non credo che tu debba compatire nessuno, dark.
e cmq io non mi relaziono a quel vissuto come ad un mio errore, ma accetto pienamente quella parte di me. ho solo il rimpianto di non essermela goduta di più. dovrei forse farmi una colpa della mia malattia, o colpevolizzarmi perchè non ho reagito nel modo più razionale?
ma chissenefrega!
ognuno è quello che è, e se si impara a star bene tanto di guadagnato ma per sè stessi, non per il giudizio altrui. molto spesso è proprio quello che fa ammalare. lo sguardo di disapprovazione degli altri.
poi è una questione di come si percepiscono le cose. non per forza debolezza o stupidità. esiste una cosa, nell'uomo, che si chiama emotività e che è molto difficile gestire quando la si ha molto spiccata.