In 22 anni ho fatto solo ed unicamente il battesimo, non vado praticamente mai a messa, non ho letto nè Bibbia nè Vangeli, non prego, non mi sono mai confessato, alcune volte ho dato addosso alla Chiesa e spesso sono in disaccordo con quanto dice il Papa o chi per lui....eppure ti assicuro che sono ancora qui in carne ed ossa, e pure soddisfatto di ciò che sono e di ciò che faccio
La propria spiritualità la si può trovare anche nell'accrescimento della comprensione di ciò che ci è intorno. Non si deve per forza pregare... Conoscere noi stessi, il mondo, il prossimo, avere consapevolezza delle proprie azioni sono sintomi di crescita interiore e spirituale. La vedi da un altro punto di vista, ok.
Secondo me un uomo che deve vivere sempre pensando a non peccare,a dove va,a cosa fa,a chi è,un uomo che deve sempre sentire nel suo Io di essere inferiore a qualcos altro di Intangibile,un uomo a cui viene inculcato che da qualche parte cè una Divinità capricciosa pronta a farlo soffrire senza un perchè,è un uomo schiavo della paura.
nono,io dicevo proprio questo.... la penso esattamente come te,solo che SECONDO ME non c'è nulla da vantarsi se un uomo,almeno una volta nella sua vita,non prega nell'interiorità. Non c'è nulla di cui vantarsi se non si porge ogni tanto delle domande sul senso della propria esistenza,questi sono pensieri che ci danno dignità. Una persona che non crede a nulla,che non si porge domande è sterile dentro. Privo di spiritualità. Morto.