Originariamente inviata da
Godel
La mafia è la mafia, e ok. E' sicuramente un'organizzazzione forte ai comandi di altri poteri molto più forti, e giustamente è temuta.
Ma va detto porcamiseria che se tutti i cittadini non si ribellano ad essa, invece di accettarla più o meno tacitamente, le cose non cambieranno mai. Tanto se il sud si aspetta l'aiuto del nord Italia può anche mettersi l'anima in pace: è dal tempo dei Borboni che incasina le cose da quelle parti, figuriamoci ora che possono sguazzare nel mare di denaro generato dai casini che vi sono oggi nel meridione.
Il sud accetta la mafia, è così; ed il nord che ne è una delle principali cause, è dai tempi dell'unione d'Italia che sfrutta, impoverisce, e disprezza i meridionali. Questi sono problemi che esistono da molto, molto tempo; e credo che nell'Italia meridionale non se lo siano scordato il genocidio che è avvenuto ai tempi di Garibaldi, quando lo sfruttamento e l'unione di quelle terre venne lavato nel sangue di centinaia di migliaia di persone (centinaia di migliaia, ripeto).
Io non do colpe a chi è del nord Italia, o a chi del sud Italia; ma va riconosciuto che non si può generalizzare affermando che da una parte le cose vanno male perchè sono fatti in un modo, e dall'altra vanno bene perchè sono fatti in un altro modo. Percarità in parte la cultura dei meridionali differisce parecchio da quella dei settentrionali, e magari in alcuni aspetti devono di certo farsi un esame di coscienza per certe cose; ma è anche vero che i poteri che sono dietro alla mafia, non hanno posizione geografica o colore politico, e non sono di certo nati tra i mandolini e le danze dell'epoca dei Borboni.