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Sedicenne accoltellata e bruciata nel cosentino: il fidanzato confessa

  1. #51
    Ioria
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da yasha Visualizza il messaggio
    mi piacerebbe che un giorno la mentalità della nostra società evolvesse verso qualcosa di più giusto e profondamente diverso rispetto alla situazione attuale...



    vorrei che il prima possibile una persona ( nello specifico una ragazza ) possa tranquillamente fare quello che più le aggrada senza dover essere sempre in balia di qualcun altro...che sia nel bene, affidandosi ad una persona che la protegge, o nel male, avendo sempre paura di subire brutalità da qualcuno....

    e sebbene non sia molto bello da dire, prima le donne inizieranno a " vendicarsi " dei loro persecutori, senza perdonarli o altro, meglio sarà per loro....e per gli uomini stessi.
    utopia.
    purtroppo, vedi il caso della ragazza di 21 anni che, nonostante aver passato notti in ospedale per le botte prese, è tornata col suo ex, professandosi innamorata.
    a mancare è il rispetto dell'altro e l'accettare il fatto che, in quanto persona, possa volere qualcosa di diverso da noi. l'uolo , ma anche la donna, spesso è troppo egocentrica. l'essere possessivi porta a pensare che una persona sia di proprietà e non possa scegliere liberamente di amarci o di non amarci.

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  3. #52
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 6,184
    Piaciuto: 122 volte

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    Quote Originariamente inviata da The Dark Side Visualizza il messaggio


    E' una lettera ridicola, scritta da una persona che a quanto ha avuto a che fare con Calabria di 50 anni fa.
    E lo dice non una patriottica, perché se Dio vuole io andrò via da qui [perché questo posto ahimè non mi offrirà mai un lavoro]. Sono sicura che, purtroppo, ci sono delle realtà familiari in cui questo accade. Ma il modo in cui lei ha generalizzato è veramente folle.
    Probabilmente quella è la realtà che ha portato lei ad andare via. E se è così ha fatto bene. Ma non è di certo la normalità.
    E, soprattutto, probabilmente la trentenne non ascolta molto i telegiornali nazionali, ultimamente.

    A parte questo, l'accaduto in sé penso che sia inutile anche commentarlo. Come possa un essere umano arrivare a tanto, è qualcosa che mi terrorizza.
    bhe forse è una cosa di 3o anni fa ma un certo modo di pensare e ancora vivo pero, se non ricordo male nella cronaca di questi giorni si dice anche che il minore in questione si aggirava con certa gente ( vedi delinquenti) si parla di lui come una persona decisa e determinata portata alla violenza.

    Ora io come ho già detto posso capire ( ma non ammetto lo stesso ) che tu uccidi una donna per gelosia pugnalandola o gli spari, infatti assieme a questo fatto la cronaca ci dice che ci sono stati altri omicidi al femminile, ma che tu la bruci anche viva questo e il fatto che più mi sconvolge perché e un qualcosa di più che si richiama a rituali mafiosi come una specie di prova per dimostrare di entrare in quel mondo. Forse mi sbaglierò ma una storia simile mi ricorda la vicenda di lea garofalo pentita di mafia

    Ha visto Lea Garofalo morta, ai piedi del divano, il sangue sul viso, la corda della tenda che l'ha strangolata ancora intorno al collo. È stato per anni accanto a Carlo Cosco, l'ex marito che l'ha uccisa, ed è stato lui - insieme agli altri del clan - a bruciare il corpo in un fusto di metallo finché "non era rimasto più nulla, solo le braci". Ora, dopo i sei ergastoli ottenuti in primo grado dal pm della dda Marcello Tatangelo, Carmine Venturino, 26 anni, ex fidanzato della figlia di Lea, Denise, ha deciso di collaborare. Di raccontare la vendetta di Carlo, il sequestro - il 24 novembre 2009 all'Arco della Pace a Milano - e la lupara bianca di quella donna che stava, tenacemente, provando a cambiare vita. Anche per Denise, che in aula ha testimoniato contro il padre. Un racconto agghiacciante - ora agli atti del processo di appello - di un assassinio brutale.

    Il pentimento di Venturino
    Nelle sue lettere al pm, Carmine Venturino, difeso dai legali Ilaria Ramoni e Vincenza Rando, scrive che Lea "fu uccisa materialmente da Carlo e Vito Cosco, fu strangolata dopo che Carlo si incontrò con lei all'Arco della Pace e con una scusa la portò in un appartamento". "La mattina dopo hanno portato il cadavere nel terreno di San Fruttuoso, a Monza. Qui, già dal 25, è iniziata la distruzione del cadavere, che non è stato sciolto nell'acido, ma carbonizzato fino a dissolverlo completamente".

    Una corda attorno al collo
    Venturino arriva nell'appartamento quando Lea è già cadavere. "Abbiamo acceso la luce. Il corpo era disteso per terra nel salotto. Era a faccia in giù, in una pozza di sangue. Il viso aveva grossi lividi. Era stata strangolata, intorno al collo aveva ancora una corda verde, che io riconobbi - dice - come quella che era a casa mia e che serviva a chiudere le tende". I carabinieri del reparto operativo di Milano, guidati dal colonnello Alessio Carparelli, hanno effettivamente trovato nella casa "il cordino verde tagliato e riannodato su se stesso". "Io e Curcio (Rosario, altro condannato, ndr.) abbiamo messo il corpo in uno scatolone e sigillato tutto con il nastro adesivo". Lea finisce in un box, poi a San Fruttuoso. "Carlo mi chiese se avevo la mia pomata - ricorda Venturino - . Aveva il mignolo un po' tagliato. Disse in dialetto: "Se n'è accorta"".

    Il cadavere carbonizzato
    Venturino è al magazzino di San Fruttuoso. "Abbiamo preso un grosso fusto di metallo, di quelli alti dove si tiene il petrolio. Abbiamo messo il cadavere dentro spingendo il corpo in modo che non uscisse fuori, a testa in giù, dal bordo si intravedevano le scarpe. Abbiamo versato benzina e dato fuoco. A un certo punto Curcio mi ha detto che forse non bruciava perché non c'era abbastanza aria dentro, e allora con un piccone ho fatto dei buchi al fusto. Anche dopo però il cadavere si consumava lentamente". Venturino va via, torna e vede il corpo fuori dal bidone. "Curcio lo aveva messo su dei bancali di legno che bruciavano col corpo. La testa praticamente non c'era più". "C'erano frammenti di ossa, con una pala li abbiamo messi insieme ai pezzi di legno, nel fusto, con altra benzina che avevo portato. Alla fine il corpo era tutto carbonizzato, si vedevano solo le braci". È Denise a riconosce in alcune foto la collana e il bracciale di Lea, "regali del padre", una parure di oro giallo e bianco.

    La fiducia di Lea in Carlo Cosco
    Secondo Venturino, Carlo era riuscito a "conquistare di nuovo la fiducia di Lea". Lui aveva mostrato "telefonate e messaggi, aveva detto che era lei a mandarglieli, erano messaggi d'amore. Io ero rimasto stupito, ne mostrò uno in cui Lea scriveva "Ninì voleva un fratellino". Ninì era Denise".

    Denise e le altre vendette
    Il pentito ascolta anche i discorsi dei Cosco su altre vendette da compiere. Parla di Carlo che avrebbe saputo dal fratello Vito che "Denise stava parlando coi carabinieri di Petilia Policastro. Carlo - dice Venturino - avrebbe detto al fratello: se fosse stato vero "noi sapevamo quel che dovevamo fare". Venturino cercò di difendere la fidanzata. "Dissi che non era vero". Il pentito rivela anche che "durante il processo Carlo dice di voler uccidere il figlio di Marisa Garofalo", sorella di Lea, parte civile. "Dobbiamo tutelare chi ha contribuito alla verità - dice l'avvocato Roberto D'Ippolito, che col collega Ettore Traini assiste Marisa. "Ai clan fa paura il coraggio che le donne stanno dimostrando oggi in Calabria. La loro è una rivoluzione su decenni di omertà".

    http://milano.repubblica.it/cronaca/...nere-54945861/

  4. #53
    magenta
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Ioria Visualizza il messaggio
    tenendo presente che si tratta di una 16 enne, io da padre posso benissimo non lasciarti uscire di casa, o controllarti di più.
    non mi sembra cosi fuori dal mondo, eh.
    secondo luogo.. se lui persiste nelle violenze, io lo affronto in prima persona. come genitore è mio diritto.
    essere innamorati non può e non deve scusare le cazzate che si fanno. e io credo che il gioco di sentirsi gia UOMINI o DONNE vissute a sedici anni porti a non ascoltare chi ci ha cresciuto e ha avuto 10 volte la nostra esperienza di vita.

    sono perfettamente d'accordo, non era mia intenzione giustificare il padre.
    Però se io genitore non ti lascio uscire di casa, tu figlio fai presto a sgattaiolare in qualche modo; lo si faceva anni fa, ora i ragazzini (a mio avviso) sono molto più sgamati e poco coscienziosi da riuscire a trovare il modo per scappare, mentre i genitori (non tutti, eh!) non hanno più il polso che avevano i nostri. Secondo il mio pessimissimo punto di vista, devo dire con dispiacere che oggi giorno è proprio fuori dal mondo controllarli.
    Io padre posso affrontare il ragazzino e cosa ottengo? Molto probabilmente una denuncia per minaccia a minore, anche se non l'ho minacciato. Mi indagano, a quel punto viene fuori che volevo proteggere mia figlia, magari riesco a denunciare il ragazzo, e poi? Non concludo niente, lasciano correre. Quante se ne sentono di persone denunciate per violenze, molestie, che alla fine riescono ad ammazzare la compagna?
    Molto probabilmente il padre avrebbe potuto andare da un giudice ed ottenere che la figlia non vedesse più il ragazzino (vedi la sentenza di aborto per la 13enne), ma siamo veramente ridotti a questo?

    Il problema non è neanche tanto il padre che può o non può aver adempito al meglio al suo ruolo di genitore, ma il 17enne!!! E' lui che preoccupa! Ho i brividi a pensare che alla sua età si possa esser così crudeli e lucidi da compiere un'azione simile, arrivare a non aver rimorsi e chiedere di poter dormire perché stanco!

  5. #54
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
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    Quote Originariamente inviata da Elaine Marley Visualizza il messaggio
    @Holly forse non hai letto cosa ho scritto, invece di partire con il solito modo di essere permalosi e ciechi.
    E fidati che non sono una che si attacca alla tv e me ne sbatto le palle di quello che dicono i media.
    Ho detto che ANCHE DA ME, polentona del cazzo che vivo in una insignificante provincia di Milano ci sono ragazzini anche di 16 anni con i coltelli e che se queste cose TE LE ASPETTI DAL SUD, sono invece una realtà di ogni posto.
    Quindi invece di fare i soliti presi a male leggete meglio.
    Sì ma infatti non ce l'avevo con te in modo diretto, visto che per me il tuo intervento era uno spunto, frainteso fra l'altro dal "dove" in maiuscolo. Mi dispiace che ti sia sembrato che fossi cieca, permalosa, o altro, ero contro alle lettere (una delle due postata da usher, l'altra inviata al Corriere della Sera) a cui mi riferivo poco sopra, che lasciano passare esattamente quell'immagine falsa. Poi non ce l'avevo con te nello specifico, ma è un dato di fatto che è abbastanza comodo che passi quel tipo di realtà dai media, poi ovviamente ci sono persone che sono più intelligenti di altre. Mi rendo conto ora che la frase sui media era fraintendibile, ma non mi riferivo a te, mi riferivo ai media.
    A Elaine Marley piace questo intervento
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  6. #55
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
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    Quote Originariamente inviata da Joy Turner Visualizza il messaggio

    ps. Sarei curiosa di sapere l'opinione di @RudeMood in questo caso.
    Dire che lui è borderline direi che è poco. Se aveva precedenti come dice il padre della ragazza e se ha reagito come ha reagito -sembra freddamente- non è uno sano di mente.
    La lettera ....La cultura inciderà pure. Però esiste l'evoluzione della specie.

    in Calabria tutte le donne vogliono un figlio maschio, ancora oggi. Se nasci femmina la tua stessa venuta al mondo disattende la volontà di chi dovrebbe amarti

    Se nasci femmina disattendi la volontà di chi vorrebbe amarti ==== in calabria tutte le donne vogliono un figlio maschio

    -la Calabria è una terra matriarcale, sono le madri a indirizzare le famiglie, a aiutare i figli nelle scelte e anzi spesso a decidere per loro.
    -cresciuta come tutte noi, sentendosi dire cittu ca tu si filmmina, non su così pi tia, fai silenzio, sei una donna non sono cose per te.
    -molti crescono vedendo padri e nonni dare qualche sganassone alle compagne,

    Una ragazza cresciuta sentendosi dire zitta tu sei femmina e Ragazzi che vedono picchiare le donne ==== sono le madri a indirizzare le famiglie e aiutare i figli

    Boh....
    La lettera è piena di boh


    Per il resto io non nego che ci siano persone imprigionate nelle loro "culture". Però dico che non può diventare un caso di stato.
    Perché tanto qui c'abbiamo la Calabria, da un'altra parte c'hanno il bronx e è uguale.
    Io contesto proprio il concetto di femminicidio. E cmq questo caso non ci si avvicina nemmeno un po'.. La femmina non è il pretesto...
    Questo qua è pazzo
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  7. #56
    Ioria
    Utente cancellato

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    @RudeMood spero non lo pensi anche il magistrato, che sia pazzo. sennò potrebbe farla franca o cavarsela con poco.
    non so, io sulla pazzia ho dei dubbi. questo ha pianificato tutto.
    poi non capisco il collegamento col fatto che fosse "bravo a scuola". perchè, solo chi va male a scuola può delinquere?
    A Oregon piace questo intervento

  8. #57
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
    Messaggi: 17,140
    Piaciuto: 1393 volte

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    Quote Originariamente inviata da illusione Visualizza il messaggio
    Il "fatto della lacrima", ripeto, sta a significare che quella testa di cazzo non si è reso conto di quel che ha fatto, oppure, ben peggio, è ancora convinto di aver fatto la cosa giusta.
    Quindi se fosse scoppiato in lacrime avrebbe a noi tutto dimostrato di "essersi reso conto" di quel che aveva fatto e cioè che aveva sbagliato. A me sembra che continui a dare importanza al "ravvedimento", che condizioni il giudizio a questo, ribadendo la filosofia cattolica nella quale sei cresciuta.
    Per quel che mi riguarda questo ragazzo va giudicato senza farsi influenzare dal fatto che non abbia pianto.

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da yasha Visualizza il messaggio
    mi piacerebbe che un giorno la mentalità della nostra società evolvesse verso qualcosa di più giusto e profondamente diverso rispetto alla situazione attuale...

    vorrei che il prima possibile una persona ( nello specifico una ragazza ) possa tranquillamente fare quello che più le aggrada senza dover essere sempre in balia di qualcun altro...che sia nel bene, affidandosi ad una persona che la protegge, o nel male, avendo sempre paura di subire brutalità da qualcuno....

    e sebbene non sia molto bello da dire, prima le donne inizieranno a " vendicarsi " dei loro persecutori, senza perdonarli o altro, meglio sarà per loro....e per gli uomini stessi.
    Queste cose accadono quando l'istinto prende il sopravvento. Nella società moderna ci indirizziamo affinché sia la ragione a prevalere sull'istinto, però siamo ben lungi dal controllarlo in modo assoluto.
    Noi ci scandalizziamo quando un maschio violenta una femmina, oppure uccide un altro uomo; ma è proprio quello che faceva l'uomo primitivo per procreare o per tentare di diventare capo branco. Se non vogliamo che ogni tanto qualcuno impazzisca e ciò accada, forse dovremmo anche prendere le distanze da tanti comportamenti istintivi che consideriamo normali se non addirittura a volte titolo di merito. Sarebbe un interessante argomento di conversazione e di confronto.

  9. #58
    blablaologa illusione
    Donna 108 anni
    Iscrizione: 26/5/2007
    Messaggi: 5,697
    Piaciuto: 2007 volte

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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Quindi se fosse scoppiato in lacrime avrebbe a noi tutto dimostrato di "essersi reso conto" di quel che aveva fatto e cioè che aveva sbagliato. A me sembra che continui a dare importanza al "ravvedimento", che condizioni il giudizio a questo, ribadendo la filosofia cattolica nella quale sei cresciuta.
    Per quel che mi riguarda questo ragazzo va giudicato senza farsi influenzare dal fatto che non abbia pianto.
    Ma che è un collegamento che esiste solo nella tua testa lo hai capito, vero, dopo tutti questi messaggi?
    Altrimenti mi preoccupo per le tue capacità deduttive, o, in questo caso, intuitive, visto che non puoi dedurre ciò da niente detto da me.

    Sì, si sarebbe "reso conto" che uccidere e dare fuoco ad una ragazza ancora viva è sbagliato. Ho parlato di perdono? Di attenuanti? Ebbene no! Ho solo parlato di quanto possa essere deviato questo tizio.

    Ma ok, chiesa cattiva cristianesimo cacca pupù.
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  10. #59
    Mind over matter Elefantino Blu
    Uomo 33 anni da Biella
    Iscrizione: 15/5/2007
    Messaggi: 2,173
    Piaciuto: 513 volte

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    Quote Originariamente inviata da Ioria Visualizza il messaggio
    @RudeMood spero non lo pensi anche il magistrato, che sia pazzo. sennò potrebbe farla franca o cavarsela con poco.
    non so, io sulla pazzia ho dei dubbi. questo ha pianificato tutto.
    poi non capisco il collegamento col fatto che fosse "bravo a scuola". perchè, solo chi va male a scuola può delinquere?
    Solo un malato di mente può fare una cosa del genere, è da centro psichiatrico :S, quei posti in certi casi sono peggio della prigione tradizionale.

  11. #60
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

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    Quote Originariamente inviata da Ioria Visualizza il messaggio
    @RudeMood spero non lo pensi anche il magistrato, che sia pazzo. sennò potrebbe farla franca o cavarsela con poco.
    non so, io sulla pazzia ho dei dubbi. questo ha pianificato tutto.
    poi non capisco il collegamento col fatto che fosse "bravo a scuola". perchè, solo chi va male a scuola può delinquere?
    Essere considerato un pericolo pubblico per sé e per gli altri perché non in grado di intendere e di volere e non perché in preda a un raptus, ma perché sei sfasato di tuo, non dovrebbe garantire un futuro roseo

    A differenza di un assassino che versa lacrime, che Abel sia d'accordo o no, una persona così potrebbe commettere gli stessi, chiamiamoli errori, ogni giorno della sua vota perché non è in grado di discernere male da bene giusto da sbagliato.



    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Queste cose accadono quando l'istinto prende il sopravvento. Nella società moderna ci indirizziamo affinché sia la ragione a prevalere sull'istinto, però siamo ben lungi dal controllarlo in modo assoluto.
    Noi ci scandalizziamo quando un maschio violenta una femmina, oppure uccide un altro uomo; ma è proprio quello che faceva l'uomo primitivo per procreare o per tentare di diventare capo branco. Se non vogliamo che ogni tanto qualcuno impazzisca e ciò accada, forse dovremmo anche prendere le distanze da tanti comportamenti istintivi che consideriamo normali se non addirittura a volte titolo di merito. Sarebbe un interessante argomento di conversazione e di confronto.
    Ti stai contraddicendo da solo in qualche modo.

    Se siamo preda degli istinti, significa che non ragioniamo su ciò che facciamo.
    Quando si razionalizza si decide se si è fatto bene o male.

    Uno che in preda all'istinto uccide e dà fuoco a una ragazzina, quando razionalizza dovrebbe non dico piangere ma quanto meno ammettere di aver fatto una colossale cazzata. Avere questa convinzione non fa di me una cattolicizzata.

    Sei tu che sei un talebateo.

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da Nachos Visualizza il messaggio

    Solo un malato di mente può fare una cosa del genere, è da centro psichiatrico :S,
    No, lo può fare chiunque,.

    Ma se è un caso isolato, è un raptus. In preda al raptus ci si suicida, ci ammazza gente, si ammazzano i figli. E poi magari non si ricorda, si rimuove, si soffre. Non era un atto voluto. Come quando si danno cazzotti al muro.
    Ma chi vorrebbe mai dare cazzotti al muro e spaccarsi le mani?
    DOPO che l'hai fatto ti prenderesti a schiaffoni per quanto sei stato stupido.

    Se uno uccide un animale, una persona, o semplicemente le procura danno in qualche modo senza pensare minimamente di aver sbagliato, allora ha un problema

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