Frasi tratte dai libri

[Anomalia]

“C'è un modo di ragionare che si chiama “vedere le cose in prospettiva” e funziona così: quando vi capita un guaio, per non prendervela troppo, confrontatelo con altri guai che vi sono capitati, o che potrebbero capitare ora o in futuro a voi o ad altri. Per esempio, mettiamo, vi è spuntato sul naso un foruncolo veramente rivoltante: per non prendervela troppo, cercate di vedere il foruncolo in prospettiva confrontando la vostra situazione con quella di una persona che un orso sta divorando.
Così, guardando il foruncolo nello specchio, vi potete dire:”Bè, se non altro non c'è un orso che mi divora”,
Avete già capito che il sistema non funziona molto bene perché quando hai un foruncolo sul naso e lo stai guardando allo specchio non riesci a preoccuparti più di tanto di una persona alle prese con un orso feroce”.

(Lemony Snicket, La funestra finestra)

[Earidhe.]

« Non dovrei mai scrivere dopo che sono calate le tenebre. Di notte le parole diventano false, inquietanti : eppure è di notte che queste hanno più potere. Shahrazad scelse la notte per tessere le sue mille e una storia, ciascuna delle quali è una porta in cui si infila ininterrottamente con la Morte alle calcagna, come un lupo inferocito. Lei conosceva il potere delle parole. Se non avessi abdicato al desiderio della donna ideale, sarei andato in cerca di Shahrazad : è alta e sottile, la pelle color del tè cinese. Ha gli occhi della notte; cammina a piedi scalzi, arrogante e pagana, libera da vincoli di moralità e modestia. Ed è astuta : gioca spesso la partita contro la Morte e vince, ogni sera reinventa sè stessa, così ogni sera quell'orco brutale di suo marito ritrova una nuova Shahrazad che scivola via col mattino; ogni mattino lui si sveglia e la vede alla luce del giorno, pallida e silenziosa dopo il lavoro notturno, e giura fra sè che non si farà più ingannare! Ma non appena scende il crepuscolo, lei tesse di nuovo la sua rete di fantasticherie, e lui pensa : ancora una volta... »

« ... Poi la porta si aprì. Per un secondo credetti che fosse la porta della stanza confinante, ma non appena diedi un'occhiata sopra la spalla vidi uno spicchio di luce grigiastra dalla finestra e, per un momento, la sagoma di una donna. Prima di avere il tempo di reagire, la porta si era richiusa e sentii il rumore sommesso dei passi della donna che si avvicinava al letto. Volevo dire qualcosa, ma avevo ancora il cervello piuttosto stordito da tutto quel brandy, quando lei si fermò accanto a me e mi accorsi che si stava spogliando. Be', cosa credete che abbia fatto? Volevate che mi tirassi le lenzuola fin sopra la testa e chiamassi la locandiera? O che giocassi la parte del puribondo e dicessi : 'Ah, signorina, ci conosciamo appena' ? No, non dissi proprio niente : attesi e basta; il poco che avevo visto della ragazza mi diceva che era giovane e aveva una bella figura. Forse mi aveva visto al club e pensava... Non dovete essere così sorpresi, è già successo. Mi venne anche in mente che fosse entrata inavvertitamente nella camera sbagliata, in quel caso avrei fatto meglio a mettere a freno la lingua; inoltre non sentivo più la stanchezza di un minuto prima. Non disse nulla e intanto i suoi vestiti cadevano a terra in un fruscio di seta; nell'oscurita vidi la figura pallida avanzare verso di me, sentii il suo peso sulla sovraccoperta e poi sotto, quando alla fine scivolò tra le lenzuola con me. Non appena mi toccò sobbalzai. Era fredda e per un istante ebbi l'illusione fastidiosa che il suo tocco mi avrebbe strappato la pelle; ma poi le sue braccia mi avvolsero lentamente, provocanti, erotiche, e a dispetto del freddo che mi sprofondava nelle membra, cominciai a rispondere, ad apprezzare la voluttà delle sue carezze gelate. Sentivo i lunghi capelli che mi ricadevano sulla faccia mentre mi cavalcava, capelli leggeri e freddi come ragnatele, le gambe magre e forti che si racchiudevano strette intorno alle mie costole. Eppure, malgrado la novità del tutto, avrei giurato che lei mi fosse familiare... Unghie appuntite scorrevano gentili sulle mie spalle infreddolite. La udii sussurrare qualcosa, quasi inudibile, contro la mia faccia; d'istinto mi voltai per sentire le parole. 'Mose...' Perfino il suo respiro era freddo, mi sollevava i peli del petto; ma la cosa che mi turbava sempre di più era il sapere di averla già incontrata. 'Mose... Ti ho cercato tanto a lungo...' Per un attimo mi parve di riconoscerla. ' Ti ho aspettato ma non sei venuto. Ho così freddo.' Di nuovo : quasi... Ma non proprio. E per qualche ragione non volevo chiederle chi fosse : nel caso che... Mi spostai, sentendomi a disagio, i fumi del brandy che offuscavano i pensieri; un ricordo brillò quasi incongruente nella nebbia : me stesso in quella festa in cui si batteva il tavolino (ho così freddo) quando guardavo un bicchiere che sembrava muoversi da solo sulla superficie lucida. 'Ho così freddo...' il sussurro era disperato, distante : la voce di un ricordo. Tentai l'approccio gioviale. 'Non per molto, tesoro. Presto ti riscalderò.' la sua carne era come argilla sotto le mie dita gelate. 'Ho apettato, Mose, tanto. Ho aspettato. Ma non sei venuto. Non sei mai...' un altro lungo sospiro, un eco in una caverna. Poi un pensiero così assurdo che per poco non mi fece ridere forte; la risata che si strozzava in gola mentre valutavo le implicazioni... 'Effie?' 'Io...' 'Oh Dio, Effie!' All'improvviso non poteva esserci dubbio. Era lei : il profumo della pelle, la sensazione dei capelli, la voce perduta che bisbigliava nel buio. Mi girava la testa e maledissi il brandy; da lontano sentivo la mia voce che ripeteva il suo nome, stupidamente, come una bambola rotta. [...] Quando mi svegliai, qualche ora più tardi, lei se ne era andata e io ero quasi convinto di essermi immaginato l'intero episodio; ma come a provare che non avevo sognato, lei aveva lasciato il suo biglietto da visita sul comodino accanto a me : una spilla d'argento a forma di gatto inarcato. »


Entrambi tratti da Il fante di cuore e la dama di picche, il mio libro preferito

[Floyd of Plum]

Ci sono cose che si possono ottenere solo con la violenza.

-L'insostenibile leggerezza dell'essere- Kundera.

[Kia.♥]

"L'amore, riteneva, doveva arrivare di colpo, con schianti e folgorazioni, uragano celeste che si abbatte sulla vita, la sconvolge, ghermisce le volontà come foglie e precipita il cuore negli abissi. Non sapeva che sulle terrazze delle case la pioggia produce allagamenti quando le grondaie sono intasate, e avrebbe continuato a sentirsi al sicuro se all'improvviso non avesse scoperto una crepa nel muro."

Madame Bovary

[Diamante_Prezioso]

"L'amore, riteneva, doveva arrivare di colpo, con schianti e folgorazioni, uragano celeste che si abbatte sulla vita, la sconvolge, ghermisce le volontà come foglie e precipita il cuore negli abissi. Non sapeva che sulle terrazze delle case la pioggia produce allagamenti quando le grondaie sono intasate, e avrebbe continuato a sentirsi al sicuro se all'improvviso non avesse scoperto una crepa nel muro."

Madame Bovary

bella!

[Andromaca]

Ti amo più di qualsiasi altra cosa cosa al mondo, senza eccezioni, non ti basta?
Si mi basta, mi basta per sempre...

Se fossi capace di sognare, sognerei te... e non me ne vergogno!

Se andarmene fosse la scelta migliore, sarei disposto a danneggiare me stesso, pur di non ferirti, pur di proteggerti..

queste sono alcune delle tante frasi stupende a mio avviso di Twilight... qui sotto quelle di New Moon

Sono qui e ti amo.Ti ho amata sempre e sempre ti amerò. Ho pensato a te, visto il tuo volto nei ricordi, durante ogni minuto di lontananza. Dirti che nn ti volevo più è stata una terribile bestemmia

Non sono in grado di vivere se al mondo non ci sei tu, Bella. Lo vedevo nel tuo sguardo, sembravi sinceramente convinta che non ti volessi più. L'idea più assurda e ridicola... come se io potessi mai trovare il modo di esistere senza aver bisogno di te.

Prenditi pure la mia anima. Senza di te non mi serve... è già tua

[Strano(r)male]

Da "Il Figlio Delle Stelle" di Oscar Wilde.

"Così il Figlio delle Stelle fu allevato con i figliuoli dello Spaccalegna,e sedeva
alla stessa tavola con loro,ed era il loro compagno di giuochi.
E col passare degli anni egli diventava sempre più bello a vedersi,così che
tutti coloro che abitavano nel villaggio erano pieni di meraviglia,giacchè,
mentre essi erano scuri di carnagione e neri di capelli,il fanciullo era latteo e
delicato come avorio levigato,e i suoi riccioli erano simili alle spire degli
asfodeli.....
"Ma la sua bellezza fu,in lui,cagione di male.Infatti egli crebbe orgoglioso,e
crudele,ed egoista.I figliuoli dello Spaccalegna e gli altri ragazzi del villaggio
erano per lui oggetto di disprezzo,poichè essi erano nati da umilissimi
genitori,mentre lui era nobile,discendente da una Stella"

[LaTuaDroga]

Mettiamo qui tutte le frasi più belle tratte dai libri ...

Ke bello....Ecco la mia....

“La doccia più triste di tutte è quella che fai la sera prima di tornare a scuola, a settembre. E’ come se non stessi lavando via solo la sporcizia di quel giorno: mandi tutta l’ estate giù nello scarico, tutto il divertimento, tutta la libertà. E’ triste.”

Mi piace un casino....
Xkè è vera secondo me....

[Holly]

Nelly, io sono Heathcliff!
Cime Tempestose

[illusione]

"le nostre conoscenze più elevate risuonano inevitabilmente, e anzi deve essere così, come follie, in talune circostanze come delitti, allorchè vengono indebitamente all'orecchio di coloro che non sono strutturati nè predestinati per cose siffatte."

al di là del bene e del male - nietzsche