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Sorprende la moglie (incinta) a letto con il prete

  1. #41
    Killing loneliness... learch
    Uomo 36 anni da Venezia
    Iscrizione: 26/9/2006
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    Bah, non ho tutti i torti a non andare piu a messa finchè c'è gente del genere.
    Uno potrebbe dire ma a messa ci vai per sentire la parola del Signore, bè io lo prego anche da casa.



  2. #42
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 58 anni
    Iscrizione: 27/10/2010
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    La religione cattolica E' legittima esattamente come lo sono tutte le altre...persino l'Islam, e ho detto tutto
    .
    …Non esageriamo. Legittimare l' Islam nella sua forma più austera mi pare un tantinello eccessivo. Una religione che palesa ed abbraccia discriminazioni sessuali- culturali e sociali e che ritiene la violenza un ottimo strumento deterrente e d' adattamento verso un nuovo processo d' evoluzione sociale , è solo da aborrire e combattere. Con ciò attenzione…Non voglio difendere il cattolicesimo…., ma al momento ( e a confronto ) , non ritengo tale organo religioso orientato nel diffondere il suo credo con metodi cosi' coercitivi e totalitaristici.

  3. #43
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Infatti ho fatto uno sforzo a dirlo Intendevo ovviamente solo le forme molto moderate, tutti gli altri li nuclearizzerei volentieri

  4. #44
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 58 anni
    Iscrizione: 27/10/2010
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Infatti ho fatto uno sforzo a dirlo Intendevo ovviamente solo le forme molto moderate, tutti gli altri li nuclearizzerei volentieri
    ...Hai parlato come un guru......Quoto integralmente.

  5. #45
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    La religione cattolica E' legittima esattamente come lo sono tutte le altre...persino l'Islam, e ho detto tutto
    Ognuno ha il diritto di credere in ciò che vuole, senza contare che il concetto stesso di "religione" è uno dei più antichi che l'uomo in quanto specie abbia mai avuto...esiste praticamente fin dai primordi, e questo può significare una sola cosa: l'uomo ne ha avuto, ne ha e ne avrà sempre bisogno, che piaccia o no (e sto parlando sempre dell'uomo COME SPECIE, non come individuo).

    E' verissimo che chi si fa prete IN TEORIA dovrebbe sentire di meno il peso della castità, perchè è sì essere umano come tutti quanti ma ha qualcosa di profondo nel suo cuore che lo spinge a ritenere giusta questa cosa e che DOVREBBE aiutarlo a non considerarlo un fardello come invece lo considererebbe un non cattolico.
    Quando uso il termine "legittimi" con Rudemood, non mi riferisco al codice penale, bensì all'ateismo di Rudemood medesima.
    Prima sostieni di essere atea e dopo affermi che quell'uomo (per un ateo si tratta di un uomo e non di un prete) dovrebbe seguire una regola marcatamente cattolica.

    Lungi da me poi voler intendere che si debbano ritenere illegali i fedeli di qualsiasi credo (qualsiasi però, questo meriterebbe un post dedicato, che i risvolti sono molteplici); permettimi però di dissentire, che il fatto che la religione esista fin dall'inizio della specie non significa nulla: esiste anche l'emancipazione; così come siamo riusciti a scrollarci di dosso altre abitudini istintive, non vedo perché dovremmo essere condannati a vita alla superstizione.

  6. #46
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Quando uso il termine "legittimi" con Rudemood, non mi riferisco al codice penale, bensì all'ateismo di Rudemood medesima.
    Prima sostieni di essere atea e dopo affermi che quell'uomo (per un ateo si tratta di un uomo e non di un prete) dovrebbe seguire una regola marcatamente cattolica.
    Nemmeno io vedo un contrasto in quello che ha detto: significa semplice che lei da atea ha un certo punto di vista, cosa che non le impedisce di prendere atto che un altro soggetto (credente) possa averne di diversi con altre regole, priorità, ecc.
    Anzi questo è quasi scontato, dal momento che una regola religiosa "vale" solo per chi in quella religione ci crede.
    Che poi in realtà il tizio non ci creda affatto, o al contrario sia convinto davvero di parlare con dio, o sia matto, o sia un criminale che vuole approfittare dell'impiego, un fannullone erotomane, ecc., sono cose che non puoi certo sapere a priori e non puoi quindi fare quel genere di classificazioni universali (tipo: "poichè non sono stupido partiamo dal presupposto che tutti i preti sono mezzi truffatori e tutti i credenti idioti primitivi")

  7. #47
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Quote Originariamente inviata da Wittmann Visualizza il messaggio
    Nemmeno io vedo un contrasto in quello che ha detto: significa semplice che lei da atea ha un certo punto di vista, cosa che non le impedisce di prendere atto che un altro soggetto (credente) possa averne di diversi con altre regole, priorità, ecc.
    Anzi questo è quasi scontato, dal momento che una regola religiosa "vale" solo per chi in quella religione ci crede.
    Che poi in realtà il tizio non ci creda affatto, o al contrario sia convinto davvero di parlare con dio, o sia matto, o sia un criminale che vuole approfittare dell'impiego, un fannullone erotomane, ecc., sono cose che non puoi certo sapere a priori e non puoi quindi fare quel genere di classificazioni universali (tipo: "poichè non sono stupido partiamo dal presupposto che tutti i preti sono mezzi truffatori e tutti i credenti idioti primitivi")

    Per un ateo è certo che l'individuo che sceglie di farsi prete non può aver visto Dio, tutt'al più può essere convinto della sua esistenza.
    Non ho detto che i preti sono tutti mezzi-truffatori, al contrario secondo me non è truffatore nemmeno José bla bla bla Solano.
    Semplicemente alcuni preti nel corso della loro carriera potrebbero trovarsi a cosiderare di secondaria importanza alcune regole a cui teoricamente dovrebbero essere vincolati.

    Generalizzando, se io non credo in una certa regola, non la seguo. Se un altro sostiene di crederci e di volerla seguire e poi non la segue nemmeno lui, io posso dire: "come, hai detto che ci credevi e adesso fai come me che non ci credo? Quindi hai preso come me coscienza dell'assurdità di tale regola: buon per te!"
    Se invece gli dicessi: "no, adesso tu DOVRESTI seguirla, perché hai preso quell'impegno!" in un certo qual modo avvaloro l'importanza di quella regola, anziché auspicarmi il suo ravvedimento.


    Quindi io non dico che i preti sono tutti mezzi-truffatori, semmai che i fedeli autentici sono degli ingenui.


    Trovo anche assurdo che uno che ha fatto il prete per 20 anni e a un certo punto si rende conto dell'assurdità del voto di castità e desidera avere un legame sentimentale, si debba svestire e ritrovarsi così povero, senza una casa e senza un lavoro... Io considero un prete 20ennale come un operaio 20ennale della FIAT e come lui dovrebbe avere delle tutele sindacali. Se l'operaio dopo 20 anni avverte che la regola di non poter mangiare più di 4 cose a mensa è ingiusta e decite unilateralmente di fregarsi un contorno in più, io non lo critico per questo. Quando il signor FIAT se ne accorgerà potrà decidere di chiudere un occhio, oppure di aprire un contenzioso, in quest'ultimo caso l'operaio avrà una tutela legale da parte del suo sindacato.
    Invece il prete no, deve trovarsi in mezzo a una strada per aver soddisfatto un bisogno umanamente e ateisticamente incontestabile!

  8. #48
    Can che dorme Wolverine
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    La regola della castità posso dire che in effetti è controversa perchè ad onor del vero, di tutta la cristianità, che io ricordi solo i cattolici sono vincolati...CREDO neanche gli ortodossi, e i protestanti sicuramente no, quindi effettivamente ci sono maggiori margini di discussione dato che non è una regola universalmente riconosciuta ed accettata in tutto il mondo cristiano.

    Rimane comunque il fatto che se uno afferma di crederci poi se ne prende le responsabilità...e se è un truffatore sono cazzi suoi...

  9. #49
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    La regola della castità posso dire che in effetti è controversa perchè ad onor del vero, di tutta la cristianità, che io ricordi solo i cattolici sono vincolati...CREDO neanche gli ortodossi, e i protestanti sicuramente no, quindi effettivamente ci sono maggiori margini di discussione dato che non è una regola universalmente riconosciuta ed accettata in tutto il mondo cristiano.

    Rimane comunque il fatto che se uno afferma di crederci poi se ne prende le responsabilità...e se è un truffatore sono cazzi suoi...
    Io credo che alla fine sulla discutibilità della regola della castità siamo tutti in questa sede più o meno d'accordo.

    la questione che è sorta è un'altra:

    Se una regola è assurda e uno si impegna a osservarla perché dall'osservanza di quella regola bisogna passare per ottenere qualcos'altro a cui tiene, è da considerarsi un truffatore per non averla poi osservata o è una cosa condivisibile?

    Supponiamo che tu sei un tifoso dell'Inter e domenica vuoi andare allo stadio a vedere Inter-Milan. All'acquisto del biglietto scopri che il capo di tutti i tifosi dell'Inter ha stabilito che per dimostrare la propria fede calcistica ci si debba impegnare, nel caso in cui scappi la pipì durante la partita, a farsela nei calzoni. Tu accetti, confidando magari che riuscirai a resistere senza farla fino a fine partita e ottieni così di poter acquistare il biglietto. Nel mentre della partita però ti scappa e non potendoti trattenere, decidi di tirare fuori il cosino e farla in un angoletto senza bagnarti i pantaloni.
    Sei un truffatore tu o sono degli imbecilli coloro che seguono la regola?
    Sarebbe doveroso non andare allo stadio e rinunciare all'Inter (rinnegando in un certo qual modo la propria fede calcistica) non volendo seguire la regola o è moralmente lecito che ci si ribelli, dichiarando il falso per ottenere il biglietto ma facendo poi diversamente?

  10. #50
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    L'esempio non calza nonostante io apprezzi l'impegno profuso per farlo

    Per come la vedo io (ma è qualcosa che penso per deduzione logica e ragionata, non per fede) una religione è qualcosa che trascende il ragionamento, nel senso che il credere in una religione è qualcosa di molto più forte che non aderire ad una qualunque associazione benefica-culturale-sociale-politica, perchè è qualcosa che uno (teoricamente...) dovrebbe sentire intimamente dentro di sè come giusto da seguire. E' una caratteristica che solo religioni e filosofie hanno, sempre per come la vedo io, e che non può essere paragonata a nessun'altra "appartenenza".

    Probabilmente è il mio pensiero di esterno-agnostico che mi porta a pensarla così, ma questo è il modo che ho io di vedere una RELIGIONE ed il modo in cui uno dovrebbe approcciarvisi nel caso affermi di crederci davvero.
    Attenzione, non sto parlando di derive anacronistiche e/o estremistiche, eh, parlo più che altro di un sentire intimo.

    Poi più in generale sono dell'opinione che in campo religioso non devono essere altri uomini ad importi "con la forza" le regole ma devi essere tu, SE DAVVERO TI RITIENI FEDELE, a voler seguire spontaneamente una serie di "dettami" che dovrebbero venirti dal cuore...infatti trovo molto più coerente e giusto il protestantesimo che non il cattolicesimo, per rimanere nell'ambito cristiano.

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