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Risultati del sondaggio: COME VOTERAI PER IL REFERENDUM DEL 17 APRILE 2016 ?

Votanti
11. Non puoi votare in questo sondaggio
  • VOTERO' SI, CIOE' STOP ALLE TRIVELLE

    9 81.82%
  • VOTERO' NO, TRIVELLE SENZA LIMITI

    0 0%
  • NON VOTERO' PER FAVORIRE IL NO

    2 18.18%
  • NON VOTERO' PERCHE' NON ME NE IMPORTA

    0 0%
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Referendum trivelle del 17 Aprile 2016

  1. #121
    Bambina dell'asilo Kathryn Merteuil
    Donna 32 anni
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    Quote Originariamente inviata da Winston Wolf Visualizza il messaggio
    in certi casi bisognerebbe tacere
    Eh già.. come darti torto xD


  2. #122
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Ma dai, che discorso del cazzo...

    Il voto è uno STRUMENTO, non è nè intrinsecamente buono nè intrinsecamente cattivo. È un mezzo per ottenere un certo risultato, che può essere il decidere chi può governare, abrogare una certa legge o confermarne una.
    La domanda che ci si deve porre in quei frangenti è: "Come posso aiutare a far trionfare il risultato che per me è più giusto? Votando in un certo modo, votando in un altro o non votando proprio?" In questo caso specifico, per i sostenitori del NO la miglior opzione possibile era far fallire il referendum, quindi non votare.

    Ergo, sti cazzi, dal loro punto di vista hanno fatto benissimo...il resto sono solo chiacchiere filosofeggianti...
    Il voto è uno strumento?
    Un mezzo?
    Come posso aiutare a far trionfare il risultato che per me è più giusto?

    Ma che cazzo stiamo dicendo ?!?

    Il voto è PARTECIPAZIONE ALLA VITA POLITICA.
    Io cittadino vengo INTERPELLATO sul futuro di una data questione. Stop.
    Non è un gioco alle strategie.

    Se il voto fosse un mero strumento non avrebbe senso concederlo al popolo.
    E il fatto che scambi queste parole per "filosofia" è abbastanza grave.

    Questo referendum crea un precedente disastroso, perché qualsiasi tema scomodo che a una certa fetta non piace può essere tranquillamente sabotato.
    Tipo...
    Metti caso che si fa un referendum sull'aborto... checcazzo ne so... per decidere se punire gli obiettori di coscienza (la semplifico) o se mettere i medici abortisti sullo stesso piano dei medici normali.
    Metti caso che nell'aria già si sente la vittoria del sì, che fanno i contrari? Vanno in puzza, non votano e annullano così il referendum.
    Strategicamente è funzinale, ma resta comunque una merdata colossale.
    A Half shadow, illusione, Temperance e altri 1 piace questo intervento

  3. #123
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    In un referendum si scontrano sempre due linee di pensiero...ognuna vuole trionfare, ognuna usa gli strumenti che ritiene più efficaci per trionfare. Non dico sia "bello", ma è così dalla notte dei tempi. E anche se può non sembrare, è comunque anch'essa una modalità di partecipazione dato che l'astensione in un referendum, al contrario delle normali elezioni politiche o amministrative, non è un semplice gesto simbolico ma ha un effetto pratico e tangibile, e come tale è una strategia sfruttabile da questa o quella corrente di pensiero.

    Ergo...il resto è filosofia spicciola, l'ho detto e non lo rinnego affatto Nel mio caso "ai punti" ha vinto l'idea di votare Sì a questo referendum, anche se sono stato indeciso fino all'ultimo, ma non per questo do delle merde a chi si è astenuto consapevolmente. Il vantaggio di chi era schierato a favore del "no" è che aveva due risultati utili su tre: o la vittoria pura o il "nulla di fatto" (che è quello che è appunto accaduto), e sapevano benissimo quale delle due era potenzialmente più facile da raggiungere...quindi hanno "martellato" su questo, ottenendo alla fine il loro scopo. Al prossimo referendum, che non avrà quorum, allora sarà una lotta "pari", tra i sì e i no, e allora stai sicuro che nessuno propaganderà l'astensione, perchè a quel punto rischierà di essere controproducente.

    Ciò che conta è sempre far trionfare l'idea che si ritiene migliore. Il voto o il non voto sono due facce di una stessa medaglia.

  4. #124
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    In un referendum si scontrano sempre due linee di pensiero...ognuna vuole trionfare, ognuna usa gli strumenti che ritiene più efficaci per trionfare. Non dico sia "bello", ma è così dalla notte dei tempi. E anche se può non sembrare, è comunque anch'essa una modalità di partecipazione dato che l'astensione in un referendum, al contrario delle normali elezioni politiche o amministrative, non è un semplice gesto simbolico ma ha un effetto pratico e tangibile, e come tale è una strategia sfruttabile da questa o quella corrente di pensiero.

    Ergo...il resto è filosofia spicciola, l'ho detto e non lo rinnego affatto Nel mio caso "ai punti" ha vinto l'idea di votare Sì a questo referendum, anche se sono stato indeciso fino all'ultimo, ma non per questo do delle merde a chi si è astenuto consapevolmente. Il vantaggio di chi era schierato a favore del "no" è che aveva due risultati utili su tre: o la vittoria pura o il "nulla di fatto" (che è quello che è appunto accaduto), e sapevano benissimo quale delle due era potenzialmente più facile da raggiungere...quindi hanno "martellato" su questo, ottenendo alla fine il loro scopo. Al prossimo referendum, che non avrà quorum, allora sarà una lotta "pari", tra i sì e i no, e allora stai sicuro che nessuno propaganderà l'astensione, perchè a quel punto rischierà di essere controproducente.

    Ciò che conta è sempre far trionfare l'idea che si ritiene migliore. Il voto o il non voto sono due facce di una stessa medaglia.
    Vabbe'... te ormai vivi a pane e De Bello Gallico.

  5. #125
    Can che dorme Wolverine
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    Quote Originariamente inviata da Jo Constantine Visualizza il messaggio
    Vabbe'... te ormai vivi a pane e De Bello Gallico.

    Sono semplicemente concreto, Jo. Contento non sempre...ma concreto. È sempre un tiro alla fune. Il voto, poi, non è stato "concesso", è stato "estorto con la forza" a suon di rivoluzioni...nessun politico, se potesse, passerebbe dalle elezioni, perchè chiunque sa quanto possano essere aleatorie e quanto il popolo sia capriccioso e di umore volubile, ma per come si è svolta la Storia si era arrivati a un punto in cui o veniva "concesso" il voto, oppure ci sarebbero stati bagni di sangue ancora peggiori. Si è arrivati al suffragio universale quando i politici hanno capito che a partire da quella fase storica in poi, quello sarebbe stato il male minore piuttosto che lasciare un suffragio ristretto o, peggio ancora, pochissime reali possibilità di voto.


    P.S.: Comunque provengo da un I.T.I.S. e la mia laurea non è in Lettere...ergo, latino e greco non li ho mai studiati

  6. #126
    Wowbagger Jo Constantine
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    Sono semplicemente concreto, Jo. Contento non sempre...ma concreto. È sempre un tiro alla fune. Il voto, poi, non è stato "concesso", è stato "estorto con la forza" a suon di rivoluzioni...nessun politico, se potesse, passerebbe dalle elezioni, perchè chiunque sa quanto possano essere aleatorie e quanto il popolo sia capriccioso e di umore volubile, ma per come si è svolta la Storia si era arrivati a un punto in cui o veniva "concesso" il voto, oppure ci sarebbero stati bagni di sangue ancora peggiori. Si è arrivati al suffragio universale quando i politici hanno capito che a un certo punto sarebbe stato il male minore.
    APPUNTO!
    Ed è per questo che vedere un cittadino che annulla il voto di un altro cittadino è una cosa aberrante.

  7. #127
    Can che dorme Wolverine
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    Quote Originariamente inviata da Jo Constantine Visualizza il messaggio
    APPUNTO!
    Ed è per questo che vedere un cittadino che annulla il voto di un altro cittadino è una cosa aberrante.
    Ed è qui che ti sbagli, almeno rimanendo nei casi di referendum CON quorum Il quorum rende la lotta impari. La sua esistenza, come dicevo prima, concede due possibilità di vittoria su tre a chi non concorda con il referendum X, regalando a questa fazione due strade percorribili: propagandare il voto contrario, o propagandare l'astensione consapevole, CHE È COMUNQUE UNA FORMA DI ESPRESSIONE DI PREFERENZA. Questo è il succo del mio pensiero, nonchè ciò che a quanto pare non trova d'accordo te e Illusione.

    Il tuo discorso invece fila perfettamente quando si parla di elezioni politiche e amministrative, che infatti di solito vantano una presenza maggiore...in calo negli anni, sicuramente, ma comunque maggiore rispetto alla media di 30-35% di affluenza nella maggior parte dei referendum.
    Nelle elezioni classiche non c'è quorum, ed è una "lotta parificata" tra più correnti ideologico/partitiche ognuna delle quali cerca di convincere di essere la migliore. Lì l'astensione ha un valore solo simbolico ma non strategico-pratico, quindi nessuna fazione spingerà mai verso l'astensione.

  8. #128
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
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    Quote Originariamente inviata da Loller156 Visualizza il messaggio


    Quindi, da apartitico, eri deleterio per il sistema. Tutta la storia del diritto di voto etc etc, del dovere, etc etc.. Tutto andato a troie se il motivo ti va bene.



    Togliamo il quorum perché la gente non sa la data in cui si vota? XD Allora meglio tenerlo, se funge da sbarramento anti idiota.
    Ah per te è peggio essere apartitico e soprattutto vorresti anche decidere TU in quali condizioni sarebbe giusto mantenere il quorum, dopo aver dimostrato di averne fatto il peggior utilizzo da costituzione? Andiamo bene.

  9. #129
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Ed è qui che ti sbagli, almeno rimanendo nei casi di referendum CON quorum Il quorum rende la lotta impari. La sua esistenza, come dicevo prima, concede due possibilità di vittoria su tre a chi non concorda con il referendum X, regalando a questa fazione due strade percorribili: propagandare il voto contrario, o propagandare l'astensione consapevole, CHE È COMUNQUE UNA FORMA DI ESPRESSIONE DI PREFERENZA. Questo è il succo del mio pensiero, nonchè ciò che a quanto pare non trova d'accordo te e Illusione.

    Il tuo discorso invece fila perfettamente quando si parla di elezioni politiche e amministrative, che infatti di solito vantano una presenza maggiore...in calo negli anni, sicuramente, ma comunque maggiore rispetto alla media di 30-35% di affluenza nella maggior parte dei referendum.
    Nelle elezioni classiche non c'è quorum, ed è una "lotta parificata" tra più correnti ideologico/partitiche ognuna delle quali cerca di convincere di essere la migliore. Lì l'astensione ha un valore solo simbolico ma non strategico-pratico, quindi nessuna fazione spingerà mai verso l'astensione.
    Il quorum rende il referendum impari perché noi permettiamo che sia così.
    Parlando di etica, perché è di quello che si sta parlando alla fine, l'astensione non andrebbe nemmeno vista come possibilità strategica di vittoria. E' una preferenza, ma è comunque una responsabilità personale.
    Astenersi consapevolmente perché contrario al referendum non è la stessa cosa dell'astenersi per favorire i no.
    Cioè la puoi mettere come ti pare, ma stiamo parlando comunque di un cittadino che vanifica il voto di un altro cittadino e non serve a nulla continuare con la questione del quorum... perché il quorum prevede un tot di 50%+1 degli elettori e se ti astieni, per protesta o per menefreghismo o perché non hai una posizione, è responsabilità tua e, cosa più importante, devi prendere coscienza CHE TE NE TIRI FUORI dalla questione.
    Ma se tu una posizione ce l'hai, la voti e stop.
    A Temperance e Half shadow piace questo intervento

  10. #130
    Vivo su FdT Loller156
    Uomo 34 anni da Lecco
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    Quote Originariamente inviata da Half shadow Visualizza il messaggio
    Ah per te è peggio essere apartitico e soprattutto vorresti anche decidere TU in quali condizioni sarebbe giusto mantenere il quorum, dopo aver dimostrato di averne fatto il peggior utilizzo da costituzione? Andiamo bene.
    No Half, ho scritto poco prima che non è il mio pane e non conosco quali siano gli altri sistemi di votazione possibile. Per me potrebbero anche levare il quorum, non è che mi sego pensandoci. Quello che dico è che ATTUALMENTE usare il non voto è accettato.

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