Nella storia sitrovano le chiavi del comportamento umano, gli esempi da seguire e gli errori da non ripetere.
Alicia Giménez-Bartlett
Il silenzio dei chiostri
Mi vergognavo (perfino adesso, forse, mi vergogno); giungevo al punto che provavo un certo occulto, anormale, vigliacchetto godimento a tornare, alle volte, in un'infame notte di Pietroburgo, nel mio angolo, e sentire fortemente che anche quel giorno lì avevo fatto un'infamia, che ancora una volta quel che era fatto in nessuna maniera si poteva disfare, e rodermi internamente e segretamente, rodermi coi denti per questo, dilaniarmi e succhiarmi al punto che l'amarezza, alla fine, si convertiva in un'ignominosa, maledetta dolcezza e, alla fine, in vero autentico godimento!
Memorie del sottosuolo
Forse anche qui mi considereranno un ragazzino, e sia. C'è anche chi mi crede un idiota, non ho mai scoperto perchè. In verità, sono stato talmente malato da non essere molto diverso da un idiota; ma com'è possibile che sia idiota anche adesso, quando, io per primo, mi accorgo che la gente mi considera tale?
Io entro e penso: "Mi credono idiota, ma io sono intelligente, e loro non lo sospettano nemmeno".
L'idiota
Fedor Dostoevskij
Il buonumore è l'unica cosa che rimane qundo tutto è perduto. Per questo chi non ce l'ha è fregato in partenza.
il chiostro dei silenzi di Alicia Gimènez-Bartlett
"Come? Basta indossare quell'abito e si è in grado di discutere su tutte le malattie?"
"Si. Con una toga e un cappello non si deve far altro che parlare: qualsiasi chiacchera diventa oro colato,e qualsiasi sciocchezza vangelo."
Il malato immaginario-Moliere.
Un altro dei libri di Kilgore Trout che erano in vetrina parlava di un uomo che aveva costruito una macchina del tempo per poter tornare indietro e vedere Gesù. La mcchina funzionava, e vide Gesù quando aveva appena dodici anni. Gesù stava imparando da suo padre a fare il falegname.
Due soldati romani entrarono nel negozio col disegno, su papiro, di un congegno che doveva essere costruito entro l'alba del giorno dopo. Si trattava di una croce da usare per l'esecuzione di un agitatore.
Gesù e suo padre la costruirono. Erano contenti di avere del lavoro. E l'agitatore fu inchiodato a quella croce.
Così va la vita.
Da "Mattatoio n° 5", di Kurt Vonnegut.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Il sole si levò dietro il cemento dell'isolato di fronte, lampeggiando dritto nelle loro facce come un presentatore della tele su di giri. Davie Galloway fu così sorpreso dallo sfolgorio sguincio che per poco il tavolo che stava faticosamente trasportando non gli cadde dalle mani. Faceva già abbastanza caldo nell'appartamento nuovo, e Davie si sentiva come una strana pianta esotica che appassisce in una serra troppo riscaldata. È per quelle finestre lì: sono enormi, succhiano dentro il sole, pensò appoggiando il tavolo e guardando fuori, verso la corea che si estendeva davanti a lui.
Colla, Irvine Welsh.
è il finale ^^ non lo metto fra spoiler perché non svela niente di che. però è comunque parte del finale.
Il problema in questi cinquantanove anni è stato un altro: come può una scrittrice espiare le proprie colpe quando il suo potere di decidere dei destini altrui la rende simile a Dio? Non esiste nessuno, nessuna entità superiore a cui possa fare appello, per riconciliarsi, per ottenere perdono. Non c'è nulla al di fuori di lei. E' la sua fantasia a sancire i limiti e i termini della storia. Non c'è espiazione per Dio, né per il romanziere, nemmeno se fossero atei. E' sempre stato un compito impossibile, ed è proprio questo il punto. Si risolve tutto nel tentativo.
Ian McEwan, Espiazione.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
La bellezza é una *******, preferisco i soldi.
Michael Cunningham - The Hours