"Sogni le stelle
nella boccia dei pesci
rossi finisci"
L'eleganza del riccio
"Sogni le stelle
nella boccia dei pesci
rossi finisci"
L'eleganza del riccio
Gli uomini vivono in un mondo dove sone le parole e non le azioni ad avere il potere, dove la massima competenza é il controllo del linguaggio.
L'eleganza del riccio.
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense».
Queste parole da lor ci fuor porte.
Quand' io intesi quell' anime offense,
china' il viso, e tanto il tenni basso,
fin che 'l poeta mi disse: «Che pense?».
Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!».
Poi mi rivolsi a loro e parla' io,
e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri
a lagrimar mi fanno tristo e pio.
Ma dimmi: al tempo d'i dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi disiri?».
E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore.
Ma s'a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice.
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante».
Mentre che l'uno spirto questo disse,
l'altro piangëa; sì che di pietade
io venni men così com' io morisse.
E caddi come corpo morto cade.
D. Alighieri, Inferno V, 100-142
Per me è una delle cose più belle che un essere umano abbia mai scritto.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Se il bambino nel deserto chiude la mano, per sé ottiene soltanto una manciata di sabbia, se apre la mano, può passarci l'intero deserto…-La danza della realtà(Jodorowsky)
"Un dolore così, dolore dell'anima, non si elimina con medicine, terapie o vacanze; un dolore così lo si soffre, semplicemente, fino in fondo, senza attenuanti, come è giusto che sia."
Il quaderno di Maya, Isabel Allende
"Un soldato che si chiamava Nobushige andò da Hakuin e gli domandò: «C'è davvero un paradiso e un inferno?».
Chi sei?» volle sapere Hakuin. «Sono un samurai» rispose il guerriero. «Tu un soldato!» rispose Hakuin. «Quale governante ti vorrebbe come sua guardia? Hai una faccia da accattone!». Nobushige montò così in collera che fece per snudare la spada, ma Hakuin continuò: «Sicché hai una spada! Come niente la tua arma è troppo smussata per tagliarmi la testa». Mentre Nobushige snudava la spada, Hakuin osservò: «Qui si aprono le porte dell'inferno!». A queste parole il samurai, comprendendo l'insegnamento del maestro, rimise la spada nel fodero e fece un inchino. «Ora si aprono le porte del paradiso» disse Hakuin."-101 storie zen
Otto anni, quasi otto anni erano passati da quando tutto era finito. Com'era assurdo rievocare le inquietudini che un tale intervallo aveva tanto allontanato da essere ormai indistinte! Cosa non potevano fare otto anni? Eventi di ogni tipo, cambiamenti, disaffezioni, distacchi... tutto, tutto era compreso in quel lasso di tempo, e l'oblio del passato... naturalmente, certamente! Si trattava quasi di un terzo della sua vita.
Ahimè! Nonostante tutti questi ragionamenti, si accorse che per chi non sa dimenticare i sentimenti otto anni sono poco più di niente.
Persuasione ~ Jane Austen
A bird doesn't sing because it has an answer, it sings because it has a song.
I secoli passano: gli uomini riusciranno a sapere la distanza che li separa dalle stelle, calcoleranno il peso delle stelle, scopriranno la composizione chimica del sole e delle stelle, ma il problema di come conciliare l'esigenza del bene personale con la vita d'un mondo che esclude la possibilità di tale bene, rimarrà per la maggioranza degli uomini altrettanto irrisolto quanto lo era 5000 anni fa.
Della Vita, Lev Tolstoj
"Non serve a nulla recriminare l'amore. Anche quando il cuore ricomincia a sprofondare sotto terra e le cose che vorremmo fare scompaiono di nuovo. Perché lui non c'è. Oppure c'è, ma non ascolta. Oppure ascolta, ma non capisce [...]"
L'amore è tutto, Michela Marzano
Non so a quale libro appartenga questo frammento, ma è bello lo stesso.
Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.