Originariamente inviata da
Wolverine
Personalmente ho sempre pensato che, fatto salvo una specie di "punto 0 centrale" da cui partiamo tutti, il valore della vita di una persona possa spostarsi in positivo o in negativo da questo "punto 0" a seconda di come la suddetta vita viene impiegata e spesa.
Da notare, non sto ASSOLUTAMENTE mettendo in mezzo culture o opinioni in sè per sè, ma parlo soprattutto di azioni.
Quindi.....sì, per me la vita di un "cattivo", per usare la tua terminologia, ha un valore infimo rispetto a quella di un "buono".
(Argomento spinoso ed interessante.....proprio come piace a me )