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Bene e male: relativi?

  1. #41
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da Godel
    Quote Originariamente inviata da °holly°
    ecco il punto.
    per te è male, per loro è bene.
    qui sta il relativismo. punto.

    anche io penso sia male, che dovrebbe essere male per tutti. ma dal momento che tutto è relativo a qualcosa, così non è.
    Non è vero che tutto è relativo a qualcosa.. Non puoi dare un giudizio come questo partendo dal presupposto che tutto è relativo, se prima non dimostri che tutto è relativo..
    E poi non capisco perchè quotiate la parte meno interessante del mio intervento -.-



    Il problema come dicevo prima, non è bene o male, il problema è riconoscere ciò che è oggettivamente bene o male, ossia riconoscere un bene o un male sempre veri, e sempre tali, quindi sempre validi col passare del tempo, dell'avvicendarsi delle culture, eccetera.
    Quindi, ripeto, non è in discussione il concetto di male o bene, ma quello di verità assoluta. E come ho già scritto ha come attributo che è di per se stessa.
    Esempio:
    Noi diciamo che il cielo è blu, perchè lo vediamo blu. Possiamo attribuire a quest'affermazione l'attributo di sempre vera, perchè per noi effettivamente il cielo è blu. Tuttavia un cane non ha la stessa nostra percezione, e lo stesso cielo che noi vediamo blu, lui lo vede di un altro colore.
    Quindi, la caratteristica del cielo è relativa all'osservatore potremmo dire. Ed è giusto.. Ma ciò non toglie che vi sia una caratteristica che rispetti l'attributo sempre vera.
    Rifacciamoci all'attributo fondamentale della verità assoluta, ossia che essa è di per se stessa. Possiamo dire che la verità assoluta esiste come causa e fine di se stessa (è di per se stessa); esiste come causa di se perchè una verità che sia sempre vera esiste in quanto tale, non in funzione di chi la descrive, ed è fine di se stessa perchè appunto che vi sia qualcuno che sappia coglierla o meno, essa è indipendente dall'altrui descrizione.
    Ne abbiamo quindi che il cielo, al di là che sia blu o di un altro colore come lo vedono i cani, è come è; ossia il cielo è in qualche modo, che pur sfuggendo alla nostra descrizione lo rende singolare nel suo essere 'cielo'.

    Lo stesso esempio può essere applicato a te.. Tu sei Holly, ed esisti come essere nella tua unicità di Anna; ed il tuo esistere è una verità assoluta. Perchè che tu sia Anna, Francesca, Paola o quello che vuoi, e che vi sia o meno qualcuno che dica 'lei è Anna' affermando una cosa vera o sbagliata, tu sei, e sei come sei.
    E l'unico modo per sovvertire questo sarebbe provare la tua non esistenza, ma è cosa ben difficile..

    Gli unici modi per rifiutare il concetto di verità assoluta (ripeto, sempre vera -.- ) sono da una parte la visione solipsista, che nega la realtà al di fuori della nostra coscienza; dall'altra è la sublimazione dell'oggettivo e del soggettivo.
    Nel primo caso, quello della visione solipsista, potremmo dire che il cielo è, ed è come è, ma quel suo modo non esiste perchè se non vi è nessuno (in specie noi) che sappia descriverlo, è come se non esistesse.
    Le implicazioni che porta il solipsismo non sarebbero accettabili nella nostra società, nonostante questa oggi sia espressamente di stampo relativista e soggettivista..
    Mentre nel secondo caso, si può trascendere l'oggettivo ed il soggettivo o giungendo ad una coscienza di tipo superumana come lo era per il superuomo nietzscheano (l'uomo diventa Dio); oppure giungendo a riconoscere il proprio essere come infinito, ossia che l'uomo è Dio (come ad esempio per la teologia cristiana. L'uomo essendo Dio, trascende la visione parziale e quindi soggettiva, perchè essendo infinito comprende il tutto. Una verità derivante da esso è sì soggettiva, ma dato che essa comprende tutto, ed è assolutamente vera, tale verità è anche oggettiva. Se ne ha che la verità dell'essere trascende il soggettivo e l'oggettivo.
    Ossia "il male è un bene che non conosciamo").

    E' un polpettone, ma a quanto sembra anche quello precedente non è che l'abbia capito nessuno
    godel.
    tesoro.
    ti voglio tanto bene.
    ma sono troppo stanca per leggere tutto e in più per dare una risposta intelligente :smt087

    mi sento come quando il prof di filo mi parla e io non capisco e faccio di sì con la testa
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  2. #42
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo

    Non mi riferivo alle persone scomparse, ma a quelle in vita tipo un amico che incontro di tanto in tanto... quando non lo ho davanti agli occhi, non è tangibile odorabile etc... chi mi dice che esista? Questo per dire che tutto è relativo e che una verità assoluta non esiste, così come non può esistere un bene e un male assoluti.
    Io per "scomparse" non intendo morte, intendo proprio sparite , che non vedi da molto tempo

    Dato che l'ultima volta le hai viste in vita, assumi che fino a prova contraria sono ancora in vita, quindi ESISTONO ancora

  3. #43
    Ovij
    Ospite

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    bah oddio non ho voglia di dilungarmi..

    cmq per la definizione/il concetto che noi abbiamo dato a bene e male, per la nostra capacità di valutare, secondo me possono considerarsi in generale anke oggettivi..

    uccidere è male..aiutare una persona è bene..

    poi ovviamente ognuno ha una sua concezione soggettiva..ma ogni persona considerata sensata di mente arriverà a dire che uccidere è male e aiutare è bene..quindi oggettivi..

    poi degli esempi che avete fatto su popoli che uccidono i propri simili vedendolo come bene..è una cazzata..quello è fanatismo!

  4. #44
    DiVX
    Ospite

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    Sono totalmente soggettivi, tuttavia non sempre il bene per qualcuno è male per qualcun altro. Esiste un bene che è bene per alcuni ma non è male per gli altri. Questo bene bisogna raggiungere.

  5. #45
    DiVX
    Ospite

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    Uccidere non è male, o melgio non sempre. Gli animali che si uccisdono a vicenda io non penserei mai di fermarli, perchè è una loro NECESSITA' uccidere... Invece uccidere una persona perchè ci fa scomodo è un male. (dal mio punto di vista) Tuttavia dalla parte di chi uccide, è quasi sempre (per lui) un bene. Quindi uccidere non è nè un bene nè un male, dipende da chi siamo per poterlo categorizzare.

    Io non penso che una cosa sia bene o male a prescindere. Si può esprimere la sua natura maligna o bengna solo analizzando il contesto in cui viene eseguita, e soprattutto tenendo conto di chi afferma una via piuttosto che un altro.

    In America un cittadino che segue la legge per filo e per segno e pesa che sia corretta in tutto e per tutto penserebbe che uccidere è male, ma uccidere chi ha ucciso (pena di morte) è un bene. Un'altro cittadino con idee diverse direbbe che entrambi sono male. L'uomo che ha ucciso direbbe che è stato un bene uccidere, ma non sicuramente un bene venire ucciso. E qualcuno con una mente un po' contorta, magari derivante da una cultura molto rigida, crederebbe che è bene uccidere per i propri interessi, ma è bene uccidere chi ha ucciso per la vendetta. Insomma il criterio oggettivo lo si trova solo nei soggetti.

    E tanto per ritornare agli animali che si azzannano, uccidere in natura non è nè un bene nè un male. Uccidere in natura è una necessità.

  6. #46
    Ovij
    Ospite

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    [quote="DiVX"]Tuttavia dalla parte di chi uccide, è quasi sempre (per lui) un bene. Quindi uccidere non è nè un bene nè un male, dipende da chi siamo per poterlo categorizzare.

    In America un cittadino che segue la legge per filo e per segno e pesa che sia corretta in tutto e per tutto penserebbe che uccidere è male, ma uccidere chi ha ucciso (pena di morte) è un bene.[/quote

    scusami sinceramente non mi trovo d'accordo..anke io ho pensato alla pena di morte in america come bene uccidere chi ha ucciso..o dalla parte di chi uccide pensare sia un bene..

    ma secondo me anke in qst due casi sono sempre un male..uno che uccide mika pensa che sia bene -.- è solo malato di mente..nulla più..
    la pena di morte invece è una stronzata..infatti quasi tutti i paesi l'hanno abolita..ci sono gli Americani..ma se non avessero una loro pena di morte non sarebbero più Americani

    ripeto non bisogna confondere bene con fanatismo..poi..

  7. #47
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da Ovij
    [.infatti quasi tutti i paesi l'hanno abolita..ci sono gli Americani..ma se non avessero una loro pena di morte non sarebbero più Americani

    [/color]
    Classico esempio di faziosità, dato che prima di tutto non tutti gli stati americani hanno ancora la pena di morte....e seconda cosa, forse ti dimentichi della Cina e di come viene applicata LI' la pena di morte......vediamo di sparare prima al bersaglio peggiore, e non è certo l'America.

    Sono OT e lo riconosco io per primo, ma non volevo e non potevo stare zitto.

    Chiudo qua

  8. #48
    Sempre più FdT
    Iscrizione: 1/4/2005
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    Piaciuto: 2 volte

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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo

    Tu affermi che dobbiamo ricercare un bene e un male che siano tali inequivocabilmente nel tempo e gli attribuisci il concetto di verità assoluta.
    Poi fai l'esempio dell'esistenza di Holly come quello di verità assoluta...
    Io dico che la verità assoluta non esiste. Così come l'esistenza di Holly è contestabile. Ella non esisteva prima della sua nascita e non esisterà dopo la sua morte. Inoltre potrei affermare che non esiste nei lunghi periodi di tempo durante i quali non ne avverto l'esistenza.
    No.. Io non affermo ciò che dici..
    Inoltre ciò che ho detto ad Holly, era rivolto ad Holly. Quindi avresti dovuto traslare il mio esempio su te stesso, e sarebbe stato tutto più semplice..
    Toppi S@ve, tu esisti, e sebbene si possa mettere in dubbio l'esistenza del tuo cervello :smt003 tu esisti, ed esisti nella tua unicità.
    E questo non puoi metterlo in dubbio.

    Quote Originariamente inviata da DiVX
    Sono totalmente soggettivi, tuttavia non sempre il bene per qualcuno è male per qualcun altro. Esiste un bene che è bene per alcuni ma non è male per gli altri. Questo bene bisogna raggiungere.
    Divx, essendo il bene ed il male soggettivi, e mancando quindi la base oggettiva per il quale si ha una morale, una legge, un giudizio; tu in pratica giustichi chi vede l'omosessualità come un male?
    No perchè se non è così, la tua tanto decantata soggettività va a farsi benedire.

    Quote Originariamente inviata da °holly°

    godel.
    tesoro.
    ti voglio tanto bene.
    ma sono troppo stanca per leggere tutto e in più per dare una risposta intelligente :smt087

    mi sento come quando il prof di filo mi parla e io non capisco e faccio di sì con la testa
    Semplifico un po' il discorso se vuoi

    Tu dici che il cielo è blu, S@ve dice che è rosso, Dark dice che è verde.
    Allora, S@ve proviene da una cultura che riconosce le cose blu identificandolo come rosso; Dark invece è daltonico e vede il blu come un verde; tu hai il tuo concetto di blu della nostra società ed i tuoi occhi percependo quel colore fanno si che tu definisca il cielo blu.
    Ma chi di voi ha ragione?
    Tutti, mi dirai. Perchè il giudizio dato è relativo (relativo alla cultura di S@ve ad esempio, o alla percezione di Dark, o alla tua).
    Ma ciò che dicevo prima, è che il cielo che voi osservate, e a cui attribuite caratteristiche differendi che assumete come vere; è in qualche modo. Magari non è blu, non è rosso, non è verde; o magari è uno dei colori che voi vedete. Ma il cielo in qualche modo è. Che sia blu, o sia verde o sia rosso o altro, esso ha un colore; e questo colore lo contraddistingue.
    E che vi sia uno di voi tre che riesca a percepirlo, o che nessuno riesca a vederlo, quel colore contraddistingue il cielo nel suo essere cielo.

    In ogni istante il tuo intelletto sceglie, tra nero e bianco, bene o male, giusto o sbagliato. E questo avviene in modo oggettivo, prepotentemente oggettivo.
    In termini puri, gli stessi concetti di relatività e soggettività, non fanno altro che negare se stessi, inequivocabilmente.

  9. #49
    Vivo su FdT
    Uomo 36 anni da Milano
    Iscrizione: 30/4/2005
    Messaggi: 3,821
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    Comunque secondo me il bene e il male oggettivi non esistono, perchè già di per sè il fatto di distinguere ciò che è bene da ciò che è male è un artificio, qualcosa creato da noi. Quindi bene e male fanno parte della sfera soggettiva.

  10. #50
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da darkness_creature

    Per quanto riguarda le sfaccettature, quelle riguardano solo magari usanze "superficiali", MAI i valori fondanti. Per quanto Stati Uniti e Scandinavia magari abbiano usanze e riti diversi, a nessuno viene in mente di uccidere animali per dissanguamento, incarcerare i gay o gli avversari politici, sacrificare uomini a chissà quali divinità e altre cose del genere.

    Ciò significa che sui valori più radicati e profondi siamo d'accordo, ed è questo che conta
    Dài, la pena di morte non mi sembra una usanza "superficiale". Già da sola vale per dimostrare quanto sia relativo il male di uccidere una persona. Per te se il bancito Vallanzasca (ma come mi è venuto in mente..? ) fosse stato condannato a morte e quindi ucciso, sarebbe stato un bene. Come te la pensano almeno un altro 20 o 30 percento di occidentali... Gli altri invece pensano il contrario, che sarebbe stato un male... Visto che si parla della relatività di bene e male, mi sembra che questo basti...

    ...se poi vogliamo parlare di cosette tipo l'uccisione di animali per sgozzamento, mi sembra che si usi anche qui da noi, per i polli per esempio, per pulire le carni dal sangue. E i polipi, che vengono uccisi sbattendoli ripetutamente su uno scoglio, allo scopo di rendere le loro carni meno dure?
    Che poi - anche qui - ma è davvero un male? E se il bene maggiore fosse sgozzare tutti, uomini e altri animali e vaffanculo al mondo???

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