no, non ho mai parlato di genitori migliori e peggiori....
ed è logico che nessun bimbo puo' scegliersi i genitori
il mio discorso va piu' a fondo....a livello proprio psichico....e l'ho ampiamente già detto....
no, non ho mai parlato di genitori migliori e peggiori....
ed è logico che nessun bimbo puo' scegliersi i genitori
il mio discorso va piu' a fondo....a livello proprio psichico....e l'ho ampiamente già detto....
Il bambino non si sceglie i genitori, ma nel caso delle adozioni i genitori vengono comunque scelti. Cosa che dovrebbe tutelarlo dal punto di vista della capacita dei genitori di educarlo o no?Originariamente inviata da nuvolablu
secondo me non sai neanche tu cosa vuoi dire.
EDIT: è rivolto a nuvolablu
Originariamente inviata da DiVX
in ballo non vi è solo la capacità dei genitori di educarlo
vi è dell'altro......problemi di accettazione, di convivenza con la sensazione di sentirsi diverso, confusione dei ruoli.......ma è possibile che nn si pensi a tutto cio'???
Allora i problemi di accettazione possono sorgere verso gli undici anni (penso per mio ragionamento, non ho nessuno studio, smentiscimi pure [ma smentiscimi con delle prove tangibili non mostrando una laurea su un pezzo di carta igienica]) Perchè prima un bambino si attacca al genitore e lo prende come punto di riferimento. Agli undici anni vuoi per i cambiamenti dovuti dall'inizio dell'adolescenza, vuoi per i cambiamenti dei punti di vista, potrebbe avere guai ad accettare la cosa, ma credo che dopo aver vissuto per anni nella situazione, penso che consideri tutti gli altri "anormali" e non se stesso. Superata tale età arrivati ai 14/15 inizia a pensare un po' con la propria testa e se lo fa nel modo giusto, capisce che non c'è nulla di sbagliato....Originariamente inviata da nuvolablu
Sentirsi diverso... E qual'è il bambino che non si sente diverso. Sta ai genitori spiegare la situazione. E siccome i genitori la situazione del diverso l'hanno sicuramente vissuta, sanno come parlarne.
Confusione dei ruoli.... Perchè? La bambina con due papà inizierà a far pipì da in piedi forse? Hai studiato psicologia ma hai capito poco.
Hai studiato al Cepu forse?
Se nn sai del sesso, orientamento e identità di genere... Allora sei messa male. Dovresti saperlo che sono cose che non vengono influenzate per forza dala famiglia. E soprattutto qualsiasi influenza in qualsiasi direzione non è da considerarsi inferiore o peggiore delle altre.
La paura di quelli che non vogliono l'adozione gira e rigira è sempre quella che i gay proliferino passando i "geni" dell'omosessualità ai figli! Ma che cosa temete? Che vi invadiamo e vi cacciamo da questo pianeta a suon di martellate sulle natiche?
=DOriginariamente inviata da DiVX
infatti credo che il concetto di identità di genere sia tutto nell'espressione stessa, utilizzato per descrivere, appunto, il genere in cui una persona si identifica (uomo o donna o transessuale..)Originariamente inviata da DiVX
Quindi non vedo come genitori omosessuali possano in qualche modo "deviare" la sua condizione..
Originariamente inviata da DiVX
peccato, mi sembravi una persona educata e il confronto con te mi piaceva, ho sbagliato a valutarti e visto che parli di carta igienica e di cepu non ho altro da dirti.
Complimenti anche a te per lo stile, mi auguro che i moderatori leggano e intervengano.
Non rispondero' piu' alle tue offese.
Se no si hanno più argomenti ci si finge offesi...Originariamente inviata da nuvolablu
Ah cara mia se io avessi sempre dovuto offendermi così stavo sempre zitto.
Dipende dalle mamme... Insomma, ci sono persone che a prescindere dai gusti sessuali non potrebbero crescere un bambino senza creargli milioni di problemi, e altre che sempre a prescindere dai gusti sessuali sarebbero dei genitori perfetti...Originariamente inviata da hellion
Poi, paradossalmente, penso che una coppia omosessuale sarebbe molto più attenta allo sviluppo di un eventuale "figlio", proprio perchè saprebbero benissimo che sarà oggetto di prese in giro e discriminazioni, o comunque dovrà attraversare una serie di difficoltà maggiori a causa della sua "famiglia", e soprattutto sarebbero loro i primi (o le prime) a desiderare che il loro figlio non cresca "male"...