L'ha accoltellata in una zona isolata di campagna, dopo scuola. E che un ragazzino vada a scuola con un coltello...bah...sarà normale per te, ma per me non lo è per niente.
Anche mia madre si è appigliata sulla storia del coltello, che un adolescente in tasca non dovrebbe tenere, ma non è una cosa così anormale, specie nei giovani.
Detto questo, a me la notizia ha sconvolto parecchio, specialmente per l'età dei ragazzini e poer tutta la facenda dell'accoltellamento/le do fuoco.
Direi che la questione "coltello" sia quella più chiara e senza bisogno di ulteriori domande o chiacchiere.
L'ha bruciata viva e l'ha confermato pure sto stronzo.
Che un ragazzino prima d'uscire metta il coltello in tasca non è sicuramente una cosa 'normale', però è vero anche che in alcune zone (e questa, da quello che ho letto, è una di quelle) andare in giro con la lama è quasi una cosa da fare per non restare indietro. non stupirti troppo.
Le parole del padre della vittima:
Il padre della giovane: "Non le dava pace" - "La picchiava e non le dava pace, io gliel'avevo detto di lasciare quel ragazzo". Sono le uniche parole che il padre di Fabiana, Mario Luzzi, ha rilasciato alla stampa.
Ma io dico, ***** ***, tua figlia sedicenne le prende regolarmente dal ragazzo e ti limiti a consigliarle di lasciarlo ?. E' un peccato che per fare figli non sia necessario un attestato di idoneità.
Sul ragazzo ho poco da dire, spero che almeno gli diano ciò che merita.
Io non c'ero quindi non lo so...
Stando a quanto riporta l'articolo postato, non dice nulla in proposito se non che l'ha bruciata.
Stamane ho sentito la notizia a un GR rai e mi ha colpito molto come hanno esordito: "Nemmeno una lacrima del ragazzo 17enne nel confessare bla bla bla". Questa cosa del "nemmeno una lacrima" m'ha fatto veramente schifo. Come se il piangere o meno possa essere un elemento che renda il fatto più o meno grave e l'imputato più o meno giustificabile. E questi sono i giornalisti professionisti per eccellenza, la RAI... In seguito ho afferrato mentre rimuginavo su questa cosa della lacrima, che si pensa che la ragazza potesse essere ancora in vita quando è stata data alle fiamme, ma è da verificare. Comunque anche se fosse vero, si tratta di stabilire se l'assassino fosse cosciente che ella era in vita oppure no e questo nessuno lo può dire se non lui confessando o in sede di dibattimento processuale se emerge qualche elemento incontrovertibile.
ragazzi.. lei era VIVA quando lui è tornato con la tanica.
punto secondo.. il padre ha ammesso che la picchiava spesso. bene, caro genitore, è anche colpa tua, non hai difeso e protetto tua figlia.
terzo: lui non ha dimostrato pentimento. io uno cosi lo vorrei morto. il carcere serve a poco. specie se, essendo minore, non può essere giudicato con l'ergastolo ( qui però non so, qualcuno ferrato di codice penale magari mi correggerà..)