovo vergognoso che qualcuno ritenga che una società civile sia una società permissiva.
uccidere = barbarie
ergastolo = ridare alla pena il suo fine didascalico.
perché la pena non è eliminare una "mela marcia", lo scopo della pena è farti riflettere sui tuoi errori.
tu sei un uomo, l'altro comunque è un uomo. chi è senza peccato scagli la prima pietra. il massimo che puoi fare è dare un fine didascalico alla sua punizione. se tu uccidi un altro, compi un omicidio. allora non andresti ucciso anche tu? e chi ti uccide non andrebbe ucciso a sua volta? su che metro puoi stabilire chi vive e chi no?
andiamo, dopo anni di evoluzione dire queste cose è pura eresia.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
non sono favorevole alla pena di morte.
Non è una questione religiosa
non è una questione moralistica.
considero l'omicidio e la morte qualcosa di assolutamente inumano..qualcosa che non si debba fare mai.. sento che è così.
se io applico la pena di morte ammetto l'assassinio stesso. Gli do una ragion d'esistere.. lo sminuisco nella sua dimensione di crudeltà. Ne faccio un atto lecito, seppur in casi estremi. E questo va contro la mia natura e la mia sensibilità.
"Non si deve mai ammazzare.
Lui ha ammazzato.
Lo ammazzo."
Non è la soluzione giusta. Io non voglio che la si dia vinta ad un assassino.
Dite di no? A mio avviso, da assassinato muore con la coscienza più leggera, ammesso che ce l'abbia.
è inutile fare di tutta l'erba un fascio. Ogni caso mi suscita un disgusto diverso e, a dire la verità, di fronte a certe forme di crudeltà mi piacerebbe tanto che si applicasse la tortura.. ma siamo civilizzati noi... oh già.. mi piacerebbe sapere allora quanto civili siano certi atti criminali.. e quanto degni di essere trattati civilmente certi assassini.
La tortura fisica è una mia divagazione del tutto istintiva, va bene.
Un conto è ammazzarli, un altro farli soffrire.. anzi.. devono pagare il peso delle proprie colpe in dolore..garantito da una pena corretta e la morte non è sufficente.
tuttavia non dirò che le considerazioni fatte qui siano valide x l'italia.. o quanto meno fattibili qui.. è ovvio che tante persone siano favorevoli alla pena di morte.. Chi ha pensato all'abolizione della pena di morte e della tortura fisica 250 anni fa non ha parlato di impunità, bensì di certezza della pena...
E che la pena sia una pena possibilmente degna di questo nome..
Non mi sembra di poter dire che ci siamo. Manco lontanamente.
Sento tranquillamente di poter dire che se la gente non si sente tutelata ha anche ragione di incavolarsi. Io sono la prima.
Allora mi spiace, se l'alternativa alla pena di morte diviene l'impunità, come ora, preferisco la pena di morte, nonostante sia contro la mia coscienza.. e lo dico per pura disperazione. Almeno è una pena.
certezza della pena. E pena adatta.
e basta.
Ultima modifica di Antares7; 22/11/2007 alle 22:48
Mah forse sui lavori forzati possiamo essere daccordo.. comunque non si può dire di essere favorevoli alla pena di morte e ai lavori forzati: altrimenti si fa come in rat-man che mettono i morti a lavorare negli uffici
cazzate a parte
1-se io non sono d'acordo con la pena di morte non sono un promotore di una società perimissiva
2-quindi dico che volgio leggi giuste che ci tutelano
3-non penso che comunque la pena di morte risolve i problemi
4-un criminale non è una mela marcia, una mela infatti che è maturata ed è marcita non può rimaturare, una persona che compie un crimine invece ha la possibilità per "rimaturare" sempre e comunque scontando la sua pena fino al giusto
5-la legge del taglione ora come ora sarebbe ridicola, disumana, ingiusta, contro i diritti dell'uomo
6-tutti hanno diritto di vivere,
7-se tu per esempio uccidi un assassino se a tua volta assassino, a tua volta devi essere giustiziato e così via
8-parlate troppo superficialmente della pena di morte, se per errore viene condannato uno non colpevole???? bisogna vivere nel terrore
9-posso capire che se ti uccidno un famigliare una peronsa non possa più vederci e non cerca altro che vendetta, ma la nostra società non è basata sull'istinto, ma su un pensiero più razionale se no saremo allo sfascio
10-(nonostante non sia cristiano) sono d'accordo con la morale cristiana come ladignità dell'uomo e della giustizia (come ha detto holly) ma a differenza dei cristiani del medio-evo basiamoci veramente su questi ideali che poi dovrebbero essere quelli di ogni società civile e democratica