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Pedofilia

  1. #21
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Puff
    avevo visto un film con kevin bacon sulla pedofilia.. praticamente lui si eccitava solo con i bambini, era proprio una malattia.
    Cioè, è come io etero sono attratta dagli uomini, x gay è attratto dagli uomini, e y è attratto dai bambini, e non ci può fare niente.



    Fino a qua niente di male, il male subentra nel momento in cui y mette in pratica i suoi gusti sessuali, con i bambini non si può parlare di consenso, non si devono toccare, punto e stop.

    Poi va beh facevano vedere lui che si tratteneva, che cercava di parlare con i bambini senza toccarli, alla fine mi sembra che una gli si siede in braccio.. e lui gli dice di andare a casa con suo papà e non badare ai tipi come lui, e non fermarsi a parlare con loro se è da sola, e cose così.

    E' un film tristissimo, comunque.


    edit: ho rivisto un pezzo di film su youtube e l ho un po' stravolto, non era proprio così -.- cmq è the woodsman, il segreto.
    Credo anche io che non debba essere una passeggiata avere un certo tipo di attrazioni, non lo è stato per me figuriamoci x un pedofilo.

  2. # ADS
     

  3. #22
    okno
    Ospite

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    Beh, per la psichiatria l'omosessualita' non e' una "malattia", la pedofilia si. Anche se l'ignoranza spesso porta a giudicarla tale. Sta di fatto che nelle risposte di molti, si fa confusione tra pedofilia, la pederastia e la violenza sui minori.

  4. #23
    Rum e Cocaina Sally
    Donna 39 anni da Carbonia-Iglesias
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Quote Originariamente inviata da DiVX

    Credo anche io che non debba essere una passeggiata avere un certo tipo di attrazioni, non lo è stato per me figuriamoci x un pedofilo.
    Eh lo so, e tieni conto che tu sei comunque legalmente libero di metterle in pratica, lui no, oltre a tutto il resto..

    Cmq vi consiglio di vederlo, è di una tristezza infinita perchè comunque lui cerca di trattenersi e di "cambiare". HO cercato qualche spezzone in italiano ma non li trovo..

  5. #24
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da okno
    Beh, per la psichiatria l'omosessualita' non e' una "malattia", la pedofilia si. Anche se l'ignoranza spesso porta a giudicarla tale. Sta di fatto che nelle risposte di molti, si fa confusione tra pedofilia, la pederastia e la violenza sui minori.
    Difatti io non credo che la pedofilia sia un male in sè, cioè capisco che un attrazione "diversa" o comunque che la maggiorparte della gente non ha non è obbligatoriamente una cosa sbagliata, anci il fatto di averla vuol dire che la natura la permette. Però per le leggi umane è sicuramente sbagliato metterlo in pratica, non perchè l'atto è impuro (come veniva considerato per l'omosessualità) o contronatura, semplicemente perchè uno dei due partner (il bambino) non ha le capacità (data la minore età) di fare una scelta abbastanza cosciente. Quindi l'adulto che alla fine obbliga il bambino a fare qualcosa che lui non sceglie proprio perchè non può farlo, è una violenza ed è per questo che la pedofilia (come atto) è un male.


    Sicuramente il film di cui parli spiega molti concetti difficili da comprendere.

  6. #25
    Sirenen
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da DiVX
    Difatti io non credo che la pedofilia sia un male in sè, cioè capisco che un attrazione "diversa" o comunque che la maggiorparte della gente non ha non è obbligatoriamente una cosa sbagliata, anci il fatto di averla vuol dire che la natura la permette. Però per le leggi umane è sicuramente sbagliato metterlo in pratica, non perchè l'atto è impuro (come veniva considerato per l'omosessualità) o contronatura, semplicemente perchè uno dei due partner (il bambino) non ha le capacità (data la minore età) di fare una scelta abbastanza cosciente. Quindi l'adulto che alla fine obbliga il bambino a fare qualcosa che lui non sceglie proprio perchè non può farlo, è una violenza ed è per questo che la pedofilia (come atto) è un male.


    Sicuramente il film di cui parli spiega molti concetti difficili da comprendere.
    è errata perché c'è uno dei due "partner" che non è cosciente di quello che accade. vedi, in natura se la femmina non vuole accoppiarsi non ci si accoppia. non puoi venirmi a fare il discorso che fai per l'omosessualità. l'omosessualità è un'attrazione "diversa" dallo standard...la pedofilia è una perversione, non un'attrazione diversa o un modo differente di amare.
    le cose avvengono con NATURA quando si è entrambi coscienti di quello che si fa, e quando entrambi sono consenzenti. avviene negli animali dove prevale l'istinto, perché invece non può essere lo stesso ragionamento per noi dove prevale la ragione?
    la pedofilia è una deviazione, una malattia, una perversione. non un'attrazione diversa.
    anche negli animali ci sono gli omosessuali...e questo appunto smonta la tesi della natura etero.
    ma gli animali si accoppiano per procreare e si accoppiano solo quando sono in calore...quindi si, capita che la mamma si accoppia col figlio...ma è per procreazione e per odori. noi non ci "accoppiamo" ma ci godiamo il sesso...

  7. #26
    Rum e Cocaina Sally
    Donna 39 anni da Carbonia-Iglesias
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Quote Originariamente inviata da DiVX
    Difatti io non credo che la pedofilia sia un male in sè, cioè capisco che un attrazione "diversa" o comunque che la maggiorparte della gente non ha non è obbligatoriamente una cosa sbagliata, anci il fatto di averla vuol dire che la natura la permette. Però per le leggi umane è sicuramente sbagliato metterlo in pratica, non perchè l'atto è impuro (come veniva considerato per l'omosessualità) o contronatura, semplicemente perchè uno dei due partner (il bambino) non ha le capacità (data la minore età) di fare una scelta abbastanza cosciente. Quindi l'adulto che alla fine obbliga il bambino a fare qualcosa che lui non sceglie proprio perchè non può farlo, è una violenza ed è per questo che la pedofilia (come atto) è un male.


    Sicuramente il film di cui parli spiega molti concetti difficili da comprendere.
    Più che altro fa luce su un mondo che io non mi sarei mai immaginata esistesse.

    Io prima pensavo: pedofilo = persona cattiva da chiudere in galera a vita.

    Invece non sempre è così, ci saranno milioni di persone attratte dai bambini che però sanno trattenersi perchè si rendono conto che è sbagliato, e non fanno del male a nessuno.
    Idem nel film, lui ci sta male, continua a dire che è un mostro, che non è normale, per le attrazioni che ha. Poi fanno vedere anche il diario che scrive.. con tutte le sue seghe mentali..

  8. #27
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Faccio qualche considerazione in proposito, così a braccio e senza alcun supporto scientifico, dico solo cose che mi vengono in mente, più per porre dubbi e domande che non per dare risposte.

    La pedofilia di per sé non è un reato fintanto che il pedofilo reprime i suoi istinti (lo hanno affermato altri in questo thread stesso).

    Dal momento che la maggior parte degli abusi e delle violenze sessuali su minori avvengono all'interno delle famiglie stesse dei minori in questione, faccio un'ipotesi prendendo come esempio due genitori.
    Uno di questi due genitori è pedofilo, l'altro no.
    Il genitore pedofilo, abbiamo detto che - se non commette abusi o altro su suo figlio, ma si reprime - è un genitore accettabile.
    Ora - supponiamo che venga il momento che questi due genitori debbano fare il bagnetto ai rispettivi figli, ipotizziamo di 5-6 anni. Inevitabilmente essi insaponeranno i loro bambini e con le mani li toccheranno un po' dappertutto. La differenza sta nel fatto che il genitore non pedofilo non prova niente di che nel compimento di questo atto, mentre quello pedofilo inevitabilmente proverà una sorta di appagamento.
    La domanda è: considerando che il bambino del genitore pedofilo non avvertirà nulla di diverso da quello del genitore non pedofilo e quindi non subirà alcun danno, il genitore pedofilo è ancora accettabile?
    Il tribunale dei minori, ogni qualvolta deve dirimere una quesione riguardante un minore, che si tratti di una separazione dei genitori, che si tratti di un'adozione, o di qualsiasi altra cosa, il metro che usa è sempre quello di fare l'interesse del minore e di vedere quindi le cose secondo l'ottica che il minore non abbia a risentire negativamente per quanto possibile del fatto che si analizza. Quindi, secondo questa filosofia, il genitore pedofilo che si appaga a toccare suo figlio durante il bagnetto è ancora accettabile.
    Veniamo adesso a un caso diverso dei due genitori pedofilo e no. Supponiamo cioé che il pedofilo questa volta abusi di suo figlio. Per esempio, travestendo l'abuso sotto forma di un gioco, così come si dice che spesso accada: ipotizziamo che questo genitore tutte le sere dia il bacetto della buona notte al suo bambino... però che scelga di darglielo sul sesso. Invece l'altro genitore lo stesso bacetto della buona notte al suo bambino glielo dà sulla fronte. Nuocerà questa cosa al bambino di genitore pedofilo? Diciamo che inizialmente no, perché per quel bambino sembrerà una cosa ammissibile farsi dare un bacetto proprio lì... qui si deve tener conto di quanto un bambino sia terreno incolto e di come miri a dare sempre la massima fiducia all'adulto di riferimento. Quindi egli crescerà con la stessa serenità dell'altro che riceve i bacetti della buona notte sulla fronte, forti entrambi della necessaria manifestazione d'affetto da parte del loro adulto di riferimento.
    Un giorno però, qualche anno dopo, succederà che questi due bambini si ritroveranno insieme e in gruppo con tanti altri bambini coetanei, che ne so per esempio all'età di dodici anni, tutti insieme al parco sotto casa a giocare, oppure a scuola o dove vi pare...: si inizia a parlare di bacetti della buona notte... e il nostro bambino dirà: il mio papà (o la mia mamma) mi dà sempre il bacetto della buona notte sul pisello (o sulla passera): è ora che nasce la violenza! Nel momento in cui ci sarà la reazione di tutti gli altri bambini, che inizieranno a ridere, a prenderlo in giro, a farlo sentire "diverso".
    Che conclusioni si possono trarre da questo esempio? Innanzitutto che si è fatto il male del bambino e che quindi questo ultimo comportamento rende il genitore pedofilo non più accettabile, e questo va bene e già si sapeva.
    Però c'è anche da dire che il male del bambino e quindi il considerare o meno violenza sessuale un atto, va visto in relazione agli usi e costumi della società in cui si vive. Intendo dire che se fosse uso comune dare ai nostri bambini il bacio della buona notte sul sesso, il momento topico dell'esempio quando il bambino viene deriso da tutti non ci sarebbe più e il fatto non costituirebbe più una violenza.
    Detto questo non traggo alcuna conclusione, dico però che nell'esaminare il problema della pedofilia, così come quando si affronta un qualsiasi altro problema, che sia la guida in stato di ubriachezza, che sia l'uso di droghe o quel che vi pare, occorrerebbe comunque cercare di scrollarsi sempre di dosso tutti quei condizionamenti che la società che ci vive attorno ci induce.

  9. #28
    Overdose da FdT
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo
    Faccio qualche considerazione in proposito, così a braccio e senza alcun supporto scientifico, dico solo cose che mi vengono in mente, più per porre dubbi e domande che non per dare risposte.

    La pedofilia di per sé non è un reato fintanto che il pedofilo reprime i suoi istinti (lo hanno affermato altri in questo thread stesso).

    Dal momento che la maggior parte degli abusi e delle violenze sessuali su minori avvengono all'interno delle famiglie stesse dei minori in questione, faccio un'ipotesi prendendo come esempio due genitori.
    Uno di questi due genitori è pedofilo, l'altro no.
    Il genitore pedofilo, abbiamo detto che - se non commette abusi o altro su suo figlio, ma si reprime - è un genitore accettabile.
    Ora - supponiamo che venga il momento che questi due genitori debbano fare il bagnetto ai rispettivi figli, ipotizziamo di 5-6 anni. Inevitabilmente essi insaponeranno i loro bambini e con le mani li toccheranno un po' dappertutto. La differenza sta nel fatto che il genitore non pedofilo non prova niente di che nel compimento di questo atto, mentre quello pedofilo inevitabilmente proverà una sorta di appagamento.
    La domanda è: considerando che il bambino del genitore pedofilo non avvertirà nulla di diverso da quello del genitore non pedofilo e quindi non subirà alcun danno, il genitore pedofilo è ancora accettabile?
    Il tribunale dei minori, ogni qualvolta deve dirimere una quesione riguardante un minore, che si tratti di una separazione dei genitori, che si tratti di un'adozione, o di qualsiasi altra cosa, il metro che usa è sempre quello di fare l'interesse del minore e di vedere quindi le cose secondo l'ottica che il minore non abbia a risentire negativamente per quanto possibile del fatto che si analizza. Quindi, secondo questa filosofia, il genitore pedofilo che si appaga a toccare suo figlio durante il bagnetto è ancora accettabile.
    Veniamo adesso a un caso diverso dei due genitori pedofilo e no. Supponiamo cioé che il pedofilo questa volta abusi di suo figlio. Per esempio, travestendo l'abuso sotto forma di un gioco, così come si dice che spesso accada: ipotizziamo che questo genitore tutte le sere dia il bacetto della buona notte al suo bambino... però che scelga di darglielo sul sesso. Invece l'altro genitore lo stesso bacetto della buona notte al suo bambino glielo dà sulla fronte. Nuocerà questa cosa al bambino di genitore pedofilo? Diciamo che inizialmente no, perché per quel bambino sembrerà una cosa ammissibile farsi dare un bacetto proprio lì... qui si deve tener conto di quanto un bambino sia terreno incolto e di come miri a dare sempre la massima fiducia all'adulto di riferimento. Quindi egli crescerà con la stessa serenità dell'altro che riceve i bacetti della buona notte sulla fronte, forti entrambi della necessaria manifestazione d'affetto da parte del loro adulto di riferimento.
    Un giorno però, qualche anno dopo, succederà che questi due bambini si ritroveranno insieme e in gruppo con tanti altri bambini coetanei, che ne so per esempio all'età di dodici anni, tutti insieme al parco sotto casa a giocare, oppure a scuola o dove vi pare...: si inizia a parlare di bacetti della buona notte... e il nostro bambino dirà: il mio papà (o la mia mamma) mi dà sempre il bacetto della buona notte sul pisello (o sulla passera): è ora che nasce la violenza! Nel momento in cui ci sarà la reazione di tutti gli altri bambini, che inizieranno a ridere, a prenderlo in giro, a farlo sentire "diverso".
    Che conclusioni si possono trarre da questo esempio? Innanzitutto che si è fatto il male del bambino e che quindi questo ultimo comportamento rende il genitore pedofilo non più accettabile, e questo va bene e già si sapeva.
    Però c'è anche da dire che il male del bambino e quindi il considerare o meno violenza sessuale un atto, va visto in relazione agli usi e costumi della società in cui si vive. Intendo dire che se fosse uso comune dare ai nostri bambini il bacio della buona notte sul sesso, il momento topico dell'esempio quando il bambino viene deriso da tutti non ci sarebbe più e il fatto non costituirebbe più una violenza.
    Detto questo non traggo alcuna conclusione, dico però che nell'esaminare il problema della pedofilia, così come quando si affronta un qualsiasi altro problema, che sia la guida in stato di ubriachezza, che sia l'uso di droghe o quel che vi pare, occorrerebbe comunque cercare di scrollarsi sempre di dosso tutti quei condizionamenti che la società che ci vive attorno ci induce.

    vabbè con questo discorso si dovrebbe consentire tutto..ci sono anche le tribù di cannibali e per loro uccidere un altro e mangiarlo è normale..

  10. #29
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Bergamo
    Iscrizione: 22/11/2005
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo
    Faccio qualche considerazione in proposito, così a braccio e senza alcun supporto scientifico, dico solo cose che mi vengono in mente, più per porre dubbi e domande che non per dare risposte.

    La pedofilia di per sé non è un reato fintanto che il pedofilo reprime i suoi istinti (lo hanno affermato altri in questo thread stesso).

    Dal momento che la maggior parte degli abusi e delle violenze sessuali su minori avvengono all'interno delle famiglie stesse dei minori in questione, faccio un'ipotesi prendendo come esempio due genitori.
    Uno di questi due genitori è pedofilo, l'altro no.
    Il genitore pedofilo, abbiamo detto che - se non commette abusi o altro su suo figlio, ma si reprime - è un genitore accettabile.
    Ora - supponiamo che venga il momento che questi due genitori debbano fare il bagnetto ai rispettivi figli, ipotizziamo di 5-6 anni. Inevitabilmente essi insaponeranno i loro bambini e con le mani li toccheranno un po' dappertutto. La differenza sta nel fatto che il genitore non pedofilo non prova niente di che nel compimento di questo atto, mentre quello pedofilo inevitabilmente proverà una sorta di appagamento.
    La domanda è: considerando che il bambino del genitore pedofilo non avvertirà nulla di diverso da quello del genitore non pedofilo e quindi non subirà alcun danno, il genitore pedofilo è ancora accettabile?
    Il tribunale dei minori, ogni qualvolta deve dirimere una quesione riguardante un minore, che si tratti di una separazione dei genitori, che si tratti di un'adozione, o di qualsiasi altra cosa, il metro che usa è sempre quello di fare l'interesse del minore e di vedere quindi le cose secondo l'ottica che il minore non abbia a risentire negativamente per quanto possibile del fatto che si analizza. Quindi, secondo questa filosofia, il genitore pedofilo che si appaga a toccare suo figlio durante il bagnetto è ancora accettabile.
    Veniamo adesso a un caso diverso dei due genitori pedofilo e no. Supponiamo cioé che il pedofilo questa volta abusi di suo figlio. Per esempio, travestendo l'abuso sotto forma di un gioco, così come si dice che spesso accada: ipotizziamo che questo genitore tutte le sere dia il bacetto della buona notte al suo bambino... però che scelga di darglielo sul sesso. Invece l'altro genitore lo stesso bacetto della buona notte al suo bambino glielo dà sulla fronte. Nuocerà questa cosa al bambino di genitore pedofilo? Diciamo che inizialmente no, perché per quel bambino sembrerà una cosa ammissibile farsi dare un bacetto proprio lì... qui si deve tener conto di quanto un bambino sia terreno incolto e di come miri a dare sempre la massima fiducia all'adulto di riferimento. Quindi egli crescerà con la stessa serenità dell'altro che riceve i bacetti della buona notte sulla fronte, forti entrambi della necessaria manifestazione d'affetto da parte del loro adulto di riferimento.
    Un giorno però, qualche anno dopo, succederà che questi due bambini si ritroveranno insieme e in gruppo con tanti altri bambini coetanei, che ne so per esempio all'età di dodici anni, tutti insieme al parco sotto casa a giocare, oppure a scuola o dove vi pare...: si inizia a parlare di bacetti della buona notte... e il nostro bambino dirà: il mio papà (o la mia mamma) mi dà sempre il bacetto della buona notte sul pisello (o sulla passera): è ora che nasce la violenza! Nel momento in cui ci sarà la reazione di tutti gli altri bambini, che inizieranno a ridere, a prenderlo in giro, a farlo sentire "diverso".
    Che conclusioni si possono trarre da questo esempio? Innanzitutto che si è fatto il male del bambino e che quindi questo ultimo comportamento rende il genitore pedofilo non più accettabile, e questo va bene e già si sapeva.
    Però c'è anche da dire che il male del bambino e quindi il considerare o meno violenza sessuale un atto, va visto in relazione agli usi e costumi della società in cui si vive. Intendo dire che se fosse uso comune dare ai nostri bambini il bacio della buona notte sul sesso, il momento topico dell'esempio quando il bambino viene deriso da tutti non ci sarebbe più e il fatto non costituirebbe più una violenza.
    Detto questo non traggo alcuna conclusione, dico però che nell'esaminare il problema della pedofilia, così come quando si affronta un qualsiasi altro problema, che sia la guida in stato di ubriachezza, che sia l'uso di droghe o quel che vi pare, occorrerebbe comunque cercare di scrollarsi sempre di dosso tutti quei condizionamenti che la società che ci vive attorno ci induce.
    Io sono dell' opinione che fare tutti questi calcoli filosofici,non rendono che la vita più cupa.Hai di certo idealismi anarchici,ma
    ormai,con la società che c'è oggi,queste idee fanno altro che mettere fuoco sulla benzina.Il Pedofilo che tu racconti,è un pedofilo che vive schiavo del suo disturbo,che cerca di camminare avanti cercando di trattenere le sue emozioni,e ti dico che non è così....Questi pedofili che sono la maggior parte parte,sono delle persone con effettivi disturbi mentali,arrivano al punto di uccidere,sono perversi,lo fanno per il gusto di farlo..ed è una cosa troppo provata perchè tu cerchi di macchiarla di dubbio,e gli episodi,le prove,i fatti raccontano che queste persone non vedono il bambino come un
    piacere con cui condividere amore e felicità,LI ABUSANO,LI SFRUTTANO,è diversa la cosa...
    Io potrei invece fare una distinzione tra il pedofilo che citi tu,e quello che cito io...sono due casi diversi,ed è per questo che non capivo bene i tuoi post

  11. #30
    okno
    Ospite

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    Finalmente trovo un buco per leggervi un po' con calma.

    Innanzitutto, dalle risposte (non tutte) traspare una certa confusione. In Italia si usa, nel linguaggio comune, il termine "pedofilia" sia per la pedofilia vera e propria, sia per l'abuso di minore, ed e' sbagliato.

    Silent Enigma, nel suo primo post, ha quotato la parte piu' incompleta di wikipedia, quella sull'approccio psicologico.

    Partiamo dall'approccio utilizzato dalla scienza medica, psichiatria quindi.

    La pedofilia e' una parafilia, cioe' un disturbo della sessualita'. Sono pedofili i maggiori di anni 16 che provano attrazione sessuale unicamente o preferenzialmente per i minori di anni 14, i cui sintomi persistano in modo continuativo per almeno 6 mesi.

    Notare come la psichiatria (in questo caso il DSM-IV) ricorra a schemi, com'e' necessario fare quando si tratta di scienza.

    Inoltre, non si parla di pedofilia ma di "efebofilia" quando l'attrazione e' rivolta verso i maggiori di anni 14, conosciuta anche come "sindrome di Lolita".

    La pedofilia puo' essere di tipo esclusivo, quando l'attrazione e' rivolta unicamente ai bambini, o non esclusivo, quando all'attrazione per il minore di accompagna una piu' sana attrazione per i pari eta'. Puo essere inoltre di tipo differenziato, in cui si e' attratti da individui di uno dei due sessi, o indifferenziato, in cui l'attrazione c'e' indipendentemente dal sesso.

    Vi e' ancora una forma di pedofilia che si limita all'incesto, cioe' l'attrazione per elementi della propria famiglia.

    Quindi si parla solo di attrazione, non di violenza. Questo e' un dettaglio da tenere sicuramente considerazione. Un uomo che abusi di un bambino, non necessariamente e' un pedofilo. Piu' semplicemente puo' essere un porco schifoso, un violento.

    C'e' poi l'approccio psicologico, che oltre ad elencare cio' che ha scritto il buon Silent Enigma, include l'approccio psicanalitico - molto molto interessante, e che deve necessariamente far riflettere.

    In ambito psicanalitico si fa notare, oltre all'evidente incapacita' di reggere un rapporto amoroso adulto, anche una componente narcisistica che si manifesterebbe nella tendenza del pedofilo ad amare, nel bambino, se stesso nel periodo della propria infanzia, adottando lo stesso trattamento subito o il suo opposto.

    In piu', alcuni vedrebbero l'istinto pedagogico come sublimazione della pedofilia. In poche parole, dietro all'amore per i bambini di certi individui che si occupano della loro crescita ed educazione, si celerebbe pedofilia.

    Ora, Abel ci porta un ottimo quesito, la cui importanza temo sfuggira' a molti, ovvero: puo' essere la pedofilia un normale istinto insito nella nostra psiche, tanto da venir fuori in molti individui (i pedofili sono molti piu' di quanto si creda) ma che la nostra societa' (e ricordo la nostra, ci sono ancora societa' tribali in cui la bambina diventa donna molto presto) sta annullando con la morale? E sia ben chiaro, non sto dicendo che quindi i pedofili sarebbero giustificati, ci mancherebbe. Io sono dell'idea che i bambini non si toccano, e non ci si dovrebbe nemmeno fantasticare su.

    Ma a questo punto pero', vi chiedo: siamo sicuri di non dovere niente a questi individui "disturbati"? Noi come societa' staremmo cercando di relegare un impulso naturale a vergognosa deviazione.. proprio quando invece e' un normale impulso. Quindi, mentre la violenza e l'abuso su minore vanno necessariamente puniti, perche' con la violenza non si discute, la pedofilia pura e semplice va necessariamente assistita e accettata come principio generale. Quindi poi sublimata, con l'aiuto di psicologi.

    Quindi, mentre sono giustificate le reazioni di intolleranza nei confronti dei violenti, invece nei confronti dei "malati" che non sono malati, i normali pedofili, bisogna intervenire come societa', bisogna prendersi la responsabilita' del fatto che se non si interviene ad insegnare a certi individui come sublimare un istinto sessuale che per la morale comune e' giudicato disturbato, si andrebbe incontro alla creazione di violenza di cui saremmo tutti quanti responsabili, perche' non avremmo fatto nulla.

    Ho cercato di essere chiaro e conciso. Vorrei che se non vi fosse chiaro qualcosa, prima di giudicare, chiedeste ragguagli.

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