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Crisi: Irlanda e Portogallo in bilico

  1. #51
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
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    Quote Originariamente inviata da Wittmann Visualizza il messaggio
    spettacolo, è bastata una qualche voce e via subito la speculazione, borsa a picco e rendimenti in rialzo..
    se per caso un'agenzia di rating starnutisse anche, sarebbero guai seri..
    ci sarebbe davvero da comprare dell'oro..
    Guarda, quei due soldi che avevo li ho spesi tutti per comperare la casa che è senza giardino (perché non avevo i soldi per prenderlo). Quindi, anche a comprare oro, non saprei dove seppellirlo...

    "When you got nothing, you got nothing to lose..." grande Dylan, niente di più vero...



    ---------- Messaggio aggiunto alle 17:58 ----------



    ------------

    Comunque, scherzi a parte, penso stia andando in scena l'atto finale: "la grande catarsi". Penso che Tangentopoli e Mani Pulite, al confronto, sarà una s@oreggia nello spazio...
    Come ho già scritto altrove: se a Craxi é succeduto Berlusconi, chi sarà a capo del nuovo P.S.I. 3.0? Baphomet?




  2. #52
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    incredibile la volatilità condizionabilità di borsa e rendimenti...nel giro di 2 giorni e mezzo rendimenti in rialzo con spread da suppergiù 200 a un micidiale picco di 350, con borsa a -5%..poi in un'ora borsa in pareggio e rendimenti di nuovo sotto i 300..
    Cambiamenti che un tempoavrebbero richiesto mesi o settimane ora capitano in mezza mattinata..

  3. #53
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    Soltanto due giorni fa, il vertice europeo a Bruxelles, tra Commissione, presidenza UE e BCE aveva delineato la richiesta piuttosto esplicita, e non priva di polemiche, verso le agenzie di rating, affinché esse non diano giudizi sul debito degli stati sottoposti agli aiuti europei, come la Grecia, il Portogallo e l’Irlanda. Ma fino a quando le regole sono queste, è evidente che nulla potrà essere eccepito all’agenzia di rating Moody’s, che proprio ieri, mentre era in corso il vertice Ecofin, ha declassato il rating sul debito di Dublino di un gradino, portandolo da Baa3 a Ba1, ossia a livello che gli investitori definiscono “junk” (“spazzatura”).
    Dunque, dopo Lisbona, anche l’Irlanda subisce l’ennesimo “downgrade”, che ha portato l’ex tigre celtica in un solo anno a passare dalla tripla A a titoli spazzatura, come forse nessuno dentro o fuori dal Paese avrebbe potuto prevedere.
    Motivo dell’ennesima scure di Moody’s risiede nella considerazione che Dublino non potrà tornare a rifinanziarsi sui mercati finanziari nel 2012, per cui avrebbe bisogno di un ulteriore piano di aiuti, per far fronte al colossale fabbisogno statale. Nel 2010, il rapporto tra deficit e pil è esploso al 32%, mentre il debito pubblico si attesterà quest’anno al 118%. Bisogna pensare che solo nel 2007, il rapporto tra debito e pil era di solo il 25%.

    Fitch ha declassato di ben tre gradini il rating di default dell'emittente in valuta estera e locale a lungo termine della Grecia, portandolo da B+ a CCC. Anche il rating in valuta estera a breve termine viene tagliato da B a C. Il "creditwatch" sui rating in questione è stato ritirato. Con il declassamento di oggi, il rating sovrano greco scende a soli tre gradini di distanza da DDD che viene ufficialmente riservato per gli emittenti in default.
    La decisione è dovuta soprattutto all'assenza di un piano di aiuti per il Paese. Il declassamento di Atene, spiega Fitch in una nota, riflette la mancanza di un nuovo programma di sostegno alla Grecia da parte dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale che sia credibile e pienamente finanziato. A questo, sottolinea l'agenzia di rating, si aggiunge la crescente incertezza sul ruolo del settore privato in ogni futuro finanziamento della Grecia, proprio mentre si vanno indebolendo le prospettive macroeconomiche del Paese.

    14 lug - Moody's ha emesso un warning sul rating a tripla A del debito Usa. L'agenzia internazionale, in una nota diffusa ieri, dopo la chiusura di Wall Street, ritiene che un rialzo dei limiti del debito federale non possa oramai evitare un ritardo nei pagamenti degli interessi sul debito. ''La revisione del raiting delle obbligazioni del governo statunitense - ha affermato Moody's - deriva dalla possibilita' che l'innalzamento dei limiti sul debito possa non essere deciso in tempo ad evitare il mancato pagamento degli interessi''.
    Ultima modifica di Wittmann; 14/7/2011 alle 10:06 Motivo: aggiornamento

  4. #54
    Can che dorme Wolverine
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    Ste agenzie di rating non me la contano per niente giusta...fino a non tantissimo tempo fa praticamente non se ne parlava mai, mentre tutto a un tratto si sono messe a lavorare con un'efficienza praticamente febbrile...
    Senza contare che la loro affidabilità e soprattutto imparzialità sono state abbondantemente messe in discussione, e non solo da chi è capitato sotto la loro ghigliottina.

    Dov'era tutta questa efficienza quando l'America invadeva il resto del mondo di titoli di credito sub-prime e titoli "tossici"?
    Fanculo a loro e alla finanza prettamente e puramente speculativa e "cannibalistica"...

  5. #55
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
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    il problema è che basta una voce di una di queste 3 società per creare lo scompiglio..
    e sono tutte e 3 società (private) americane..

  6. #56
    ineffabile Quelo
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    Segnalo quest'ottima disanima dell'Economist sulla nostra situazione...

    Economist: Italy on the edge


  7. #57
    ineffabile Quelo
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    Opss... ho mandato un doppione (che cancello all'istante...)

  8. #58
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
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    Interessantissimo questo sito:
    World Debt Clocks
    Oltre ai valori indicati è interessante notare il loro andamento...
    Irlanda e spagna veramente con il turbo (il che sarà presto un problema anche x noi ho paura), portogallo che ha da poco sfondato la barriera del 100% gdp/pil, il regno unito che in soli 2-3 anni si è messo a correre spedito nella stessa direzione, la grecia messa da panico, la cina invece sembra un paradiso(!!!) e infine tanto d'occhi per l'italia, con il suo leeeeeeeentissimo diminuire!!
    Molto preoccupante anche la pagina principale, quella sugli stati uniti..
    U.S. National Debt Clock : Real Time#
    Non se ne sente mai parlare, qui ci si affanna (o affama) per raggiungere il pareggio di bilancio e le agenzie di rating declassano un giorno sì e l'altro pure, mentre là corrono spensieratamente con le loro triple aaa con un deficit/pil tipo dell'8-9% e il debito nazionale che ha sfondato la soglia del 100% del pil.
    Ultima modifica di Wittmann; 3/2/2012 alle 11:18

  9. #59
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
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    Voragine nei conti delle banche spagnole: le sofferenze sarebbero pari a 260 miliardi (un quarto del Pil)

    L'entità finale delle perdite che le banche spagnole potrebbero essere costrette a registrare per via dei crediti a rischio, soprattutto per la loro esposizione al mercato immobiliare, rischia di aggirarsi tra i 218 e i 260 miliardi di euro. È quanto indica l'International Institute of Finance (IIF) Il Sole 24 Ore - leggi su Voragine nei conti delle banche spagnole: le sofferenze sarebbero pari a 260 miliardi (un quarto del Pil) - Il Sole 24 ORE


    21 MAG - Il 30% delle banche spagnole puo' aver bisogno di aiuti di Stato e potrebbe essere nazionalizzato. Lo scrive El Mundo che anticipa un rapporto del Fmi atteso entro meta' giugno. Lo stress test prevede una contrazione del Pil del 4% e il Fondo indica che l'istituto piu' in difficolta' e' Bankia che pesa per la meta' su quella quota del 30% del sistema bancario spagnolo che necessita aiuti pubblici.



  10. #60
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
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    21 Maggio. Spagna, allarme per le banche. Ma Rajoy: “Non ci serve l’aiuto Ue”

    24 Maggio. Spagna. Rajoy chiede aiuto alla Bce
    "Non è possibile vivere a lungo in queste condizioni, la Spagna non può sostenere per molto tempo questi rendimenti sul debito. L'Europa deve fare qualcosa, dare una risposta al più presto». Il premier spagnolo Mariano Rajoy si rivolge ai partner continentali perché dall'Unione arrivi una svolta."


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