Originariamente inviata da
Trinità
Il fatto che tu non riesca a motivare i limiti morali che ti imponi mi lascia pensare che tu sia influenzata da una forte religiosità, anche se non sei praticante. In italia siamo pesantemente influenzati dalla presenza del Vaticano, e dalla dottrina cattolica eretta a senso morale comune (torna di nuovo utile l'esempio dell'ultimo referendum).
Io trovo invece che il senso morale debba nascere dentro l'individuo, che sarà pertanto in grado di motivare qualunque sua presa di posizione.
In ogni caso sappiamo ben poco della morte, oltre al fatto che in questo mondo il corpo cessa di vivere. Andare e tornare "dall'aldilà" sembra inconcepibile, come sembrò inconcepibile seicento anni fa che in mare aperto, oltre le Colonne di Ercole, il mondo non finisse in un salto nel vuoto. Salto nel vuoto che ora noi associamo alla morte, ma che con la conoscenza potrebbe diventare qualcosa di molto diverso. Legarsi a limiti di questo tipo significa ignorare il fatto che l'Uomo ne ha infranti di innumerevoli in passato, e grazie a essi ha trovato la sua via. Se non ci fossero stati audaci pionieri come Colombo, potremmo dire di stare meglio sapendo la terra piatta? Ne dubito.