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I libri che non vogliono farsi leggere...

  1. #121
    Overdose da FdT Jean Grey
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    Il Signore degli Anelli di Tolkien...mi ha annoiata tremendamente
    Ragione e Sentimento della Austen...dio che pallosità
    L'amore fatale e Espiazione di Ian Mcewan...è inutile...ha uno stile che proprio non si accorda con il mio animo...pesante!


  2. #122
    mr stagger lee
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    Tutto il Fantasy preso in blocco. Non riesco mai a superare il primo incantesimo, folletto, elfo fricchettone o fata transessuale senza sbadigliare sonoramente.

  3. #123
    Sempre più FdT _HaRmOnY_
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    A parte il fatto che "letteratura" è tutto.
    Anche le pubblicazioni su riviste scientifiche sono definite "letteratura", ovviamente in relazione a quell'ambito ristretto.

    In ogni caso, nel post precedente trovo azzardata l'espressione "non capisco come libri scritti in modo così noioso possano essere diventati famosi"

    A parte "modo noioso" non è un parametro di giudizio affidabile.
    E' normale che nessuno di noi legga la Commedia prima di andare a dormire (anche se rimane una delle cose più belle che qualcuno abbia mai scritto).

    Orgoglio e Pregiudizio è un "classico", se ci rifacciamo alla definizione canonica di "classico della letteratura". Non è "uno schifo" né è "noioso".
    Ovidio è divertentissimo, ed è un "classico" della latinità (sì, quello l'ho letto prima di andare a dormire ed è stato piacevole)
    Calvino è un "classico", e comunque molto recente. E' un autore leggero nelle forme e profondo nei contenuti.

    Non generalizziamo.
    Anche io, nonostante mi sia piaciuto, non mi sono divertita a leggere "le Confessioni di un Italiano" di Nievo. Ma da lì non dico che tutti i classici sono noiosi (a parte il caso che ti ho portato che ha una storia letteraria a parte).
    Anche per me i "Promessi Sposi" sono 'na palla, eppure non vuol dire per questo che lo sia anche "Delitto e Castigo" oppure il "Don Chisciotte".

    personalmente trovo noioso ogni singolo libro/autore che hai citato (Ovidio divertente? CALVINO LEGGERO?????), e sì, ho provato a leggerli tutti. e mi ci sono messa d'impegno. semplicemente non mi piace quel modo di scrivere, non mi appassiona. e quindi li trovo molto noiosi. e noioso non sarà un parametro affidabile, ma è un'opinione personale

    Quote Originariamente inviata da Julie* Visualizza il messaggio
    Il Signore degli Anelli di Tolkien...mi ha annoiata tremendamente
    Ragione e Sentimento della Austen...dio che pallosità
    L'amore fatale e Espiazione di Ian Mcewan...è inutile...ha uno stile che proprio non si accorda con il mio animo...pesante!
    straquoto, soprattutto il primo!! mi sono fermata dopo pochi capitoli, mi cascava letteralmente la testa

  4. #124
    Moderatrice Holly
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    Quote Originariamente inviata da _HaRmOnY_ Visualizza il messaggio
    personalmente trovo noioso ogni singolo libro/autore che hai citato (Ovidio divertente? CALVINO LEGGERO?????), e sì, ho provato a leggerli tutti. e mi ci sono messa d'impegno. semplicemente non mi piace quel modo di scrivere, non mi appassiona. e quindi li trovo molto noiosi. e noioso non sarà un parametro affidabile, ma è un'opinione personale

    Dunque...
    Ho tradotto Ovidio dal latino, ed è già leggero in latino, praticamente uno degli autori formalmente più semplici. Ho letto parte delle metamorfosi in italiano. Sono storielle. Nel vero senso della parola.

    Calvino è uno degli autori più leggeri che io abbia letto nell'ultimo anno. Ho finito il visconte dimezzato in due giorni. Poi è una cosa soggettiva, ma penso che se il povero Italo fosse vivo e ti sentisse, si metterebbe a piangere, visto il suo "impegno" a rendere la prosa e la lingua estremamente accessibile (Calvino parla di anti-lingua, a proposito dell'italiano eccessivamente formale e burocratico, e di fatti è uno degli autori più semplici da leggere, proprio perché la sua forma e la sua lingua sono estremamente scorrevoli)

    Non esiste "IL" modo di scrivere. Tu ne hai citati due che sono Ovidio e Calvino. Non mi pare che abbiano lo stesso modo di scrivere XD in primis perché uno scrive in versi e uno prosa, e poi perché scrivono a distanza di circa due millenni...

    E' un'opinione personale, ma, se posso permettermi, superficiale, perché stento a credere che nel corso di tre millenni di letteratura, siano stati scritti solo libri pallosi...
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  5. #125
    Sempre più FdT _HaRmOnY_
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    il punto è che guardiamo il libro da due punti di vista di versi. tu, visto anche la facoltà che fai, lo guardi dal punto di vista di chi l'ha scritto, quando, come, perchè è innovativo per quel tempo, che linguaggio ha usato ecc ecc.

    per me il libro deve semplicemente portarmi da un'altra parte, farmi dimenticare la realtà e coinvolgermi completamente. e mi dispiace, ma nessun libro che ho incontrato "scolasticamente" in 5 anni di liceo e che ho provato a leggere ha mai soddisfatto questo mio bisogno.
    sono superficiale, ma il libro per me non deve essere oggetto di studio ma di svago.
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  6. #126
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    Quote Originariamente inviata da _HaRmOnY_ Visualizza il messaggio
    il punto è che guardiamo il libro da due punti di vista di versi. tu, visto anche la facoltà che fai, lo guardi dal punto di vista di chi l'ha scritto, quando, come, perchè è innovativo per quel tempo, che linguaggio ha usato ecc ecc.

    per me il libro deve semplicemente portarmi da un'altra parte, farmi dimenticare la realtà e coinvolgermi completamente. e mi dispiace, ma nessun libro che ho incontrato "scolasticamente" in 5 anni di liceo e che ho provato a leggere ha mai soddisfatto questo mio bisogno.
    sono superficiale, ma il libro per me non deve essere oggetto di studio ma di svago.
    E' vero quello che dice Harmony, dipende tutto da ciò che ci si aspetta di ricevere...io ad esempio sono appassionata sia di psico-thriller che di letteratura e sono due letture molto diverse. La prima, è una lettura fine a se stessa, che mi intrattiene e mi fa coinvolgere nella trama. Punto. Nella seconda invece, che anche altro. Non potrei mai rinunciare alla letteratura perchè ti fa riflettere, ti fa immedesimare, ti comunica qualcosa che va oltre alla semplice vicenda del romanzo. Ti insegna a vivere...
    Non è pallosa. Non è pesante. E' solo più difficile. Perchè per comprendere certi autori fino in fondo e apprezzarli, bisogna avere una certa cultura.
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  7. #127
    Moderatrice Holly
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    Quote Originariamente inviata da _HaRmOnY_ Visualizza il messaggio
    il punto è che guardiamo il libro da due punti di vista di versi. tu, visto anche la facoltà che fai, lo guardi dal punto di vista di chi l'ha scritto, quando, come, perchè è innovativo per quel tempo, che linguaggio ha usato ecc ecc.

    per me il libro deve semplicemente portarmi da un'altra parte, farmi dimenticare la realtà e coinvolgermi completamente. e mi dispiace, ma nessun libro che ho incontrato "scolasticamente" in 5 anni di liceo e che ho provato a leggere ha mai soddisfatto questo mio bisogno.
    sono superficiale, ma il libro per me non deve essere oggetto di studio ma di svago.
    Leggo da molto prima da iniziare l'università ^^ è una passione che ho sempre avuto.

    Il problema forse è solo che i libri li hai incontrati scolasticamente, senza leggerli. Gli obblighi non sono ben accetti.

    Ma converrai con me che questi poveri letterati, in tre millenni, qualcosa di decente l'avranno pur buttato giù.

    Ah. Io leggo quasi solo per svago. E' da più di un anno che non leggo libri per esclusivo obbligo universitario. L'ultimo esame che mi ha "obbligata" a leggere, mi ha lasciato ampia scelta.

    Io, di fatti, non pretendo che tutti come me trovino rivoltante la letteratura da best-seller, anzi, Moccia a parte, sono ben aperta ad accetare chi ha gusti diversi dai miei, ma da qui a definire tutta la letteratura umanistica uno "schifo"...

    Non è che appena uno finisce sui libri di letteratura diventa una schifezza. Stefano Benni è uno degli autori più divertenti della scena letteraria italiana, all'università si tengono corsi su Niccolò Ammaniti, ma loro non sono ancora ritenuti autori "scolastici", e non sono ancora diventati delle "palle".
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  8. #128
    Sempre più FdT _HaRmOnY_
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    che devo dirti, a me non danno niente, non mi fanno provare emozioni, e non li ho letti solo a scuola ma anche per i fatti miei in mancanza di altro da leggere... ripeto, questione di gusti

  9. #129
    hellion
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    Quote Originariamente inviata da _HaRmOnY_ Visualizza il messaggio
    il punto è che guardiamo il libro da due punti di vista di versi. tu, visto anche la facoltà che fai, lo guardi dal punto di vista di chi l'ha scritto, quando, come, perchè è innovativo per quel tempo, che linguaggio ha usato ecc ecc.

    per me il libro deve semplicemente portarmi da un'altra parte, farmi dimenticare la realtà e coinvolgermi completamente. e mi dispiace, ma nessun libro che ho incontrato "scolasticamente" in 5 anni di liceo e che ho provato a leggere ha mai soddisfatto questo mio bisogno.
    sono superficiale, ma il libro per me non deve essere oggetto di studio ma di svago.
    vero! la penso anche io così. Sicuramente molti scrittori del passato hanno scritto delle ottime cose (ad esempio io ho adorato i Promessi Sposi) però molta della letteratura che noi definiamo "antica" non è molto leggera e non si legge in modo scorrevole... Ci sono gusti e gusti, ma anche io sono dell'idea, che se devo rilassarmi, preferisco qualcosa di più leggero piuttosto che leggermi una Divina Commedia

  10. #130
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    Leggo da molto prima da iniziare l'università ^^ è una passione che ho sempre avuto.

    Il problema forse è solo che i libri li hai incontrati scolasticamente, senza leggerli. Gli obblighi non sono ben accetti.

    Ma converrai con me che questi poveri letterati, in tre millenni, qualcosa di decente l'avranno pur buttato giù.

    Ah. Io leggo quasi solo per svago. E' da più di un anno che non leggo libri per esclusivo obbligo universitario. L'ultimo esame che mi ha "obbligata" a leggere, mi ha lasciato ampia scelta.

    Io, di fatti, non pretendo che tutti come me trovino rivoltante la letteratura da best-seller, anzi, Moccia a parte, sono ben aperta ad accetare chi ha gusti diversi dai miei, ma da qui a definire tutta la letteratura umanistica uno "schifo"...

    Non è che appena uno finisce sui libri di letteratura diventa una schifezza. Stefano Benni è uno degli autori più divertenti della scena letteraria italiana, all'università si tengono corsi su Niccolò Ammaniti, ma loro non sono ancora ritenuti autori "scolastici", e non sono ancora diventati delle "palle".
    Concordo pienamente, leggere per obbligo è un puro rifiuto del nostro intelletto la maggior parte delle volte.. se si dovesse leggere con la propria volontà si troverebbe moooolto più interessante lo stesso libro che letto obbligati dalla scuola.

    Camilleri e Benni sono due capisaldi italiani, ma ti basta spaziare un po' con Orwell e Vittorini che trovi due mondi ben costruiti e nettamente diversi dalla "normale" letteratura, sia linguisticamente che temporalmente (mi riferisco in particolare a 1984 di Orwell e Uomini e no di Vittorini)

    Poi vabbeh, ci sono gli scemi (come me) che si mettono a leggere la Vita Nova di Dante Alighieri o I promessi sposi e La colonna Infame di Manzoni xD

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