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Alcol: giovani a rischio in Italia

  1. #1
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
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    Predefinito Alcol: giovani a rischio in Italia

    In Italia sono 1 milione e mezzo i giovani che eccedono con gli alcolici, con dati particolarmente preoccupanti per quel che riguarda le ragazze. Inoltre, continua a scendere l’età del primo consumo di bevande alcoliche, che nel nostro Paese è la più bassa d’Europa. Lo rivelano gli allarmanti dati dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, presentati a Trieste nel corso della quinta Conferenza Nazionale sulle Politiche antidroga.

    Alcune cifre? Tra gli 11 e i 18 anni è a rischio il 22,4 per cento dei ragazzi e il 13 per cento delle ragazze ha uno stile di consumo dannoso e rischioso di alcol, soprattutto in Piemonte e Trentino Alto Adige (i maschi), e Veneto e Trentino (le femmine). Tra i 19 e i 24 anni sono a rischio il 25,3 per cento dei maschi e il 10,4 per cento delle femmine, soprattutto in Valle d’Aosta ed Emilia Romagna (i ragazzi), in Liguria e Trentino Alto Adige (le ragazze). Il valore della media nazionale delle consumatrici a rischio è pari al 7,8 per cento; il fenomeno risulta quindi particolarmente in crescita tra le ragazze.

    Per avere un'idea più precisa dell'entità e della gravità del problema, basti pensare che attualmente l’1 per cento circa degli alcol-dipendenti ha un’età inferiore ai 19 anni, e il 10 per cento un’età compresa tra 19 e 29 anni. "La punta di un iceberg che anno dopo anno s’innalza”, sottolinea Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Alcol CNESPS dell’Istituto Superiore di Sanità, “e che cela dentro di sé centinaia di migliaia di individui che alla fine di un lungo percorso ed una lunga carriera di abuso di alcol, mai intercettata dalle competenze sanitarie e sociali, si ritrovano nella trappola della più temibile dipendenza da sostanze: la dipendenza alcolica".



    Non bisogna poi dimenticare che l’alcol alla guida è la prima causa di morte tra i giovani, fenomeno che potrebbe essere evitato se si adottassero dei comportamenti meno a rischio. In Italia, infatti, il 74 per cento dei giovani beve il sabato sera e, di questi, il 20 per cento si ubriaca nel fine settimana. Inoltre, è sempre più diffuso tra i teenager il fenomeno del "binge drinking" (bere per ubriacarsi 6 o più bicchieri in un’unica occasione), abitudine negativa per la salute e la sicurezza: l’abuso di alcolici fuori pasto e gli happy hour incrementano infatti del 70 per cento il rischio per i giovani di finire al pronto soccorso.

    "A livello comunitario”, sottolinea Emanuele Scafato, “molti sono stati i piani d’azione proposti dagli stati membri a tutela di questa fascia di popolazione che, insieme alle donne, è considerata quella più a rischio per problematiche alcol-correlate. E’ evidente che oltre che cercare di migliorare le nostre conoscenze riguardo ad un’abitudine giovanile relativamente nuova per il nostro Paese, distante dalle abitudini mediterranee che traevano ispirazione dalla moderazione e dal consumo ai pasti, è importante analizzare le cause legate al rischio alcol-correlato tra i giovani per poter con maggiore efficacia realizzare interventi di prevenzione e di promozione della salute prima che l’alcol possa determinare un danno o pregiudicare la salute dei ragazzi e delle ragazze in Italia".

  2. #2
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Tanto la maggior parte dei nostri coetanei sono refrattari a qualunque iniziativa che regolamenti l'uso dell'alcool, così come quello delle droghe Inutile sperare che le cose cambino, soprattutto perchè i suddetti coetanei ovviamente educheranno i loro eventuali figli con i loro stessi valori, e dunque la catena continuerà.....mi è davvero difficile immaginare un'inversione di tendenza.

  3. #3
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Bisogna responsabilizzare ed educare, non proibire.

  4. #4
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
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    Proibire non è mai servito a niente

  5. #5
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    Bisogna responsabilizzare ed educare, non proibire.
    Educare significa far capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.....ciò che è sbagliato non deve essere consentito, direi che è una logica conseguenza.

  6. #6
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Educare significa far capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.....ciò che è sbagliato non deve essere consentito, direi che è una logica conseguenza.
    No.
    Educare significa far capire perchè una cosa non va fatta, non dire "Non si fa."

  7. #7
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    No.
    Educare significa far capire perchè una cosa non va fatta, non dire "Non si fa."
    Appunto, e io che ho detto? Significa impedirla spiegandone i motivi.

    Cosa che DA ANNI si fa con l'abuso di alcolici e di droghe ma non mi sembra che abbiate recepito granchè, anzi vi divertite e ci scherzate sopra....

  8. #8
    FdT-dipendente
    Uomo 40 anni
    Iscrizione: 10/3/2009
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    Bisogna responsabilizzare ed educare, non proibire.

    Ecco vedi! Su qualcosa siamo perfettamente d'accordo

  9. #9
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Vercelli
    Iscrizione: 5/10/2007
    Messaggi: 3,255
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    No.
    Educare significa far capire perchè una cosa non va fatta, non dire "Non si fa."
    appunto educare significa dire fumi??.....bene puoi ammalarti di questo questo e questo........ti droghi?? avrai questo questo e questo......decidi tu se ne vale la pena....

  10. #10
    FdT-dipendente
    Uomo 40 anni
    Iscrizione: 10/3/2009
    Messaggi: 1,017
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    Ma poi cosa probisci ?? COSA?

    Tu non puoi proibire di bere uno scotch dopo cena o una bottiglia di vino a cena.

    Senno vabbhe facciamo il proibizionismo ma a cosa ha portato lo sappiamo tutti.

    Ergo cosa fai?

    Bisongerebbe far capire alla gente che in ogni cosa esiste una moderazione.

    Poi per carita' capita a tutti una volta ogni tanto di eccedere un po'.. non ci vedo niente distrano purche uno non si metta al volante.


    Quello che' e' strano e allarmante e' che la maggior parte dei ragazzi si devasti ogni fine settimana.
    Che non bevano per il piacere di bere ma con l'unico scopo di sbronzardi come spugne. Tutte le volte.

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