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Terremoto a L'Aquila

  1. #691
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Gli hai detto che lo amo?


  2. #692
    Matricola FdT
    Uomo 36 anni da Lecce
    Iscrizione: 27/3/2009
    Messaggi: 66
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    Ora non per fare quello che porta le cattive notizie , e spero che si sbagli con tutto il cuore quello che l'ha detta, ma non so chi di voi ha seguito la puntata di ieri sera di Porta a Porta,nella quale l'esperto di sismi in trasmissione ha dichiarato che c'è una buona possibilità che queste scosse continuino pultruppo per altri una 15 di giorni con la possibilità non negabile di scosse che superino anche di 5° grado.
    Ora io spero che si sbagli alla grande, ma raga il discorso continua a farsi serio!

  3. #693
    Sempre più FdT
    Donna 30 anni
    Iscrizione: 3/6/2007
    Messaggi: 2,587
    Piaciuto: 0 volte

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    Ho seguito i funerali..semplicemente strazianti...

  4. #694
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 6,184
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    Quote Originariamente inviata da paky92 Visualizza il messaggio
    le scuole in questo paese di merda cadono anche senza terremoto, l'importante è che siano state rese inagibili e chiuse per le perizie.......cosa che spero e penso abbiano fatto......o no??
    Se tutte le case fossero assicurate contro il rischio di calamità I modelli (virtuosi) dell'America e di molti Paesi europei

    «T assa sulla jella»: ecco come i critici chiamano l'assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali che, come già accade in moltissimi Paesi occidentali, potrebbe essere introdotta anche in Italia. Sono tanti, questi critici. E hanno buone frecce nel loro arco. Eppure una svolta come quella andrebbe al di là dei soldi risparmiati dalla collettività. Potrebbe anche incidere profondamente sul tessuto del nostro Paese. E, alla lunga, vincere la partita più importante: salvare tantissi­me vite umane.
    Immaginiamo già le obiezioni: come si può parlare di soldi men­tre le bare di tanti poveretti uccisi dai crolli in Abruzzo non sono an­cora state consegnate alla terra? Ma proprio questo è il nodo: non si tratta solo di denaro. Di più: al diavolo il denaro, se la questione fosse tutta qui. È ovvio che le vite spezzate di quei bambini morti mentre la mamma cercava di pro­teggerli dal crollo del mondo, per citare una sola delle famiglie an­nientate dal sisma, valevano più di mille fantastilioni di triliardi. Ma il punto è: cosa si può fare per salvare altri bambini e altre mam­me domani? All’estero una rispo­sta se la sono data: coinvolgere i cittadini in un rapporto più matu­ro con la propria casa, la comuni­tà, la terra. Anche attraverso, ap­punto, l’assicurazione obbligato­ria. Da imporre sia ai cittadini sia alle compagnie assicuratrici.

    Esiste già, con formule diverse e più o meno rigide, negli Stati Uniti, in Francia, Germania, Spa­gna, Belgio, Gran Bretagna, Porto­gallo, Austria, Olanda, Svizzera... Perfino in Romania. In genere la formula è questa: la polizza fatta per tutelare la propria casa da un eventuale incendio va automatica­mente estesa alle calamità natura­li. Con il risultato che, se si scate­nano i venti o i fiumi, le tempeste o i vulcani, lo Stato può concentra­re le sue risorse nei soccorsi di emergenza, nel ripristino delle co­municazioni, nella sistemazione delle infrastrutture pubbliche, nel recupero del patrimonio monu­mentale e culturale. Mentre tutti gli altri danni, «privati», sarebbe­ro coperti dalle assicurazioni pri­vate.
    Almeno fino a una certa soglia, che potrebbe essere fissata in cir­ca un miliardo e mezzo di euro. Dopo di che, in caso di catastrofi apocalittiche, quanto manca sa­rebbe comunque garantito dallo Stato. Così da non abbandonare nessuno al suo destino.
    Da tante altre parti, senza rinun­ciare alle straordinarie manifesta­zioni di generosità simili a quelle abruzzesi, funziona già così. Spie­ga il «Giornale delle Assicurazio­ni » che secondo una stima di «Swiss Re», uno dei colossi mon­diali che «riassicurano» le assicu­razioni, le compagnie hanno rim­borsato nel 2008 ben 8 miliardi di dollari per il solo uragano Gustav, uno e mezzo per la tempesta Em­ma che ha colpito il Nord Europa, un miliardo e trecento milioni per le tempeste di neve in Cina.
    Quanto avrebbe da guadagnare l’Italia, condividendo i rischi pub­blici con le grandi compagnie pri­vate, lo dice la tabella elaborata dal Cineas, il Consorzio universita­rio del Politecnico di Milano che si occupa della cultura del rischio. Nel solo decennio 1994-2004, per tamponare i danni di alluvioni, terremoti e frane più gravi, lo Sta­to ha dovuto faticosamente tirar fuori complessivamente 20.946 milioni di euro. Vale a dire due mi­liardi l’anno. Ai quali va aggiunto un altro miliardo e mezzo com­plessivo per gli interventi (si fa per dire) «minori». Il tutto senza riuscire, se non in piccola parte, a risolvere la questione di fondo: la precarietà strutturale idrogeologi­ca del nostro Paese. Dove, dicono i dati ufficiali del ministero del­l’Ambiente, sono a «rischio eleva­to » l’89% dei comuni umbri, l’87% di quelli lucani, l’86% di quelli mo­lisani, il 71% di quelli liguri e val­dostani, il 68% di quelli abruzzesi, il 44% di quelli lombardi. In pratica, spiega il presidente del Cineas Adolfo Bertani, «oltre la metà degli italiani vive in aree soggette ad alluvioni, fra­ne, smottamenti, terremo­ti, fenomeni vulcanici.
    Per questo, i temi della si­curezza e della gestione del rischio vanno regola­mentati da una legge. E l’Italia è l’unico Paese avanzato che ne è privo». Lo scri­veva in una lettera a Tremonti, tre anni fa, lo stesso Silvio Berlusco­ni: «Non credo sia ancora possibi­le che l’Italia rimanga uno dei po­chi Paesi industriali dove lo Stato si assume l’onere di provvedere a rifondere per intero i danni pro­dotti dalle calamità naturali».
    Senza una legge, va da sé, citta­dini e assicurazioni si guardano bene dal firmare polizze contro le calamità naturali. Ovvio. Più anco­ra che nel caso delle polizze vita, che spesso i sani vorrebbero stipu­lare solo dopo aver scoperto di es­sere malati, anche quelli che vor­rebbero assicurarsi contro le inon­dazioni vivono di solito esposti a possibili ondate di piena e quelli che vorrebbero assicurarsi contro le eruzioni vivono di solito sotto un vulcano. Conseguenza: nessun assicura­tore italiano si sogna, salvo ecce­zioni della direzione generale, di stipulare una sola polizza di que­sto genere.
    Di più: l’ipotesi di introdurre l’obbligo dell’assicurazione (sia pure con scontate garanzie per le fasce più deboli) sembra solleva­re diverse perplessità. Buona par­te delle associazioni dei consuma­tori temono sia un sistema per far fare altri affari alle compagnie assicurative. Le compagnie, al contrario, temono che, soprattut­to in un Paese a rischio come il nostro, il gioco non valga la can­dela. Gli stessi costruttori temo­no, come ha scritto il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fo­gliani, che «l’imposizione di un obbligo assicurativo contribui­sca a irrigidire la domanda» e pensano che non siano questi gli anni giusti «per superare la finali­tà solidaristica che ha finora ispi­rato l’approccio con il rischio ca­lamità ». Non bastasse, sarebbero recalcitranti certi politici maneg­gioni: l’«economia della catastro­fe », come insegna la nostra sto­ria, è politicamente un affarone.

    Eppure, come ha spiegato Re­nato Brunetta ieri sul Corriere, la polizza obbligatoria si tirerebbe dietro alcune conseguenze vir­tuose che sarebbe un peccato sprecare. Come accade con l’Rc-auto per i guidatori scriteria­ti, per non pagare uno sproposi­to anche i padroni di casa inco­scienti (e automaticamente i loro amministratori comunali), sareb­bero costretti a non tirar più su edifici abusivi non assicurabili, a non costruire più in zone a ri­schio, a rispettare le regole antisi­smiche, a controllare le fonda­menta, a dedicare tempo alla ma­nutenzione. E forse, un po’ alla volta, piangeremmo finalmente meno morti. (corriere della sera)
    -----------------------------------------------------

  5. #695
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Vercelli
    Iscrizione: 5/10/2007
    Messaggi: 3,255
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    Quote Originariamente inviata da *([Mikyller])* Visualizza il messaggio
    E perché, quelli che bussavano di notte alle macchine per chiedere come mai le persone si trovavano lì?
    Ci vuole un limite a questa mania di voler informare a tutti i costi... I primi giorni addirittura i giornalisti della RAI intralciavano i mezzi di soccorso per avere la "bella scenografia" per i loro servizi... -.-
    e quello che è successo ai funerali??.....c'era una che si è sentita male e ha avuto il primo piano; il vescovo lì che benediceva le are con il cameramen e il fotografo davanti alle palle.....

  6. #696
    Dale Dale Dale ! Pitbull_88
    Uomo 35 anni da Cagliari
    Iscrizione: 24/7/2006
    Messaggi: 3,634
    Piaciuto: 61 volte

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    Il giornalismo italiano mi sta scendendo parecchio giù, non hanno proprio rispetto, mi fanno uno schifo indescrivibile..


    Un pensiero per le vittime di questa tragedia..e un pensiero per gli sfollati e per chi sta a pezzi moralmente per tutto ciò che sta accadendo..speriamo che tutto questo possa finire presto.

  7. #697
    Sempre più FdT
    38 anni
    Iscrizione: 25/9/2008
    Messaggi: 2,883
    Piaciuto: 1 volte

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    Quote Originariamente inviata da °...KiArA...° Visualizza il messaggio
    Ho seguito i funerali..semplicemente strazianti...
    di straziante c'era soprattutto il kyrie eleison o cm si scrive che hanno mandato in onda al tg2, dopo un giornalista che parlava di "ultimo viaggio" e infine un disperato che chiedeva aiuto al signore per superare questa sciagura, lo sto stesso signore che quando la sciagura è avvenuta probabilmente stava guardando il grande fratello su sky.

  8. #698
    Rosemary
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Paperoga II Visualizza il messaggio
    Salutacelo nali digli che fdt è con lui!
    Infatti!
    Comunque Don Rodriguez non capisco perché fare sempre polemica...
    Ti piace così tanto?

  9. #699
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
    Piaciuto: 10122 volte

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    no ragazzi, io unacosa la devo dire.
    sto pranzando, ho messo rai due.
    prima cosa che mi fa girare le palle.
    la giornalista intervista una ragazza, che premette "non sono andata ai funerali perché non ce la faccio, non voglio vedere, non ci riesco". e cosa le dice?! "lo sai che le bare dei bambini erano su quelle delle mamme?" la ragazza è praticamente andata via piangendo.
    seconda cosa, irritantissima.
    una signora piangendo, spiega che è morta la moglie del cugino e la figlia di ventitre anni. piangendo, non so se mi spiego, con gli occhialoni scuri. e il genio, di nuovo. "è insopportabile tutto questo?" ma cosa ***** vuoi che ti dica?! "ma no che sarà mai, sono solo trecento morti?"

    regaliamo qualche neurone ai giornalisti della rai per cortesia?
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  10. #700
    pls Paperoga
    36 anni
    Iscrizione: 27/3/2007
    Messaggi: 10,322
    Piaciuto: 2197 volte

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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    no ragazzi, io unacosa la devo dire.
    sto pranzando, ho messo rai due.
    prima cosa che mi fa girare le palle.
    la giornalista intervista una ragazza, che premette "non sono andata ai funerali perché non ce la faccio, non voglio vedere, non ci riesco". e cosa le dice?! "lo sai che le bare dei bambini erano su quelle delle mamme?" la ragazza è praticamente andata via piangendo.
    seconda cosa, irritantissima.
    una signora piangendo, spiega che è morta la moglie del cugino e la figlia di ventitre anni. piangendo, non so se mi spiego, con gli occhialoni scuri. e il genio, di nuovo. "è insopportabile tutto questo?" ma cosa ***** vuoi che ti dica?! "ma no che sarà mai, sono solo trecento morti?"

    regaliamo qualche neurone ai giornalisti della rai per cortesia?

    senza parole. vabè che devono fare il loro mestiere, però dai, c'è un limite alle idiozie

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